Louisiana: The Other Side

Due stagioni all'inferno

Un italiano che non ha mai fatto un film in Italia decide di raccontare, con un lungo lavoro di inserimento in quei mondi chiusi, due comunità estreme di emarginati in Louisiana. Dove la disoccupazione supera il 60 % e prosperano gruppi come quelli che animano le due parti di questo film disturbante e a tratti insostenibile. Che mette radicalmente in discussione il ruolo del regista, quello degli "attori" (interpreti di se stessi) e anche il nostro posto di spettatori. Il primo gruppo è composto da bianchi poveri, smagriti, spesso sdentati, che condividono senza problemi davanti all'obiettivo di Minervini gli ultimi piaceri che gli restano e che possono cementare in qualche modo la comunità: l'amore e la droga. [...]

di Fabio Ferzetti, articolo completo (2299 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 28 maggio 2015