Titolo originale | Looking for Grace |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Australia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Sue Brooks |
Attori | Richard Roxburgh, Radha Mitchell, Odessa Young, Terry Norris, Harry Richardson Kenya Pearson, Myles Pollard, Julia Blake, Tasma Walton, Holly Jones, Korum Ellis, Roland van Zwol, Jennieka Chattelle, Rhett Clarke, Andrea Gibbs, Vito de Francesco, Gemma Willing, River Lockwood, Andy King (II), Peter Rowsthorn, Geoff Miethe, Kelton Pell, Amanda Woodhams, Shirley Van Sanden, Rebecca Davis (IV), Bailey Hester, Murray Dowsett, Josh Vinen. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 dicembre 2015
Un film drammatico sul viaggio di formazione di una ragazza dallo spirito libero, interpretata dall'esordiente Odessa Young.
CONSIGLIATO NÌ
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La sedicenne Grace scappa di casa con un'amica. Lascerà la compagna ad una stazione del bus, nella sconfinata regione australe del Wheatbelt per proseguire da sola verso non sa bene cosa. Nel frattempo i genitori, Dan e Denise, si mettono in viaggio per cercarla, con il vecchio detective Ton Norris. La loro risposta alla scomparsa della figlia appare ipercontrollata, ma il caos che dirige l'esistenza umana li attende ad ogni tappa del viaggio.
La cintura del grano è un immenso territorio piatto, un colpo d'occhio astratto, come suggeriscono i titoli di testa. Natura, grado zero dell'intervento umano, enorme macchia di Rorschach e dunque superficie proiettiva, scrivibile con l'immaginazione, reinterpretabile a seconda dei differenti vissuti. C'è molto, in effetti, in quelle poche immagini iniziali, della poetica apparentemente perseguita da Sue Brooks in questo Looking for Grace. C'è il road movie, il viaggio dentro il reale, un luogo naturale i cui confini sfuggono da ogni lato, come sfuggono almeno inizialmente le motivazioni di Grace, per poi tradursi in disagio, estremo, palpabile ma ancora una volta inconoscibile dall'esterno. E poi ci sono le grandi dicotomie che attraversano il film e abbinano in maniera ossimorica l'estensione della terra alla ristrettezza mentale, il deserto al sovraffollamento della cucina di Denise, l'umana tragedia del vivere e morire senza saperne il perché con le piccole dispute famigliare attorno ad un brutto vaso dal cospicuo valore di mercato. Reale e surreale, insomma, dove il secondo termine è sinonimo di umano e dove umanità fa rima soprattutto con difetto, macchia (appunto), inghippo nel meccanismo pulito, perfettino e anaffettivo che la comunità wasp si è costruita attorno, come una gabbia, per difendersi dall'imprevedibilità della natura circostante.
Queste o altre buone intenzioni, però, non sempre arrivano a tradursi in cinema nel migliore dei modi. Il film ci mette tempo ad ingranare, ci sono diverse forzature negli snodi della trama, movimenti inverosimili e funzionali, che non aiutano affatto il discorso sulla casualità del vivere che preme alla Brooks. Come non aiuta il colpo di scena nel prefinale. Le leggi della vita saranno anche assurde e inconoscibili, ma quelle del cinema hanno le loro ragioni.
Grace e l'amica Sappho sono due adolescenti in fuga, a bordo di un autobus, lungo gli immensi spazi australiani. No, in realtà non sono in fuga, vanno al concerto della loro band preferita. Sull'autobus conoscono un bel giovanotto, che fa subito presa su Grace, adolescente insoddisfatta alla ricerca di non sa nemmeno lei cosa. Sembra un road movie giovanile, con un pizzico di romanzo [...] Vai alla recensione »
LOOKING FOR GRACE - concorso Venezia 72 Storie che si annodano intorno alla scomparsa di una adolescente negli spazi sconfinati dell'Australia. Il modello e' "Short cuts" di Altman ma il mix di umorismo acidulo, senso dell'assurdo con tuffo finale nel tragico non accontenta nessuno. E il risultato e' inconcludente e sgangherato. Senza poi contare che la storia raccontata da più' punti di vista con [...] Vai alla recensione »