«Due amici», un triangolo sentimentale e la gioiosa scoperta della vita
di Cristina Piccino Il Manifesto
Deux amis, Due amici, un titolo semplice eppure pieno di echi nel cinema francese almeno qui, nel film di esordio di Louis Garrel arrivato nelle nostre sale dopo quello successivo, L'uomo fedele (che ne è una possibile versione in forma di thriller) con quattro anni di «ritardo» dalla sua presentazione alla Semaine de la critique di Cannes (2015). Più che un «buddy movie» infatti i «due amici» in questione rimandano a un triangolo amoroso, figura sentimentale che attraversa nel tempo le arti e dalla quale appunto l'immaginario d'oltralpe sembra essere particolarmente affascinato: da Marivaux a Truffaut a Eustache, con i loro personaggi e storie immersi nei sobbalzi di un sentimento inconstante, di fughe e tradimenti consapevoli, di battiti altalenanti sempre uguali, sempre diversi, in una variazione che mai ripete se stessa. [...]
di Cristina Piccino, articolo completo (2760 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 11 luglio 2019