spakkatutto
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giovedì 12 febbraio 2015
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un film di marca
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Che il Cinema Veneto avesse bisogno di "aria pura" era risaputo, che tutto questo arrivasse da una singola pellicola era semplicemente inaspettato. Leoni è una commedia fresca, esilarante, ironica ed autoronica, estremamente piacevole e frizzante, tutt'altro che superficiale ed indegna.
Indegno semmai è l'atteggiamento politicizzato di chi cerca (leggessi commento soprastante) di screditare un'opera come questa, ma non stupiamoci, l'invidioso è dietro l'angolo, ti osserva, ti provoca, ma Leoni è ben altro.
Leoni parte dal generale per arrivare al particolare, analizza il Veneto semplicemente, raccontando una storia divertente, appassionante che coinvolge lo spettatore fino all'ultima scena.
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Che il Cinema Veneto avesse bisogno di "aria pura" era risaputo, che tutto questo arrivasse da una singola pellicola era semplicemente inaspettato. Leoni è una commedia fresca, esilarante, ironica ed autoronica, estremamente piacevole e frizzante, tutt'altro che superficiale ed indegna.
Indegno semmai è l'atteggiamento politicizzato di chi cerca (leggessi commento soprastante) di screditare un'opera come questa, ma non stupiamoci, l'invidioso è dietro l'angolo, ti osserva, ti provoca, ma Leoni è ben altro.
Leoni parte dal generale per arrivare al particolare, analizza il Veneto semplicemente, raccontando una storia divertente, appassionante che coinvolge lo spettatore fino all'ultima scena. Tre generazioni che si confrontano in tutte le loro diversità e contraddizioni all'interno di uno scenario straordinario: la città di Treviso e la provincia circostante. L'ironia sorregge l'impalcatura solida di una commedia che ha molteplici messaggi da trasmettere e il fatto che piaccia molto ai giovani e non solo... la dice lunga. Questo sarebbe un biglietto da visita più che sufficiente, vedere per credere. L'interpretazione degli attori appare fin da subito brillante ed equilibrata e i dialoghi sono ben calibrati.
Da quanto ho capito i 700 mila euro sono più precisamente dei fondi europei stanziati per la realizzazione di un'opera prima, quindi informarsi prima di scrivere certe fesserie non sarebbe una brutta cosa; poi, se vogliamo trovare la pecca nell'opera prima di un regista Veneto per fare una stupida propaganda politica, beh avere l'accortezza di presentarsi non sarebbe male. (Il nick name fasullo puzza di bruciato).
Per concludere:
Signore e Signori: non fatevi ingannare dai beceri sabotaggi di certi giudizi e gustatevi spensieratamente questo bel film.
Se pol fare!!!!!!!!
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lisa cenci
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venerdì 13 febbraio 2015
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pianura savana
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Sono andata a vedere questo film spinta dalla curiosità e, se devo essere sincera, anche da un certo scetticismo. Pensavo fosse la solita commedia-frittata condita di stereotipi, soprattutto considerando le critiche che questo film ha ricevuto.
Me ne sono uscita invece con un bel sorriso stampato in faccia perché mi sono veramente divertita e da quanto ho potuto vedere, non ero l'unica.
Magari fossimo così simpatici noi veneti!Anzi, lo siamo, ma spesso ci perdiamo in un bicchiere di acqua, ops di Valpolicella! A parte gli scherzi, il ritmo del film è dinamico e la storia è coinvolgente, Neri Marcorè è chiaramente un valore aggiunto, ma anche gli altri attori sono davvero bravi.
Sinceramente non mi sembra offensivo, analizza una società, una cultura raccontando una storia leggera, tragicomica, però mai volgare, già dopo il primo quarto d'ora ho iniziato a guardarlo con occhio diverso e divertito.
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Sono andata a vedere questo film spinta dalla curiosità e, se devo essere sincera, anche da un certo scetticismo. Pensavo fosse la solita commedia-frittata condita di stereotipi, soprattutto considerando le critiche che questo film ha ricevuto.
Me ne sono uscita invece con un bel sorriso stampato in faccia perché mi sono veramente divertita e da quanto ho potuto vedere, non ero l'unica.
Magari fossimo così simpatici noi veneti!Anzi, lo siamo, ma spesso ci perdiamo in un bicchiere di acqua, ops di Valpolicella! A parte gli scherzi, il ritmo del film è dinamico e la storia è coinvolgente, Neri Marcorè è chiaramente un valore aggiunto, ma anche gli altri attori sono davvero bravi.
Sinceramente non mi sembra offensivo, analizza una società, una cultura raccontando una storia leggera, tragicomica, però mai volgare, già dopo il primo quarto d'ora ho iniziato a guardarlo con occhio diverso e divertito.
Il dialogo tra Sorelli (personaggio pazzesco) e Ciunmei (si scrive così?) è semplicemente straordinario!
E alla fine? La canzone dei Los Massadores! La ciliegina sulla torta!
Un bello spot per Treviso, per il Veneto, per tutta la nostra Pianura Savana!
Lisa
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marcellosarpi
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venerdì 20 febbraio 2015
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finalmente....
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Finalmente una commedia che strizza l'occhio al vecchio genere italiano, pur avendo manifeste caratteristiche di attualità e modernità.
Il sottile equlibrio tra realtà e metanarrazione la rende credibile e mai banale, grazie anche ad una sceneggiatura a mio parere solida ed efficace. Il ritmo è dinamico e calzante, la colonna sonora praticamente perfetta e assai adatta al genere; vi sono per carità delle debolezze strutturali, ma complessivamente lo trovo un film ben fatto che si inserisce di diritto nella strada maestra della grande commedia all'italiana con evidenti richiami e citazioni ai maestri (Germi, Dino Risi, Monicelli).
Mi è piaciuta molto la psicologia evolutiva dei personaggi che si trasformano in itinere, dando un calcio netto alle solite macchiette statiche che popolano numerose pellicole odierne; inoltre alcune scelte di regia e montaggio rendono il film ulteriormente credibile e accattivante.
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Finalmente una commedia che strizza l'occhio al vecchio genere italiano, pur avendo manifeste caratteristiche di attualità e modernità.
Il sottile equlibrio tra realtà e metanarrazione la rende credibile e mai banale, grazie anche ad una sceneggiatura a mio parere solida ed efficace. Il ritmo è dinamico e calzante, la colonna sonora praticamente perfetta e assai adatta al genere; vi sono per carità delle debolezze strutturali, ma complessivamente lo trovo un film ben fatto che si inserisce di diritto nella strada maestra della grande commedia all'italiana con evidenti richiami e citazioni ai maestri (Germi, Dino Risi, Monicelli).
Mi è piaciuta molto la psicologia evolutiva dei personaggi che si trasformano in itinere, dando un calcio netto alle solite macchiette statiche che popolano numerose pellicole odierne; inoltre alcune scelte di regia e montaggio rendono il film ulteriormente credibile e accattivante.
Ottima l'interpretazione degli attori, sia di quelli più esperti sia di quelli alla prima pellicola; metaforizzando, il cast si può definire un insieme di colori primari che dà vita ad una sfumatura interpretativa vincente.
Ho letto alcune critiche a riguardo, ma, avendo fatto parte dell'ambiente cinematografico e critico per anni, non mi stupisco più di tanto perché la matrice di certe posizioni è sempre la stessa: la presunzione d'imporre il proprio punto di vista come una verità assoluta senza proporre alternative costruttive.
Sotto traccia ci sono numerosi messaggi positivi che ironicamente emergono evidenziando la differenza sostanziale delle tre generazioni a confronto, una fa l'altra distrugge, spetta alla terza ripartire dalle radici, dov'è la negatività? Ci si può riconoscere come no, ma alla fin fine è sempre una commedia che racconta una storia verisimile.
In poche parole, per essere un'opera prima tanto di cappello!
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no_data
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lunedì 9 febbraio 2015
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un' opera indegna
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Mi stupisco di come un film di questo tipo possa essere passato nelle sale, un vero insulto allo spettatore che, pagati 7€ di biglietto, è costretto a vedere un'opera tanto brutta. Ancora più vergognoso pensare come un film del genere abbia potuto ricevere 700 000 € di finanziamento dalla Regione Veneto. Passi che sia stata una pellicola d'esordio, ma fa riflettere davvero tanto la difficoltà che si ha nel riuscire a trovarne almeno un aspetto positivo. Storia surreale, dialoghi imbarazzanti,un brutto ritratto, oltre che falso, del Veneto e dei Veneti.
Mi domando anche come un attore brillante del calibro di Neri Marcorè si sia prestato ad interpretare una tale agonia visiva.
Sicuramente si tratta del più brutto film che in vita io abbia mai visto al cinema, forse anche in assoluto.
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Mi stupisco di come un film di questo tipo possa essere passato nelle sale, un vero insulto allo spettatore che, pagati 7€ di biglietto, è costretto a vedere un'opera tanto brutta. Ancora più vergognoso pensare come un film del genere abbia potuto ricevere 700 000 € di finanziamento dalla Regione Veneto. Passi che sia stata una pellicola d'esordio, ma fa riflettere davvero tanto la difficoltà che si ha nel riuscire a trovarne almeno un aspetto positivo. Storia surreale, dialoghi imbarazzanti,un brutto ritratto, oltre che falso, del Veneto e dei Veneti.
Mi domando anche come un attore brillante del calibro di Neri Marcorè si sia prestato ad interpretare una tale agonia visiva.
Sicuramente si tratta del più brutto film che in vita io abbia mai visto al cinema, forse anche in assoluto. Incredibilmente brutto.
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[+] finalmente
(di masmassi)
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