fravagna
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giovedì 11 giugno 2015
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dinosauri 2.0
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Isla Nublar apre i cancelli: il sogno di John Hammond di creare un parco a tema con dinosauri rigenerati e clonati è ormai realtà. I rettili, ormai privi di mistero ed inquietudine, sono declassati ad animali quasi circensi al servizio di multinazionali ed esperimenti genetici, frutto dei quali è il dinosauro più feroce che si potesse concepire: l' "Indominus Rex". Molto presto, tuttavia, i gestori del "Jurassic World" si troveranno a fare i conti con la loro terribile creatura. La trama, come si può intuire già dai primi minuti del film, rispecchia il capolavoro di Spielberg, ma si ha la netta sensazione che ormai i tempi siano cambiati. Lo si evince dalle piccole cose: la sperimentazione genetica portata allo stremo non più per inseguire un sogno, ma con la consapevolezza di manipolare arbitrariamente la natura; la costante ombra della guerra; il controllo delle multinazionali, degli sponsor e, inoltre, una strizzata d'occhio agli animalisti: le prede dei dinosauri non sono più vittime vive e senza scampo, ma animali morti comprati in qualsiasi macelleria.
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Isla Nublar apre i cancelli: il sogno di John Hammond di creare un parco a tema con dinosauri rigenerati e clonati è ormai realtà. I rettili, ormai privi di mistero ed inquietudine, sono declassati ad animali quasi circensi al servizio di multinazionali ed esperimenti genetici, frutto dei quali è il dinosauro più feroce che si potesse concepire: l' "Indominus Rex". Molto presto, tuttavia, i gestori del "Jurassic World" si troveranno a fare i conti con la loro terribile creatura. La trama, come si può intuire già dai primi minuti del film, rispecchia il capolavoro di Spielberg, ma si ha la netta sensazione che ormai i tempi siano cambiati. Lo si evince dalle piccole cose: la sperimentazione genetica portata allo stremo non più per inseguire un sogno, ma con la consapevolezza di manipolare arbitrariamente la natura; la costante ombra della guerra; il controllo delle multinazionali, degli sponsor e, inoltre, una strizzata d'occhio agli animalisti: le prede dei dinosauri non sono più vittime vive e senza scampo, ma animali morti comprati in qualsiasi macelleria. In effetti, siamo ben lontani dal capolavoro del '93. In questa rivisitazione moderna, l'universo distopico, la caratterizzazione dei personaggi, le scene da manuale (l'inseguimento del T-Rex, i velociraptor in cucina, per citarne alcune), insomma, tutti quegli elementi che resero il primo film un "cult", sono quasi totalmente accantonati a favore di un tipico "action-movie" all'americana, ricco di sparatorie, inseguimenti e tecnologie; è apprezzabile, tuttavia, che la pellicola stessa ogni tanto offra una consapevole auto-parodia dei comuni cliché del genere. Se la seconda metà del film presenta le caratteristiche appena descritte, bisogna riconoscere che la prima parte è un delicato e costante omaggio, con tanto di stessa colonna sonora, del capostipite, e la stupenda fotografia, che proietta nelle strutture avveniristiche dell'ormai realizzato parco a tema, suggerisce l'idea di un sogno ormai realizzato. Chiunque sia cresciuto con il mito di "Jurassic Park", chiunque abbia ancora la camera infestata da dinosauri di plastica, non può non avvertire un lieve groppo alla gola. Rimane da chiedersi se si sentisse realmente il bisogno di un ulteriore sequel. Forse no, ma adesso che il film è realtà, gli appassionati del genere, dei grandi rettili e in generale di chi va al cinema solo per svagarsi un po', non rimpiangeranno le due ore di visione.
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claudiofedele93
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venerdì 12 giugno 2015
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jurassic world: ancora terribilmente affascinante.
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Non molto tempo fa, su Facebook, circolava una foto che rappresenta Robin Williams nelle vesti di Alan Parrish, il “giovane” sfortunato che per magia e per volere del destino entrò nel mondo di Jumanji, gioco da cui prende titolo il film omonimo, ritornando nel mondo reale, il nostro, solo dopo più di quasi vent’anni, esclamando a gran voce: "Mad Max, Terminator, X-Files, Star Wars, Twin Peaks, Jurassic World? Mi dite in che anno siamo?”
In effetti il 2015, rispetto agli anni recentemente andati, ha deciso di giocare sul sicuro, non prendendosi, per quel che concerne il mondo dei blockbuster, dei grossi rischi e puntando sul proporre al grande pubblico prodotti che hanno già fatto la storia del Cinema.
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Non molto tempo fa, su Facebook, circolava una foto che rappresenta Robin Williams nelle vesti di Alan Parrish, il “giovane” sfortunato che per magia e per volere del destino entrò nel mondo di Jumanji, gioco da cui prende titolo il film omonimo, ritornando nel mondo reale, il nostro, solo dopo più di quasi vent’anni, esclamando a gran voce: "Mad Max, Terminator, X-Files, Star Wars, Twin Peaks, Jurassic World? Mi dite in che anno siamo?”
In effetti il 2015, rispetto agli anni recentemente andati, ha deciso di giocare sul sicuro, non prendendosi, per quel che concerne il mondo dei blockbuster, dei grossi rischi e puntando sul proporre al grande pubblico prodotti che hanno già fatto la storia del Cinema. Un po’ come, verrebbe da dire, giocare a nascondino conoscendo già i luoghi in cui sono nascosti gli avversarsi, o fare una partita a poker con le carte scoperte. Che si appoggi l’idea di voler mettere in mostra ancora franchising “datati” o meno, di fatto, sia i ragazzi della nuova generazione, che gli adulti, con i cui film sono cresciuti nelle decadi passate, stanno reagendo in modo assai favorevole, ed ogni volta che si va al cinema, di questi tempi, è come un tuffo nella propria infanzia, è quasi un cambio di testimone, tra noi ed i futuri giovani aspiranti appassionati di cinema, ed è, fondamentalmente, la riprova che alcune storie fanno fatica a perire e non potranno mai diventare dei fossili.
Jurassic World ha avuto una gestazione complicata, inizialmente doveva uscire nel 2014, ma per problemi di produzione, legate a complicazioni sullo script, è slittato all’anno successivo; Steven Spielberg, direttore dei primi due capitoli, questa volta ha preferito riservarsi il posto di produttore esecutivo, lasciando in questo modo le redini del tutto al giovane Colin Trevorrow, realizzatore di un solo e vero film in tutta la sua carriera e qualche cortometraggio, ma grande appassionato di dinosauri e del Jurassic Park con il quale, da giovane, è cresciuto.
L’idea di tornare dopo ben 22 anni ad Isla Nublar, in Costa Rica, poteva rivelarsi tanto audace quanto stupida, complice il fatto che oggi le cose non sono più come gli anni ’90 ed il genere sci-fi realizzato su larga scala non sempre porta a felici conclusioni, sopratutto di mercato, ma il marchio del brand ha senza dubbio rassicurato, sotto certi aspetti, i realizzatori affinché questo quarto sequel fosse realizzato il prima possibile, fosse solo per il fatto di levarci dalla memoria quel disastroso ed osceno terzo capitolo che in molti considerano un vero e proprio orrore cinematografico.
Il parco, nel 2015 è aperto, i visitatori possono entrarvi senza troppi problemi, si prende un aereo, un battello e poi si comincia il tour, le attrazioni sono innumerevoli, i dinosauri non solo si possono vedere, ma con essi è possibile persino interagire, alcuni si possono tranquillamente cavalcare e toccare, mentre altre specie sono confinate a recinti di massima sicurezza per la loro natura pericolosa ed aggressiva. Ed è proprio in quest’isola, in questo paese dei balocchi dal gusto antico e cretaceo, che vengono mandati Zach e Gray Mitchell, fratelli che devono vivere l’imminente divorzio dei genitori e la dura realtà che niente, per loro, sarà come prima, una volta tornati a casa alla fine di questa "vacanza". In quanto responsabile delle operazioni del parco e zia dei ragazzi, Claire Dearing dovrà impegnare tutta se stessa non solo nel controllo delle attrazioni, ma anche nella sorveglianza dei propri nipoti, eppure qualcosa va storto, una nuova forma di vita, creata in laboratorio venuta alla luce mischiando più specie di dinosauro, riesce a fuggire dal recinto, e la sicurezza nel parco, piano piano, inizia a vacillare. Il pericolo, con i dinosauri sempre più a piede libero nell’isola, assume dimensioni catastrofiche, ma Claire non solo deve mantenere la calma per tenere sotto controllo l’ordine al Jurassic World, ma, con l’aiuto del cinico Owen Grady, ammaestratore di Velociraptor, deve iniziare sopratutto ad andare a cercare Zach e Gray, dispersi, per un malaugurato caso, proprio nella vegetazione dell’isola ed in grave pericolo.
Jurassic World può ambire ad essere un nuovo capitolo di straordinaria bellezza e fattura come lo è stato, nel lontano 1993, il primo episodio? Certo che no, e sebbene sperarlo non fosse un male, la realtà dei fatti è un altra, ma se ci domandassimo quanto valga questa nuova pellicola, la risposta sarebbe, senza dubbio, che il lavoro svolto da Trevorrow ha notevoli pregi e può avvalersi di essere un buon film, compatto ed in alcuni momenti davvero ben costruito.
Partendo da quelli che sono i lati negativi o poco riusciti dell’insieme, va messo in luce una storia gestita in alcuni frangenti con considerevoli riserve, che non danno la giusta enfasi o tensione dovuta, ed in questo il producer Spielberg era un vero maestro, che si parlasse di creare panico con squali, alieni, macchine o persone; ovviamente, quando è necessario, la spettacolarizzazione non viene mai a mancare, ma a dar particolarmente noia sono alcuni comprimari, come il personaggio di Vincent D’Onofrio, un militare che vuole fare degli esperimenti del Jurassic Lab. una fonte strategica per dare alla luce una nuova forza bellica, che appaiono vecchi e stantii sullo schermo, una sorta di soluzione adottata dai realizzatori per dare al pubblico un nemico non solo preistorico, ma anche umano in carne e ossa. Sul piano della storia, in sé per sé, questo personaggio regge, ma sullo schermo le cose sono leggermente meno riuscite anche, magari, a causa di un'interpretazione non particolarmente ispirata di quest'ultimo. Da mettere in risalto, inoltre come la figura dei giovani ragazzi, alle lunghe, tenda un po’ troppo a sdrammatizzare la pellicola, come questi appaiano quasi un peso per la vicenda narrata che si porta appresso, in questo modo, un elemento in più poco abbozzato ed emotivamente poco accattivante, anche se, va detto, l’elemento “giovanile” in questi lavori ha sempre rappresentato una costante.
Dove il film, però, mostra il meglio di se è nella sua impostazione a voler mettere in scena un parco a tema estremamente contemporaneo, realistico e spietato. Trevorrow ha senza dubbio analizzato a puntino il modo in cui questa nuova attrazione dovesse attirare il pubblico e farla innamorare, ed infatti una volta superate le porte del J.W. quello che abbiamo dinnanzi ai nostri occhi è una realtà tanto contaminata dalla fantasia, quanto credibilmente attuale. Immaginate, solo per un momento, di far da vero parte del Jurassic World, un mondo dove (alcuni de)i dinosauri possano vivere pacificamente con gli esseri umani, o che si mettono in mostra per essi, nati e cresciuti in cattività ignari, a volte, del mondo de li circonda. E’ tanto bello quanto crudele, come entrare in uno zoo moderno, dove al posto delle balene si trovano i Mososauri, ed i T-Rex prendono il posto dei leoni. Con una computer-grafica all’avanguardia, che i tanti picchi raggiunti in alcuni momenti sono eguagliati con plateali cadute, i dinosauri finalmente prendono vita sullo schermo e quando la scena appartiene a loro il film, senza troppi problemi, prende la giusta marcia, emoziona ed intriga, dando conferma, anche ai più scettici, che ancora oggi il mondo della preistoria affascina e conquista l’uomo.
Jurassic World è una realizzazione fatta con cura certosina, che non ha badato a spese nella sua messa in scena, ed offre continui rimandi al primo capitolo della serie, con omaggi e citazioni, dettagli e video che ricordano il mondo idealizzato ed in parte realizzato di John Hammond, ed è proprio quando si strizza l’occhio al passato, paradossalmente, che, anche sotto il profilo antropologico, il tutto prende ancora una volta una piega inaspettata e appagante, quando sullo schermo iniziano ad animarsi elementi di quel primo Jurassic Park ritenuto dai più un vero e proprio prodigio della settima arte, nel suo genere.
Nella sua più primordiale essenza, laddove il primo capitolo criticava la pazzia dell’uomo nel voler dare alla luce un ecosistema estinto milioni di anni fa facendone, così, un vero e proprio stupro, questa volta la morale si allinea molto di più alla tracotanza dell'essere umano nel voler dare alla luce un nuovo Frankestein, un mostro uscito dal laboratorio per spaventare e catturare l’attenzione del pubblico, per essere il vanto del capitalismo e sfidare le leggi della scienza e dell’etica. Una scelta, questa, che si allinea con i migliori propositi della saga, che si confà di una vena naturalistica interessante nonché tremendamente attuale. Al tutto, infine, aggiungiamo i siparietti del sempre più carismatico e cinico Chris Pratt, ormai ad un passo dall’essere etichettato come il nuovo Harrison Ford, sempre a suo agio sulla scena, un po’ troppo sicuro di se, ma perfetto in questo tipo di film.
Ci fa sentire vecchi, questo Jurassic World, laddove un tempo il parco era una meta turistica solo abbozzata, realizzato un po’ all'acqua di rose, oggi è un parco a tema vero e proprio, il migliore in assoluto, in teoria, dove i selfie e gli smartphone la fanno da padrone in questo Disney-World ultramoderno, e le persone hanno un gusto per il macabro ed il massacro davvero incredibile. Verrebbe, in virtù di ciò, da domandarsi se i mostri non si sia noi, che ci sentiamo al sicuro da animali più antichi e nobili della specie umana, solo perché, magari, un vetro ci separa da quest'ultimi.
Con qualche scivolone, sia tecnico che di sceneggiatura, personaggi a volte abbozzati e troppo poco caratterizzati, Jurassic World non si mostra all'altezza del suo “antenato”, ma vale la pena guardarlo, perché sa divertire ed appagare, cita Spielberg e Jackson, ha delle ottime tracce musicali, che non fanno rimpiangere le bellissime melodie di Williams, curate questa volta da Michael Giacchino, e poi perché vedere con i nostri occhi un mondo che ancora fatichiamo a controllare e che forse mai riusciremo a domare, come è giusto che sia, semplicemente perché non ne facciamo parte e basta, resta una magia che solo il cinema sa regalare, un'illusione tanto concreta da toccarci nel profondo in più di un'occasione, un desiderio che nella realtà probabilmente non abbracceremo mai (fortunatamente).
Un parco fatto per le persone, ove non si bada a spese, era il sogno di John Hammond, e quel sogno oggi (almeno per 45 minuti) oggi è stato realizzato, ed è stato bellissimo, davvero, prendervi parte e rimettere piede al Jurassic Park. Dopo tutto, i dinosauri dominano ancora la terra.
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russell crowe
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giovedì 11 giugno 2015
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"qui non si vada a spese "
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Ho avuto l'opportunità di vedere il film in anteprima ( a Roma al the space) qualche giorno fa.. Andando la con la paura febbricitante che mi avrebbero potuto rovinare l'idea che avevo della trilogia giurassica, non potevo che essere raggiante alla fine della proiezione: film fantastico, trama intelligente e per nulla banale nelle sue sfumature. Dialoghi ok, ironia quanto basta e non esagerata come nei film targati Marvel. Attori belli, bravi, semisconosciuti e così dev'essere per un nuovo ciclo! Il film si avvicina più allo stile del terzo capitolo scostandosi dall'atmosfera più vintage e raffinata dei primi due ( che avevano inevitabilmente quel qualcosa in più in quanto a trama che poteva garantire la penna di Michael Chricton da poco spirato).
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Ho avuto l'opportunità di vedere il film in anteprima ( a Roma al the space) qualche giorno fa.. Andando la con la paura febbricitante che mi avrebbero potuto rovinare l'idea che avevo della trilogia giurassica, non potevo che essere raggiante alla fine della proiezione: film fantastico, trama intelligente e per nulla banale nelle sue sfumature. Dialoghi ok, ironia quanto basta e non esagerata come nei film targati Marvel. Attori belli, bravi, semisconosciuti e così dev'essere per un nuovo ciclo! Il film si avvicina più allo stile del terzo capitolo scostandosi dall'atmosfera più vintage e raffinata dei primi due ( che avevano inevitabilmente quel qualcosa in più in quanto a trama che poteva garantire la penna di Michael Chricton da poco spirato). Comunque effetti speciali notevolissimi e trama più che avvincente; di certo non ci si annoia! Gran film nel suo genere e ben confezionato. I dinosauri sembrano vivi in maniera allucinante!
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[+] le preziose eredità di grandi modelli classici
(di antonio montefalcone)
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[+] cosa??!
(di anto u.m.)
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[+] dovevi avere 40 di febbre allora..
(di daniele_)
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barracuda argento
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venerdì 12 giugno 2015
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la fedeltà non è umana...
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Andare al cinema con l'ansia di vedere rovinare il capolavoro con il quale si è cresciuti è una sensazione ben poco piacevole, ve lo posso assicurare. E vedere confermare questo timore è ormai un classico.
Ieri è successo qualcosa di diverso, qualcosa che non avrei mai immaginato.
Attimo dopo attimo, minuto dopo minuto, sono ritornato bambino, seduto su quella stessa poltrone che mi fece battere il cuore nel lontano 93'.
Sensazioni stupende non dovute agli straordinari effetti speciali, bensì ai piccoli dettagli, alle allusioni nascoste che solo un vero fan della saga è in grado di riconoscere: ma soprattutto, al modo in cui Colin Trevorrow ha deciso di trattare il quarto capitolo.
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Andare al cinema con l'ansia di vedere rovinare il capolavoro con il quale si è cresciuti è una sensazione ben poco piacevole, ve lo posso assicurare. E vedere confermare questo timore è ormai un classico.
Ieri è successo qualcosa di diverso, qualcosa che non avrei mai immaginato.
Attimo dopo attimo, minuto dopo minuto, sono ritornato bambino, seduto su quella stessa poltrone che mi fece battere il cuore nel lontano 93'.
Sensazioni stupende non dovute agli straordinari effetti speciali, bensì ai piccoli dettagli, alle allusioni nascoste che solo un vero fan della saga è in grado di riconoscere: ma soprattutto, al modo in cui Colin Trevorrow ha deciso di trattare il quarto capitolo.
Penso che il vero segreto di questo quarto film risieda nel fatto che per la prima volta ai dinosauri sia stato concesso un comportamento quasi umano (vedete il film e poi capirete ciò che intendo).
Al di là di tutto, riprese eccellenti, fotografia sensazionale (con la prima e l'ultima inquadratura rispettivamente da Oscar), effetti speciali e CGI che si superano (dal trailer sembrava il contrario) ma che comunque non sono in grado di distaccarsi dalla quasi perfezione dei precedenti capitoli.
Non c'è altro da dire riguardo un film straordinario che per una volta riesce a tenere testa ai precedenti, piazzandosi a mio parere al secondo posto (assieme al terzo capitolo) nella classifica della saga.
BUONA VISIONE
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[+] recensione perfetta
(di russell crowe)
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[+] il capolavoro con il quale si è cresciuti?
(di daniele_)
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filippo catani
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domenica 14 giugno 2015
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un gradevole baraccone
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Jurassic World, il parco tematico erede del Jurassic Park di Hammond, registra milioni di visitatori annui e i suoi dirigenti sono sempre alla ricerca di qualcosa di speciale per attrarre più visitatori. Ecco allora progettato un dinosauro ibrido dalle gigantesche dimensioni e dalla pericolosità inaudita.
Dopo tanti anni dall'uscita dell'ultimo episodio della trilogia era effettivamente un azzardo rimettere mano a Jurassic Park. Alla fine però, sotto la supervisione del produttore esecutivo Spielberg, il prodotto che è uscito è un valido blockbuster di intrattenimento. Ammiriamo le meraviglie del parco super tecnologico, i nuovi esemplari di dinosauri e ovviamente la corsa sfrenata all'aumento dei profitti.
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Jurassic World, il parco tematico erede del Jurassic Park di Hammond, registra milioni di visitatori annui e i suoi dirigenti sono sempre alla ricerca di qualcosa di speciale per attrarre più visitatori. Ecco allora progettato un dinosauro ibrido dalle gigantesche dimensioni e dalla pericolosità inaudita.
Dopo tanti anni dall'uscita dell'ultimo episodio della trilogia era effettivamente un azzardo rimettere mano a Jurassic Park. Alla fine però, sotto la supervisione del produttore esecutivo Spielberg, il prodotto che è uscito è un valido blockbuster di intrattenimento. Ammiriamo le meraviglie del parco super tecnologico, i nuovi esemplari di dinosauri e ovviamente la corsa sfrenata all'aumento dei profitti. In mezzo a tutto ciò c'è la storia dei due fratelli che stanno vivendo il divorzio dei genitori e che sono stati affidati alle cure della zia che è il massimo responsabile del parco ma non è esattamente attenta alla sorte dei ragazzi. Da quì si sviluppa una sceneggiatura che, fatta eccezione di un maldestro tentativo di uccidere il mega dinosauro con una specie di missile, riesce nell'intento di fare passare due ore di buon intrattenimento allo spettatore. Ottimi anche gli effetti speciali e le sequenze con i dinosauri. Il tutto infarcito anche da qualche riflessione sulla sete di denaro, il rispetto per gli animali e i pericoli che si celano dietro agli esperimenti genetici. La pellicola tra le altre cose si lascia aperta anche qualche porta; se ci saranno buoni incassi potrebbe essere l'inizio di una nuova saga? Se il prodotto fosse sempre di questa fattura sarebbe un'idea di ottimo gradimento.
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minimea
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domenica 14 giugno 2015
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quando i vecchi dinosauri incontrano i nuovi
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Jurassic Wolrd è sicuramente il film più chiacchierato degli ultimi giorni, con il suo record d’incassi... e come dargli torto?! ci sono cresciute generazioni con questo parco che non si può ignorare questo sequel e non andare al cinema.
La trama segue a grandi linee quella del primo film ( non starò qui a fare la wikipedia di turno con la descrizione dettagliata della trama) : un immenso parco su un isola dove vivono dinosauri creati in laboratorio e costantemente monitorati. A causa dell’incidente “del giorno” , le cose si metteranno male per tutti i protagonisti e come in ogni Jurassic Park che si rispetti, qualcuno ci rimetterà le penne.
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Jurassic Wolrd è sicuramente il film più chiacchierato degli ultimi giorni, con il suo record d’incassi... e come dargli torto?! ci sono cresciute generazioni con questo parco che non si può ignorare questo sequel e non andare al cinema.
La trama segue a grandi linee quella del primo film ( non starò qui a fare la wikipedia di turno con la descrizione dettagliata della trama) : un immenso parco su un isola dove vivono dinosauri creati in laboratorio e costantemente monitorati. A causa dell’incidente “del giorno” , le cose si metteranno male per tutti i protagonisti e come in ogni Jurassic Park che si rispetti, qualcuno ci rimetterà le penne. Si, perché come ogni Jurassic Park che si rispetti c’è sempre qualcuno che vuole forzare sempre più le leggi della natura e portarle all’estremo fino ad un punto di rottura che darà poi lo slancio alla parte centrale del film. Di chi sto parlando? Dell’ I-rex, nato da una manipolazione genetica, che lo accomuna ad un Velociraptor ( grave errore signori!)
Insomma con questo squel le nuove attrazioni da parco divertimenti incontrano vecchi e nuovi dinosauri come il Mosasaurus, ebbene si, noi andiamo a vedere i delfini che saltano nelle vasche, a Jurassic Park c’è un mostro marino. Per chi come me è cresciuto con questa saga, ha inoltre potuto sentire un brivido sulle note della celebre colonna sonora che attraverso gli occhi del piccolo Ty, ammira il bellissimo parco immerso nel verde dell’isola. Sicuramente un bel sequel, ma il primo film rimane imbattibile e una cosa che proprio non mi scende giù è il T-rex che dopo aver lottato con l’ I-rex va via e ruggisce trionfante a fine film. Mi dispiace, ma non si può accettare… Spielberg ci ha abituato alla ferocia dei T-rex e degli altri dinosauri, fatta eccezione per quelli erbivori e per quanto Owen ( interpretato da un eccellente Chriss Pratt) voglia essere bravo ad ammaestrarli, rimane a mio avviso, un elemento che stona un po’ con il resto.
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j kudo
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lunedì 15 giugno 2015
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jurassic park riapre, è diventata un jurassicworld
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Il ritorno nel jurassic park non mi dispiaciuto . Essendo un grande estimatore dei primi due capitoli mentre il terzo mi ha abbastanza deluso , sono molto contento sia stato prodotto un sequel all'altezza. La visita nel nel nuovo parco è stata fantastica, la vista dei dinosauri riesce ancora a farmi tornare bambino . La trama del film è discreta, certo alcune cose sono esageratamente irreali, come la protagonista in tacchi alti che riesce a tenere a distanza il T-Rex , ma in un film sui dinosauri non credo ci si debba soffermare troppo su questi aspetti. Invece devo dire che il film trasmette emozioni, dalla meraviglia di rivedere i dinosauri sul grande schermo al l'ansia di vedere l'indominus Rex apparire dal nulla .
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Il ritorno nel jurassic park non mi dispiaciuto . Essendo un grande estimatore dei primi due capitoli mentre il terzo mi ha abbastanza deluso , sono molto contento sia stato prodotto un sequel all'altezza. La visita nel nel nuovo parco è stata fantastica, la vista dei dinosauri riesce ancora a farmi tornare bambino . La trama del film è discreta, certo alcune cose sono esageratamente irreali, come la protagonista in tacchi alti che riesce a tenere a distanza il T-Rex , ma in un film sui dinosauri non credo ci si debba soffermare troppo su questi aspetti. Invece devo dire che il film trasmette emozioni, dalla meraviglia di rivedere i dinosauri sul grande schermo al l'ansia di vedere l'indominus Rex apparire dal nulla . Il cast è di buon livello, incisiva l'interpretazione di Chris Pratt meno quella di Vincent D'Onofrio nel ruolo dell'antagonista di turno (personaggio già di sé un pò insulso ) . Film senz'altro godibile
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andrelibero
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domenica 14 giugno 2015
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jurassic world
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Come molti altri utenti temevo di avere una delusione e invece sono rimasto piacevolmente soddisfatto. La trama non è banale come temevo dopo aver visto il trailer, gli effetti speciali sono ben realizzati e gli attori sono ben calati nella parte. Due ore di film passano velocemente grazie anche alla tensione che il film sviluppa e che vi terrà costantemente con gli occhi incollati allo schermo. Molto piacevoli i vari riferimenti al primo film che gli appassionati della saga riconosceranno subito. Per concludere un ottimo film.
P.S.
Consiglio a chi è appassionato alla serie e che non l'avesse ancora fatto di leggere i due libri da cui sono stati tratti i primi due film: Jurassic Park e Il mondo perduto scritti da Crichton Michael io li ho da poco letti e mi sono piaciuti molto (ovviamen
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Come molti altri utenti temevo di avere una delusione e invece sono rimasto piacevolmente soddisfatto. La trama non è banale come temevo dopo aver visto il trailer, gli effetti speciali sono ben realizzati e gli attori sono ben calati nella parte. Due ore di film passano velocemente grazie anche alla tensione che il film sviluppa e che vi terrà costantemente con gli occhi incollati allo schermo. Molto piacevoli i vari riferimenti al primo film che gli appassionati della saga riconosceranno subito. Per concludere un ottimo film.
P.S.
Consiglio a chi è appassionato alla serie e che non l'avesse ancora fatto di leggere i due libri da cui sono stati tratti i primi due film: Jurassic Park e Il mondo perduto scritti da Crichton Michael io li ho da poco letti e mi sono piaciuti molto (ovviamente sono meglio dei film)
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templars94
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venerdì 12 giugno 2015
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ritorno all'infanzia
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Senza dubbio il migliore dei sequel di Jurassic Park.
Avventura, momenti di tensione e anche di humour in un'esperienza cinematografica che non lascia un attimo di respiro.
Il film dura due ore ma passa in fretta come se durasse la metà.
Gli effetti speciali sono quasi sempre ottimi, anche se in certe scene avrei preferito l'uso di animatronics.
Non raggiunge i livelli del primo film (a mio parere insuperabile) ma gli rende decisamente un grande omaggio.
Da vedere assolutamente, nel più grande schermo possibile!
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sazu!
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venerdì 19 giugno 2015
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grazie john williams
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Già sapevo che non sarebbe stato all'altezza del suo capostitpite, ma come sempre basta sentire la colonna sonora scritta da John Williams (rivisitata da Michael Giacchino) per far riaffiorare i vecchi ricordi ed immergersi (quasi) completamente nel film.
Il plot di Jurassic World non mi ha particolarmente entusismato, anche se fa riferimento a temi attuali come l' uso della genetica, le multinazionali e la ricerca di nuove armi, è cmq scarno e alcune volte un po' scontato. Il cast fa la sua parte, nessuna intrpretazione da Oscar ma comunque Chris Pratt e Bryce Howard non sfigurano e rendono il film piacevole, l'unico meno positivo è stato l'antagonista, interpretato da Vincent D'Onofrio, che o per colpa sua o per colpa del suo ruolo mi è sembrato un po' piatto.
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Già sapevo che non sarebbe stato all'altezza del suo capostitpite, ma come sempre basta sentire la colonna sonora scritta da John Williams (rivisitata da Michael Giacchino) per far riaffiorare i vecchi ricordi ed immergersi (quasi) completamente nel film.
Il plot di Jurassic World non mi ha particolarmente entusismato, anche se fa riferimento a temi attuali come l' uso della genetica, le multinazionali e la ricerca di nuove armi, è cmq scarno e alcune volte un po' scontato. Il cast fa la sua parte, nessuna intrpretazione da Oscar ma comunque Chris Pratt e Bryce Howard non sfigurano e rendono il film piacevole, l'unico meno positivo è stato l'antagonista, interpretato da Vincent D'Onofrio, che o per colpa sua o per colpa del suo ruolo mi è sembrato un po' piatto. Chi fa da padrone sono sicuramente gli effetti speciali e di conseguenza i dinosauri che riescono a far cambiar volto al film e a renderlo nel complesso più che discreto.
Jurassic World è un film per tutti, moderno e dinamico, che in alcuni frangenti ti lascia a bocca aperta per la sua spettacolarità. Consiglio quindi la visione e ammetto che alla fine il suo difetto più grande è quello di essere il sequel di un film che ha fatto la storia del cinema, Jurassic Park, impossibile da emulare e a quanto pare impossibile da continuare...
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