Hitchcock/Truffaut |
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Un film di Kent Jones.
Con Martin Scorsese, Paul Schrader, Kiyoshi Kurosawa, Arnaud Desplechin, James Gray, Olivier Assayas.
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Titolo originale Hitchcock/Truffaut.
Documentario,
durata 79 min.
- USA 2015.
- Nexo Digital
uscita lunedì 4 aprile 2016.
MYMONETRO
Hitchcock/Truffaut
valutazione media:
3,83
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film di grande valoredi Jacopo ManciniFeedback: 955 | altri commenti e recensioni di Jacopo Mancini |
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mercoledì 6 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Hitchcock-Truffaut” è un film di grande valore. Il regista Kent Jones ha realizzato un’opera davvero fondamentale. Il documentario ricostruisce i contenuti dell’intervista che il grande maestro inglese rilasciò a François Truffaut nel 1962, un’intervista durata ben otto giorni. Da quella conversazione nacque un libro (“Il cinema secondo Hitchcock”), che ha cambiato la storia di quest’arte e ha influenzato generazioni di registi. Hitchcock non fu più considerato soltanto un grande intrattenitore, ma un geniale artista. E i registi che vennero dopo di lui acquisirono lo stesso prestigio, per la prima volta nella storia. Erano finalmente “autori”. Il film di Jones, come faceva il libro di Truffaut, analizza la filmografia di Hitchcock, questa volta con particolare attenzione a capolavori assoluti come “La donna che visse due volte” e “Psyco”. Viene esaminata la tecnica usata da Hitchcock per realizzare le scene dei suoi grandi film, con acuto spirito di osservazione. Oltre a ripercorrere la celeberrima conversazione di Truffaut e Hitchcock, Jones mostra anche una serie di interviste che lui stesso ha realizzato con maestri del cinema a noi contemporanei come Martin Scorsese, David Fincher, Richard Linklater, Wes Anderson, Oliver Assayas o James Gray: questi registi ci parlano del cinema di Hitchcock con incredibile lucidità e capacità di analisi. Dimostrano una vastissima cultura cinematografica. Il materiale usato dal documentario è straordinario: oltre agli spezzoni dei film, possiamo vedere bellissime foto del grande Philippe Halsman e ascoltare la voce di Hitchcock e Truffaut mentre conversano fra loro: infatti il film riporta molti estratti della registrazione vocale che fu fatta durante la famosa intervista. La costruzione visiva e la struttura narrativa del documentario è ottima. C’è una grande proprietà di linguaggio e una forte immediatezza espressiva: i contenuti arrivano diretti allo spettatore. Mi sento di ringraziare Kent Jones, i registi che si sono generosamente prestati e soprattutto Hitchcock e Truffaut per il loro contributo alla storia del cinema. Con loro lavoro, ci hanno donato del materiale di studio davvero prezioso. Attraverso quest’opera, si riesce ad intuire la complessità della realizzazione di un film, dalle scelte di sceneggiatura a quelle di montaggio. Questo documentario aggiorna e arricchisce l’opera di due grandi registi del passato, che continuano a determinare meravigliosamente il nostro presente. Vedere il film di Jones è qualcosa di imprescindibile per chiunque si occupi di cinema, ma anche un pubblico più vasto dovrebbe esserne un attento spettatore.
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