Bus 657 |
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Un film di Scott Mann.
Con Robert De Niro, Jeffrey Dean Morgan, Kate Bosworth, Dave Bautista.
continua»
Titolo originale Heist.
Thriller,
- USA 2015.
- Bea Production
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non deludentedi elgatolocoFeedback: |
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mercoledì 6 maggio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Heist"(2015, titolo originale "Bus 657", ma"Heist"è il titolo del romanzo da cui è tratto, di Stephen C.Sheper, regia di Scott Mann), oltre a vantare una presenza notevolissima nel cast, Bob De Niro Jeffrey Dean Morgan, Gina Carano, ripropone l'eterna querelle Bene-Male, con una variante, se vogliamo, quella del delinquente buono versus delinquente cattivo, dove qui c'è anche il"rovescio"della medaglia, ma anche la querelle tra morale e diritto(San Crispino, nell'esempio di Hegel, "Lineamenti di filosofia del dirito", compiene un'azione contraria al diritto, ma positiva moralmente, rubando il cuoio per fare le scarpe ai poveri). Qui il dipendente di un casino(Dean Morgan) in mano alla corruzione esemplificata da un boss mafioso(De Niro), deve risolversi a partecipare a una rapina al casino per salvare la figlia, che perde la vita se non sottoposta a una pericolosa quanto costosissima operazione e, "parallelamente"il mafioso, detto Pope muore di un cancro incurabile... Tanti interrogativi aperti verso il finale, più che mai aperto(anche se non"imprevedibile", bisogna seriamente riconoscerlo), in direzione di un film appunto"etico"e"umano", ma che non trascura lo spettacolo(le scene d'azione non sono certo poche, tanto che la definizione corrente, comune anche se certo corriva e gravemente limitativa del film è"action movie"). Altri interpreti di prestidio Kate Bonsworth e Mark-Paul Gosselaar, nel ruolo dell'agente Marconi...Film "forte"e dai toni forti, anzi decisamente tali, "Heist"sa dunque contemperare le esigenze spettacolari con quelle legate alla riflessione, senza poter essere archviato come"problem's movie", che sarebbe comunque un'etichetta grave da sopportare, in quanto foriera di probabile insuccesso, comunque, almeno per un pubblico interessato, appunto, solo o quasi, all'azione, sarebbe come dire": "il film che vi apprestate a vedere sarà intelligente, valido, ma un po'noioso", il che significa una sconfitta sicura o quasi al botteghino e dal punto di vista pubbliciario per chi lo veda in TV. Il problema poi se De Niro oggi scelga sempre opportunamente i film da intepretare è una questione che dovrebbe essere di competenza esslusiva dell'inteprete stesso, non del critico o del commentatore-ma qui entriamo, appunto, in un"campo minato". Certo in quesot caso la scelte, a differenza di altre volte, non è stata infelice. El Gato
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