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Siamo nell'estremo nord degli Stati Uniti ai confini del Canada,in questi luoghi la legge non c'è,ognuno può farsela da solo,o se preferisce ignorare tutto e tutti,la gente non conosce alternative al di fuori del lavoro e del bere nei locali,sembra che ci sia solo un lavoro i taglia legna,tra leggende raccontate dagli anziani e tanta noia in un ambiente quasi ostile,il tempo trascorre inesorabilmente.
Ma qui vive un boss inattaccabile,violento al tal punto che anche lo sceriffo lo ignora,tutti lo evitano,egli è tutto ciò che il male può dare,ma tre abitanti,il vecchio,il giovane è la ragazza spinti da motivazioni personale differenti tra loro,e da un senso di giustizia,cominciano nel dargli la caccia ,l'epilogo sarà violento ma la ragione dei tre trionferà,senza che nessuno indagherà e che il tutto diventerà una delle tante storia da raccontare.
Film raffinato ogni parola e non sono molte sono motivate da una logica di vita,dal comportamento dei singoli personaggi,dove in una stupenda ambientazione tra boschi e montagne,il valore del tempo non conta,esiste soltanto il giorno e la notte,la natura severa e selvaggia si contrappone agli abitanti,dove i modi di vita,diventano un adattamento all'ambiente circostante,nella trama non c'è posto al sentimento,l'uno sopporta l'altro,la freddezza dei valori umani e la costante di vita,un po' d'amore e tenerezza si vede soltanto per la morte di un gatto,unici esseri degni d'amore,bravissimo il regista nel sottolinearlo,e pensare che siamo nei giorni nostri.
La bravura degli attori completa il film,con un Anthony Hopkins direttore d'orchestra,da i tempi di recitazione con i suoi sguardi,grande attore,si muove in set realistico come non molti riescono,gli altri ben diretti vicino a lui riescono nel dare il meglio di se stessi.
La trama seppur tratta da un romanzo non è ricca,ma essenziale in quella dimensione,e per questo tipo di film l'essenziale e nella misura giusta così che non diventi conflittuale con l'ambientazione che diventa l'elemento fondamentale.
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