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FILM : Gli uomini di questa città non li conosco, vita e teatro di Franco Scaldati .
Regia di Franco Maresco.Italia 2015
Quando un regista, amico di un altro regista, ne vuole raccontare vita e opera in un suo film , allora è in seria difficoltà,. Se il regista amico è vivente ,l'amicizia ,fino ad allora salda e duratura, comincia a vacillare fino ad una sicura spaccatura. Se invece allora , come sempre accade l'amico è morto , spesso prematuramente per malattia o altro, il caro ricordo ,mitiga le polemiche, e avvia una rivalutazione critico estimativa fino quasi a diventare apologetica,e addirittura, con il regista Maresco,/Scaldati si verifica il caso di una identificazione di intenzionalità artistica se non di stile di vita che lo porterà ,non solo a rivalutare l'opera dell'amico Scaldati sia come autore che come interprete delle sue commedie ,ma anche ad una sorta di esaltazione della sua posizione di esclusività verso la società borghese siciliana con punte di aspro conflitto con il teatro ufficiale , a favore di una drammaturgia alternativa, popolare, molto legata al dialetto e al teatro poetico dei cantastorie e dell'opera dei pupi. Naturalmente tutto questo nel corso della trasformazione sociale siciliana, da quando Scaldati inizia a lavorare ,anni cinquanta sessanta nelle cantine teatrali fino al dopo sessantotto, finisce col diventare una fatica artistica sempre più emarginata dove tra l'altro una borghesia infiltrata dal malaffare mafioso, non concede nulla ai vari intellettuali di sinistra, ma anche solo progressisti fautori di modernità. Il film utilmente ricorda l'ottima compagnia di Franco Scaldati con gli altri intellettuali siciliani similari come Butitta, Bufalino, Sciascia Vittorini, certo di altra estrazione borghese che li hanno portati fuori dalla tradizione popolare ,per una vita artistica nazionale . IL film di Maresco che si dichiara non solo amico ma discepolo di Scaldati, è quindi indulgente verso le scelte di aristocratico isolamento culturale politico, che finiranno per emarginare del tutto l'opera e anche l'uomo Scaldati che finirà povero e sconfitto, misconosciuto anche nella sua Sicilia,moderna ed emancipata, che combatteva. Nel finale il Maresco televisivo rende omaggio a Scaldati per il suo teatro con i duetti ironici e salaci che gli hanno ispirato i personaggi di Cinico TV , fortunata serie di filmati di vera satira stavolta per un pubblico televisivo che a ragione ne decreta il successo, pur non conoscendo la radice profondamente eversiva dell 'autore originale. (mauridal)novembre2015.
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