Dark summer

Un film di Paul Solet. Con Stella Maeve Horror, - USA 2015.
   
   
   

Una ghost story indegna di questo nome Valutazione 1 stelle su cinque

di Peer Gynt


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sabato 21 novembre 2015

Diciassettenne hacker accusato di stalking viene condannato ai domiciliari con tanto di cavigliera elettronica, che dovrebbe segnalare alla polizia quando il nostro povero eroe (al quale il computer è stato confiscato e l'indirizzo IP messo sotto controllo) dovesse tentare di comunicare con l'esterno con qualsiasi dispositivo. Naturalmente il nostro comunicherà comunque con tutti per tutto il film con tablet, skype e quant'altro, alla faccia della polizia ottusa. Il tema principale del film comunque non è quello dei nerd tecnologizzati e della polizia ferma alla penna biro, ma dello stalking inverso.  Mi spiego (il film è talmente brutto che sconsiglio chiunque di vederlo, perciò avverto che segue spoiler!): il ragazzo, condannato per aver pesantemente infastidito una coetanea via web, riceve dalla ragazza una telefonata in skype durante la quale la ragazza si suicida. Verrà dunque perseguitato dal fantasma della morta e scoprirà, con l'aiuto di un paio di amici, che era stata lei a pedinarlo e a fotografarlo per settimane, e addirittura a provocare la sua infatuazione per lei con ridicole formule magiche e simboli demoniaci.
Qui mi fermo, perchè già da quanto scritto risulta chiara a tutti la povertà della trama, la risibilità di certi passaggi, la totale mancanza di qualsiasi verosimiglianza nello sviluppo dei personaggi, l'assenza totale di tensione in una storia che si sviluppa troppo lentamente, e dulcis in fundo la totale incapacità degli autori di incutere terrore con le apparizioni della ragazza fantasma, che sembra piuttosto una che si è fatta truccare per Halloween dal fratellino piccolo miope: un disastro.
Lascio, a chi voglia vedere lo stesso il film, un piccolo documento sul quale meditare: la filastrocca in rima che gli amici del nostro eroe trovano nella casa della suicida, e con la quale lei ha affatturato il povero ragazzo: "Goddess's servants I do hire,/enchant the object of my desire,/will his mind with thoughts of me,/that I be his queen and he my bee", ovvero: Servitori di Dio, io vi invoco,/incantate l'oggetto del mio desiderio,/riempitegli la mente con la mia immagine,/che io sia la regina e lui la mia apina".
Decisamente no comment!

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