Cenerentola |
||||||||||||||
Un film di Kenneth Branagh.
Con Lily James, Richard Madden, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Holliday Grainger.
continua»
Titolo originale Cinderella.
Fiabesco,
Ratings: Kids,
durata 105 min.
- USA 2015.
- Walt Disney
uscita giovedì 12 marzo 2015.
MYMONETRO
Cenerentola
valutazione media:
3,25
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film per stordiredi johnny1988Feedback: 5532 | altri commenti e recensioni di johnny1988 |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 19 marzo 2015 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Impegnarsi per andare al cinema con tre ragioni: "è un film di Branagh, c'è Cate Blanchett, è Cenerentola". Quelle che paiono tre ragioni più che sufficienti per non rischiare la tradizionale delusione che si prova in quella che si può ormai definire una stagione di successi produttivi - ma fallimenti nel contenuto - inaugurato da Alice in Wonderland - e proseguito con Biancaneve e Maleficent - si rivelano, con la stessa semplicità con cui si ribalta un calzino, altrettanti motivi per uscire dalla sala con un sentimento di imbarazzo e con la grama consolazione di aver pagato con lo sconto. La Blanchett è sprecata, Branagh era a letto quando si girava, di Cenerentola rimarrà eterno nei ricordi il commento: "Comode le scarpe di vetro!" (non scherziamo). Se questo voleva e doveva considerarsi un colpo sicuro - Branagh si presuppone sia un regista di sostanza, un anglosassone capace di "infishiarsi" del sistema e del soldo facile - tuttavia si rimane scottati dalle aspettative, ma almeno qualcosa emerge: ci si risveglia dall'utopia che fare film negli anni in cui Walt Disney era al mondo, fosse rapido e indolore, e malgrado soggiacesse costantemente la puzza dell'operazione commerciale, si possono considerare fortunate le giovani generazioni cresciute con i Classici animati. In quella che è stata ridefinita, con vanagloria e retorica da business, l'era della rivisitazione aggiornata dei Classici, vuoi in maniera più "gotica", vuoi secondo una lettura più "femminista" o più "politica" , come si scrive nei poster, vuoi nel maggior rispetto "filologico della fiabe originarie" - per quanto di nessuna fiaba orale esiste una versione "originale", dobbiamo mettere tutto fra le virgolette e considerare che, a conti fatti, due sono le osservazioni che si possono muovere: una cura quasi maniacale dell'effetto digitale e il rinnovamento del taglio dei contenuti. Ne parliamo in un'accezione tutt'altro che positiva. Quello a cui si assiste è, semmai, un'operazione di photoshop vicino alla moda Pop che già tanto "invadeva", nel senso letterale, gli schermi già negli anni '50 e poi negli anni '80, con lo stesso atteggiamento, un po' narcistico, di un bambino che disegna e ridisegna lo stesso soggetto finché non si ritiene soddisfatto della propria fatica. E come, da bambini ci si può preoccupare più dell'effetto di un proprio lavoro che di raccontare qualcosa, la Disney rovista e rivisita tutto ciò che ancora è appetibile e rinfresca il "vecchio" in confezioni adatte al telespot in alta definizione, con la stessa operazione commerciale con cui si allegano i gadget alle merendine industriali. Se ci si considerava usciti vincenti dall'epoca dei tremendi SEQUEL, siamo scesi invece, con la rapidità di un ascensore e la nausea da indigestione, nel girone delle RIVISITAZIONI, con eroine che bucano lo schermo di primi piani poco intelligenti tanto quanto le loro azioni. La propaganda della buona fede, del coraggio, della gentilezza qui si risolve in una pubblicità di malsano gusto fuori dal nostro tempo, adatto per bionde ossigenate, dove non c'è spazio per i cattivi - quelli veri - e dove il messaggio che traspare, senza ombra di ironia, è che bisogna essere più idioti che buoni per riscattarsi. Il commento di una signora "Bella scema!" alla battuta di Cenerentola che, in cambio delle angherie e delle umiliazioni della matrigna, perdona le sciagurate parenti con la saggezza di un guru, la dice lunga. Come se non bastasse - e perché no? - Branagh aggiunge la ciliegia politica più (s)corretta che ci si potesse aspettare da lui: in un Europa di XIX secolo, alla corte del re lavorano alti funzionari, servi e capi militari di colore. Un conto era rivisitare Shakespeare con la stessa scelta anti-discriminatoria e farsesca, un altro è puntellare lo schermo di così tanti colori, suscitando l'imbarazzante sensazione di trovarsi di fronte a un'ulteriore alterazione digitale.
[+] lascia un commento a johnny1988 »
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di johnny1988:
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | andrea giostra 2° | marione 3° | mickey97 4° | gabryhope95 5° | ariarainbow 6° | ollipop 7° | francesca romana cerri 8° | nino pell. 9° | maria 10° | enzo70 11° | jacopo b98 12° | mati :d 13° | annelies 14° | chris75 15° | nerone bianchi 16° | beatrice amata 17° | joker 91 18° | elgatoloco 19° | oscura_97 20° | francesco2 21° | sarapols 22° | paolo salvaro 23° | killbillvol2 24° | rebe_bh6 25° | mauro 26° | franky108 27° | johnny1988 |
Premio Oscar (1) Critics Choice Award (1) BAFTA (1) Articoli & News |