Una notte con la Regina

Film 2015 | Drammatico, Sentimentale, +13 97 min.

Regia di Julian Jarrold. Un film Da vedere 2015 con Sarah Gadon, Bel Powley, Jack Reynor, Rupert Everett, Emily Watson. Cast completo Titolo originale: A Royal Night Out. Genere Drammatico, Sentimentale, - Gran Bretagna, 2015, durata 97 minuti. Uscita cinema giovedì 7 aprile 2016 distribuito da Teodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,96 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 19 maggio 2016

Argomenti:  Royal Family

Una serata lontana dal palazzo reale per la principessa Margaret e la futura regina d'Inghilterra. In Italia al Box Office Una notte con la Regina ha incassato 79,5 mila euro .

Una notte con la Regina è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,96/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 2,89
CONSIGLIATO SÌ
Favola disneyana resa moderna nella narrazione dai dialoghi, ispirati alle commedie sofisticate anni '40 ma colorati dalla nostra sensibilità contemporanea.
Recensione di Paola Casella
venerdì 4 marzo 2016
Recensione di Paola Casella
venerdì 4 marzo 2016

È la sera dell'8 maggio 1945, giornata della vittoria degli Alleati contro la Germania nazista. Giorgio VI si appresta a parlare all'Inghilterra via radio, superando la sua balbuzie: è lo stesso discorso del re celebrato dal film di Tom Hooper. Ma le sue due figlie Elizabeth - futura regina Elisabetta II - e Margaret scalpitano per unirsi al caos gioioso che si è riversato per le strade di Londra. La loro mamma, Elisabetta I, è fortemente contraria ma papà Giorgio acconsente a mandare le ragazze al ballo che si terrà all'Hotel Ritz, scortate da due guardie reali. Appena arrivate al Ritz però Margaret, la sorella più intraprendente, riesce ad eludere la sorveglianza delle guardie e sgattaiola fuori dall'hotel, tuffandosi nel fiume di londinesi in festa. Al suo inseguimento si lancia Elizabeth, anche lei depistando i due chaperon.
Una notte con la regina trae ispirazione da un episodio realmente accaduto - l'uscita di Elizabeth e Margaret, all'epoca di soli 19 e 14 anni, dalla residenza reale la sera della vittoria per recarsi al ballo del Ritz - e inventa un'avventura per le due principesse (aumentandone un po' l'età anagrafica) che comporta un inseguimento fra autobus, l'excursus in un bordello e l'incontro tra Elizabeth e un giovane aviatore, Jack (come il protagonista di Titanic), che non sa di avere a che fare con una principessa (come il giornalista di Vacanze romane). È un esercizio in immaginazione e creatività che richiede una certa sospensione dell'incredulità, soprattutto per quanto riguarda le due guardie reali ubriacone e donnaiole, ma che si rivela una divertente e per certi versi commovente cavalcata nella nostalgia per un'epoca lontana più semplice ed un cinema più incline al sogno. La ricostruzione d'ambiente, popolata da centinaia di comparse in costume, ha il sapore della messinscena teatrale o della favola disneyana, ma a rendere moderna la narrazione sono i dialoghi, ispirati nel vocabolario e nella enunciazione alle commedie sofisticate anni '40, ma carichi di senno di poi e colorati dalla nostra sensibilità contemporanea. Gran parte del sottotesto riguarda l'ingiustizia del sistema di caste inglese che, anche in tempo di guerra, manda avanti i suoi paria e tiene al caldo i suoi bramini.
Sarah Gadon è un'efficace ingénue nei panni di Elizabeth, ma a rubare la scena, ogni singola scena, è Bel Powley nei panni di Margaret, goffa e pasticciona, incosciente e maliziosa, affamata di vita e di emozioni forti eppure ingenua e teneramente naif. Rupert Everett è un re Giorgio apparentemente impassibile ma in realtà visibilmente fragile ed Emily Watson è la saggia e severa Elisabetta I.
Se la traccia narrativa che riguarda Elizabeth ricalca la sceneggiatura di Dalton Trumbo per il film di William Wyler, quella che riguarda Margaret attinge alla screwball comedy e prefigura un'eroina alla Judy Holliday (per non dire alla Mae West). Non guasta che, accanto a lei, per un tratto dell'avventura di una notte ci sia l'impareggiabile Roger Allam nei panni del proprietario di un locale a metà fra lo speakeasy e la casa di tolleranza, un uomo scevro da ogni ipocrisia britannica e imbevuto di pragmatico opportunismo.
Conditio sine qua non per apprezzare fino in fondo questa favola è soprattutto la comprensione del rapporto di profondo amore e familiarità che gli inglesi hanno con la famiglia reale, non privo di spirito critico ma ricco di genuina devozione patriottica.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 9 aprile 2016
Ruger357MgM

Non è certo la semifrigida Lillibeth la protagonista di questo film. Sono i sopravvissuti a sei terribili anni di una guerra spietata, la più crudele e inutile delle inutili guerre combattute dagli uomini.Sono la gioia di essere vivi in una Londra ( di cartapesta) che ha resistito alla battaglia d'Inghilterra e ai Dornier di Goering, alle V2 e agli allarmi, al razionamento e ai lutti.

venerdì 9 settembre 2016
Mario Nitti

Il film è ispirato ad un fatto realmente accaduto, ma non narra eventi reali. Così sappiamo che la futura Regina Elisabetta quella notte è veramente uscita dal palazzo per festeggiare la vittoria, ma non dobbiamo credere a tutto il resto e fa proprio lo stesso. Mi piacciono i film che intrecciano la Storia con la “S” maiuscola con una storia di persone reali e pensavo [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 aprile 2016
giajr

Si tratta di un film ben strutturato, sicuramente romanzato (non troppo) ma con validi riferimenti storici. Consiglio di vedere, prima di questo film, "Il discorso del Re"; si tratta dello stesso evento storico rivisto sotto due punti di visuale distinti (il Re da una parte e le sue figlie dall'altra). Una notte con la Regina ha un titolo fuorviante rispetto a quello originale, sicuramente [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 aprile 2016
Alex2044

Un film inglese che più inglese non si può . E quindi  è difficile  per coloro che non lo sono comprendere l'ammirazione e la devozione che hanno gli inglesi tutti o quasi  per la casa reale e che pervade tutto il film . Da qui nasce , forse , la difficoltà per quest'opera di farsi apprezzare di più da chi isolano non è .

lunedì 9 novembre 2015
Liuk

Simpatica e frenetica uscita notturna per la principessa Elizabeth durante la notte della vittoria degli alleati sui nazisti. Commedia in puro stile british, dai toni pacati ed eleganti. Bravissima la Gordon come protagonista e ottimo anche Everett nel ruolo del re. Pellicola da non perdere.

mercoledì 3 ottobre 2018
no_data

Elisabetta I è morta nel 1603. La madre di Elisabetta II si chiamava sì Elisabetta, ma è stata solo la moglie di Giorgio VI.

lunedì 6 marzo 2017
Max

Ho visto il film ieri notte e lo ho trovato molto bello, ben recitato e molto più profondo di quanto si precepisca di primo acchito; certo per poterlo apprezzare bisogna essere molto avvezzi al sistema culturale inglese, senza la cui conoscenza il film stesso non avrebbe senso. Per il resto mi pare che i commenti precedenti, nella loro totalità, diano un quadro ampiamente &nb [...] Vai alla recensione »

domenica 10 aprile 2016
Curiosino

Due precisazioni storiche per la recensione di Paola Casella a) Il discorso di cui si fa riferimento del film è quello tenuto da Giorgio VI per la FINE della guerra(1945), quello nel “Discorso del Re” è per l’INIZIO della guerra (1939) b) La moglie del re Giorgio VI e madre di Elisabetta (poi II) non è Elisabetta PRIMA, ma Elisabetta e basta. Le Regine consorti non hanno il numero! Elisabetta I [...] Vai alla recensione »

domenica 10 aprile 2016
LBavassano

Commediola insipida e non particolarmente originale. Mediamente divertente, nella parte migliore, decisamente banale e stucchevole quando ambisce ad un risvolto serio. Si salva unicamente il ritmo, non certo i personaggi, dallo spessore inferiore al cartone animato. Non mi aspettavo molto di più, qualcosina di più però sì.

domenica 10 aprile 2016
bizantino73

Favola carina  alquanto banale. Quello che balza agli occhi dello spettatore non English è l'affetto (reale, nel senso di vero) degli inglesi per la famiglia reale.Una cosa da invidiare ,in tutto il mondo, ma specialmente in Italia dove le istituzioni sono tutto ,tranne che amate.

domenica 10 aprile 2016
no_data

Stupido fino all'irritazione.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Che piacevole sorpresa questa sorta di favola in costume d'epoca basata su un'idea, per certi versi, geniale. Avete presente quel filone dove rientrano film come Mamma che notte! o Tutto quella notte, pellicole dove si raccontano le traversie, di solito notturne, di protagonisti ai quali capita di tutto? Ecco, usate il genere e prendete come malcapitate nientemeno che Elizabeth e Margaret d'Inghilterra. [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

«Povere care, non si sono mai divertite» scrisse nel suo diario George VI (il protagonista di Il discorso del re, qui incarnato da Rupert Everett) dopo aver permesso alle figlie di avventurarsi fuori dalle mura di Buckingham Palace per unirsi alla folla che la sera dell'8 maggio 1945 inneggiava nelle strade alla vittoria alleata. E così la diciannovenne Elizabeth detta Lilibet e la quattordicenne sorella [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

8 maggio 1945, ultimo giorno della seconda guerra mondiale. Mentre a Londra esplode l'entusiasmo, e papà Giorgio VI prova il suo "discorso del re", le principesse Elizabeth e Margaret strappano il permesso di andare a festeggiare al Ritz. Però la seconda scappa, si ubriaca e finisce in un bordello mentre l'assennata Lillibet, già un po' regina, si dà da fare per trovarla con l'aiuto di un aviere incontrato [...] Vai alla recensione »

Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Si chiamano le "prigioni dorate delle principesse". Ne erano rinchiuse Altezze Reali del calibro di Lady D e di Elisabetta di Baviera, altrimenti nota come Sissi: entrambe allergiche alle ferree regole di palazzo a cui erano soggiogate. Questa volta la ribellione tocca alla real prole Elizabeth e Margaret, nel 1945 post adolescenti e desiderose di festeggiare "in libertà" la notte dell'8 maggio, culmine [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Londra, 8 maggio 1945. Due fanciulle pronte a tutto escono per festeggiare la fine della guerra come tutti i sudditi di sua Maestà. Ma non sono due qualunque. Sono Elizabeth e Margaret d'Inghilterra, allora adolescenti e stufe del rigido protocollo reale, al centro di una celebre ma segretissima storia vera reinventata in allegria in uno di quei film irresistibili che solo gli inglesi.

Valerio Caprara
Il Mattino

Tenendosi alla larga dagli opposti estremismi, con «Una notte con la regina» («A Royal Night Out») sarà facile svagarsi. Chi paga il bighetto non deve, infatti, aspettarsi né particolari brividi artistici né l'ennesima somministrazione di popcom audiovisivo perché l'artigiano Jarrold (mai qualifica fu più pertinente) ha imboccato e percorso una delle corsie più scorrevoli, quella che inalberala segnaletica [...] Vai alla recensione »

NEWS
[LINK] EVENTO
lunedì 11 aprile 2016
Gabriele Niola

Torna CinemaDays, la 4 giorni in cui quasi tutti i cinema italiani (almeno 2.600 sale, ma l'elenco completo si trova sul sito ufficiale dell'iniziativa), tagliano il prezzo del biglietto a 3Euro (o 5Euro in caso di 3D).

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