Sono gli anni '70 del 1800 e siamo in America. Jon e suo fratello
Peter (rispettivamente, Mads Mikkelsen e Mikael Persbrandt), due
coloni ed ex soldati Danesi, sono alla stazione ferroviaria della città.
Stanno aspettando la moglie ed il figlio di Jon. Una volta arrivati i
famigliari, questi scendono dal treno e per recarsi alla loro
abitazione, salgono, insieme a Jon, su una carrozza. Su di
essa, salgono anche due tipi poco di buono, uno dei quali è ubriaco.
All'inizio, quest’ultimo, si mostra quasi amichevole, ma poi comincia a toccare
la donna davanti agli occhi del marito e del figlio. Jon si ribella e pare quasi
riuscire a tenere calmi i due delinquenti, ma qualcosa va storto e questi
riescono a prendere il controllo della situazione e dicono al protagonista di
scendere dalla carrozza (mentre è in movimento), altrimenti gli uccideranno i
suoi cari davanti ai suoi occhi. Jon si fa buttare; ed una volta caduto a
terra, comincerà ad inseguire la carrozza, intento a fermare i due
delinquenti e, in caso si rivelasse necessario, ucciderli.
Questo è l'incipit del Western Danese prodotto dalla Zentropa
di cui voglio parlare. Diretto da Kristian Levring (regista di culto
per aver diretto il quarto film appartenente al Movimento
Dogma95), THE SALVATION è un film discreto, il cui
peggior difetto è proprio il suo regista. Levring non ha
ambito assolutamente a nulla, se non a girare un film
Western Danese dal retrogusto Internazionale, con un
cast davvero ineccepibile, su tutti un incredibile Jeffrey Dean
Morgan, che riesce, ancora una volta, a dare dimostrazione
di quanto valga realmente come attore. Poi ci sono: il bravissimo
Mads Mikkelsen; la bellissima Eva Green (in un ruolo
meraviglioso); ed un memorabile Jonathan Pryce. Quindi, il
cast è, senza dubbio, il punto di forza di questo film. Ma che dire
di tutto il resto? Il regista, sembra quasi l’alunno che si nasconde
sotto il suo banco per il timore di venire interrogato dalla maestra.
Di scene davvero valide, purtroppo, non ne ho viste. Oltretutto, la
scenografia, l'ho trovata anonima, vista e rivista in tanti altri film.
Non riesco a ricordare nemmeno una musica della Colonna
Sonora, elemento che reputo fondamentale in qualsiasi Pellicola
che ne necessiti una, soprattutto se si tratta di un Western.
Insomma, oltre alla recitazione e ai personaggi, cosa c'è, in
questo THE SALVATION? Poco, anzi, niente. È indubbiamente
un film guardabile, ma (fin troppo) leggero, destinato a farsi
dimenticare facilmente. Una Pellicola discreta, diretta da un
regista così "discreto" che non riesce mai a trovare il coraggio di
osare, nonostante sia un Danese. I Danesi, quando vogliono
“colpire”, nel Cinema, lo fanno meglio di chiunque altro, come:
Lars Von Trier con ogni suo film; Nicolas Winding Refn con SOLO
DIO PERDONA; Susanne Bier con IN UN MONDO MIGLIORE;
Anders Thomas Jensen con LE MELE DI ADAMO; Thomas
Vinterberg con FESTEN - FESTA IN FAMIGLIA, LE FORZE
DEL DESTINOe IL SOSPETTO. In conclusione, ho sbagliato
io a pretendere qualcosa di davvero valido, da Levring?
Non credo. Qualcosa di salvabile, in questa Pellicola, c'è. Ma
non basta. Non è il peggior film dell’anno, ma si trova in quella
“via di mezzo” in cui ci sono i film che verranno dimenticati.
THE SALVATION lo reputo un film che sarebbe potuto
essere originale ed interessante, ma che ha mancato
totalmente il bersaglio. Davvero un peccato.
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