Senza nessuna pietà

Per quanto riguarda "La grande bellezza" di Sorrentino c'è anche una citazione diretta, la scena del bagno nel mare, che riprende quella di Jep Gambardella nel momento della scena centrale del film premiato agli Oscar, il momento della vera bellezza, fatale e irripetibile. Per quanto riguarda la lettura del film di Alhaique sono d'accordo. Dove può trovarsi la bellezza? Mimmo e Tania sono due personalità semplici, ma non banali, e questa poetica semplicità che li accomuna riesce a produrre la vera bellezza, quella che nessuno dei due aveva incontrato prima, né Mimmo, costretto alle estorsioni e alla violenza dallo zio e dal cugino, né Tania, aspirante escort, con un rapporto conflittuale con la madre, appena percepibile nel film, e un atteggiamento nei suoi confronti che al massimo si spinge allo stupro, basti pensare alla scena del "roscio" che violenta Tania mentre il veterinario sta intervenendo sulla ferita di Mimmo, mentre quest'ultimo è stato sedato, regolandosi con la dose del maremmano. La bellezza può vedersi proprio accanto al suo contrario, come se fosse controluce, e come rappresentare meglio una tale bellezza se non in un'atmosfera di sopraffazione e violenza? Un film che molto deve anche a Pasolini. Un finale alla Carlito's way che forse poteva essere fatto un po' meglio.