Predestination

Dopo "interstellar" di Nolan, ecco un altro film che ruota intorno al famoso paradosso ma, mentre il primo accetta l'impossibilità di trovarne una soluzione, il film dei fratelli Spierig cerca una via d'uscita... Il protagonista è un agente temporale che impedisce i crimini viaggiando nel tempo. Questo è possibile perché lui è il predestinato: colui che essendosi procreato da solo, non avendo né antenati né storia, vive in solitudine e ciò gli dà la possibilità di viaggiare nel tempo da "esterno". Nel film infatti Ethan Hawke, alias John Doe, mentre dà la caccia al criminale della sua ultima missione, viaggia nel tempo per reclutare sé stesso e per far in modo che rinasca. Questo avviene in loop e per ogni sua vita l'agenzia per la quale lavora gli assegna delle nuove missioni. Come dicevo prima però in questo caso il protagonista sia durante il film che alla sua fine ha l'opportunità di uscire dal paradosso, ha la scelta: "Se lo portassi davanti a te, l'uomo che ti ha rovinato la vita, lo uccideresti?" Io penso gli Spierig volessero anche lasciar passare questo messaggio: Persino chi vive in un paradosso di predestinazione può cambiare il proprio destino. Per il resto l'ho trovato un film originale e di buona fattura.