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un action movie, di per se', non"accrece il nostro sapere filmico", ma se, oltre alla velocizzazione dei tempi, agli effetti speciali, a un loro uso"folle", quasi delirante, si riesce a fare di piu', ossia a incrinare la struttura classica del genere, allora il risulatao e'piu'che apprezzabile: cio'avviene in"Non :Stop"(Jaume Collet-Serra, scritto da John W.Richardson e Christopher Roach, come da Ryan Engle, 2014)avvien eocn questo film, dove un agente segreto , alcolizzato e disperato per la morte di sua figlia, affetta da un tumore all'eta'di otto anni, che deve seguire un volo aereo, viene egli stesso creduto responsabile di quanto avienen sull'aereoplano, con la dondata minaccia di esllosione dell'aereo stesso.... Deve destreggiarsi tra passeggeri forse possiibli colpvevoli dlele minacce non peregrine, del tentativo(poi realizzato(di esplosione del mezzo(che lui riuscira'¿a sventare, attenuandone al minimo l'effetto), minacce larvate persino da parte dei suo capi, di colleghi invero cojinvolti nella vicenda, dovendo dimostare un coraggio che in quel momento non gli sarebbe""naturale"ne'"spontaneo"("il coarggio uno non se lo da'", una delle poche affermazioni manzoiniane anche psicologicamente condivisbili), con una sorta di atto di forza su se stesso, difficile ma non impossibile, dove la situazione del fimn viene ad essere, nolti spesso "irreale ", almeno secondo i canoni norlmalmente(dove bisogna interrogarsi sullo sotloto concetto di "norma")cofdificati, di ciena appunto di"action"., Liam Neeson effiace protagonista, Julianne Moore inquestante passeggerta... Eugen
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