Leviathan

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Un film di Andrey Zvyagintsev. Con Aleksey Serebryakov, Elena Lyadova, Vladimir Vdovichenkov, Roman Madyanov.
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Titolo originale Leviafan. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 140 min. - Russia 2014. - Academy Two uscita giovedì 7 maggio 2015. MYMONETRO Leviathan * * * - - valutazione media: 3,42 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
zarar venerdì 8 maggio 2015
un moderno giobbe nella russia di putin Valutazione 4 stelle su cinque
91%
No
9%

Il film è la storia di una lotta titanica, impossibile, masochista di un individuo contro un potere che lo sovrasta ed è troppo più forte di lui: lo stato ‘Leviatano’ di Thomas Hobbes attualizzato nella Russia di Putin. Qui affarismo, corruzione, ipocrisia, ottusità burocratica nel migliore dei casi, vera e propria violenza e criminalità nel peggiore, si intrecciano come le spire del mostro biblico nella realtà politica e burocratica, nella magistratura e nella polizia,  - last but not least – nella stessa Chiesa  ortodossa, tutti complici nello schiacciare freddamente sacrosanti diritti individuali quando intralciano i loro interessi. [+]

[+] un’astratta parabola umana, dolente e disperata… (di antonio montefalcone)
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ninoraffa lunedì 9 ottobre 2017
silenzio nel turbine Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Intorno al quinto secolo avanti Cristo, lo sconosciuto autore del Libro di Giobbe racconta che Satana dopo un giro per la Terra, va a visitare Dio proponendogli di mettere alla prova Giobbe. Secondo il diavolo, Giobbe è giusto e pio perché Dio lo gratifica di ogni ricchezza e felicità, ma se la sua sorte cambiasse sarebbe pronto a ribellarsi. Il Padre Eterno accetta la sfida, concedendo a Satana potere sul malcapitato, che in brevissimo tempo perde figli, casa, ricchezze e salute, ritrovandosi coperto di piaghe nella polvere. Giobbe, ignaro dei celesti conciliaboli, s’interroga sulla ragione delle sue disgrazie: secondo gli amici ha dei peccati nascosti da scontare, la moglie invece deride la sua fede malriposta spronandolo a maledire Dio; ma lui dal fondo del dolore continua a rivendicare la sua innocenza e insieme la fedeltà all’Eterno. [+]

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dario bottos domenica 10 maggio 2015
"qual'è il tuo dio?" Valutazione 4 stelle su cinque
86%
No
14%

Oggi 10 maggio 2015, San Giobbe. Kolya, il protagonista del film, come il Giobbe dell’Antico Testamento cui lo paragona il pope della remota cittadina del nord della Russia in cui vive, perde in poco tempo ogni cosa: la casa, il fratello, la donna, il figlio, la libertà, la speranza. Non è Dio a metterlo alla prova, ma le angherie di un potere politico corrotto senza rimedio, il senso di impotenza affogato nell’alcol, la disintegrazione del nucleo familiare ultima zattera nelle tempeste dell’esistenza. L’uomo è annichilito, sopraffatto dal maglio di un fato crudele. La cifra metaforica del film è scoperta, forse troppo scoperta. La denuncia del potere, un potere non raffinato e subdolo ma cialtrone e malavitoso, non ha la forza di un Elio Petri o ma è inserita in una simbologia naturalistica-panteistica, molto russa, dove il dio è il fato precristiano, e i suoi strumenti sono una natura possente dominata dall’acqua – reminiscenza tarkovskiana? – e delle regole di convivenza sconvolte dall’arbitrio e dalla prevaricazione brutale. [+]

[+] quello che non mette l'apostrofo (di feanor1986)
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maria cristina nascosi sandri giovedì 4 giugno 2015
homo homini lupus.... Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

LEVIATHAN, ultimo film di Andrey Zvyagintsev - Commento di Maria Cristina NASCOSI SANDRI Non è un titolo casuale, come nulla è casuale nel cinema di Andrey Zvyagintsev, ad iniziare dalla splendida opera prima di 12 anni fa, IL RITORNO, che vinse a Venezia il Leone d’oro. Homo homini lupus - ammoniva il secentesco filosofo inglese Thomas Hobbes, autore dell’opera il LEVIATANO, che, peraltro, culturalmente, religiosamente e profondamente, fa riferimento all’omonimo libro di Giobbe. Ed anche qui il potere del potere, il mèta-potere, quello che rende l’uomo più simile alla bestia che a quel Dio cui vorrebbe ispirarsi ed aspirare, la fa da padrone. Nulla cambia mai sotto il sole, o, gattopardianamente, tutto cambia perché alla fine nulla, in realtà, cambi. [+]

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giank51 sabato 9 maggio 2015
il disfacimento della russia attuale Valutazione 4 stelle su cinque
71%
No
29%

Quello che rende il film interessante non è tanto la vicenda di Kolia in sè. Sopprusi , tradimenti, violenze, politici corrotti non mancano in giro per il  mondo. In questi film però  esce uno spaccato di società russa sconvolgente. E' una autentica denuncia dello sviluppo post-comunista di questo paese. Tutta la narrazione è regolarmente scandita da automatismi, da coazioni: la bottiglia di Vodka compare ad ogni occasione critica; è la compagna anche delle riunioni notturne dei ragazzi nella chiesa diroccata (in una scena il regista si sofferma ironicamente su un affresco di San Giovanni); le conversazioni sono scandite dall'accensione della sigaretta. [+]

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mattiabertaina martedì 19 maggio 2015
senso di incompiuto Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Rabbia, vendetta, violenza, corruzione, tradimenti, nessuna speranza. Il lavoro del cineasta russo Zvyagintsev, Golden Globes come Miglior film straniero miscela in un’opera ambiziosa politica e società, sacro e profano, passato e contemporaneo. Kolia, un uomo che da sempre vive su di un promontorio che si affaccia sul Mar di Barents, ha un figlio ed una seconda moglie. Il suo lavoro di meccanico gli ha sempre garantito la sussistenza e la sua officina è tutto ciò che gli serve per portare a casa il necessario da vivere. Sulla strada di Kolia c’è però il sindaco della piccola cittadina, un viscido e corrotto affarista, abituato a gestire i suoi traffici con denaro ed intimidazioni. Il Leviathan di Zvyagintsev strizza l’occhio ai grandi classici della letteratura, con un deciso balzo alle scritture bibliche e alla storia di quel Giobbe che trovò sulla sua strada Satana. [+]

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flyanto mercoledì 13 maggio 2015
quando ormai si perde tutto Valutazione 3 stelle su cinque
57%
No
43%

 Al protagonista della storia raccontata in "Leviathan" non c'è nulla che vada per il verso giusto, anzi, una continua serie di avvenimenti negativi che determineranno la sua condanna definitiva. Kolia, questo è il nome del protagonista, è un uomo vedovo che si è risposato con una bella donna giovane, ha un figlio adolescente avuto dal primo matrimonio che è piuttosto ribelle e maleducato, soprattutto nei confronti della seconda moglie del padre, ed una situazione economica affatto positiva. Infatti tutti i suoi possedimenti terreni ed edili gli sono stati confiscati dallo Stato in quanto, sebbene egli si sia rivolto ad un vecchio compagno giovanile, ormai divenuto un importante avvocato a Mosca, non è riuscito a vincere le numerose cause sollevate contro l'arrogante e corrotto sindaco desideroso delle sue terre e dunque a breve egli dovrà traslocare dalla propria casa con tutta la sua famiglia. [+]

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filippo catani sabato 23 maggio 2015
un giobbe moderno alla deriva Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

In una cittadina russa un uomo è deciso a tutto pur di non farsi espropriare la casa dal sindaco che per quel terreno avrebbe altri progetti. Quando l'uomo, tramite il fratello che è avvocato, minaccia il sindaco di svelare le trame corruttive di cui è al centro, si apriranno le porte dell'abisso.
Il regista gioca su vari piani in questa intensa e livida pellicola ma senza dubbio i registri preferiti sono quelli politico-religiosi. Questo un po' per la connivenza tra il patriarca ortodosso e il sindaco e un po' per il protagonista che si troverà a perdere tutto e tutti e finirà con l'interrogarsi sui terribili disegni divini. Inutile nascondere anche le pesanti critiche che il regista muove alla società russa attuale mostrando come nella piccola cittadina in questione il sindaco manovra a suo piacimento sia gli organi di polizia che quelli giudiziari e ha poi a disposizione personaggi perlomeno discutibili per svolgere il lavoro sporco. [+]

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ennas martedì 22 settembre 2015
il mondo di kolya Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Uno degli  elementi caratterizzanti “ Leviathan” è l’ambiente in cui si svolge il film. .L’ apertura prolungata sul paesaggio ci trasmette una vertigine di solitudine e di vuoto, metafora di una condizione umana che travalica i confini  di spazio e tempo Siamo all’estremo nord e una strepitosa fotografia ce lo mostra, nella luce e nei colori ma, ci rivela anche il volto di una natura primordiale e arcigna, indifferente al destino degli umani: relitti di vario genere sono sparsi su un terreno arido e roccioso.  Kolja vive qui, con la giovane seconda moglie e con Roma, il figlio avuto dal matrimonio precedente, in una casa in riva a questo mare, qui è nato, qui vi lavora nella sua officina. [+]

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peer gynt sabato 25 gennaio 2020
la vittoria del caos Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Agghiacciante film sull'assenza (non il silenzio) di Dio, sul trionfo del caos (il Leviatano del titolo) che schiaccia i giusti e dà ragione e successo agli arroganti, agli ipocriti, ai prevaricatori. E quale racconto ci può sembrare più attuale di questo?
In una cittadina della Russia settentrionale, sulle rive del Mare di Barents, un sindaco corrotto e disonesto espropria la terra del vedovo Kolja per sue speculazioni edilizie. Kolja chiede aiuto all'amico Dimitri, avvocato di Mosca, che trova le prove della corruzione del sindaco. Potrebbe concludersi bene per il nostro Kolja, ma il tradimento della sua compagna (che lo tradisce proprio con Dimitri) e le trame sordide del sindaco in combutta con il pope della chiesa ortodossa, precipitano Kolja in una tragedia senza uscita. [+]

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