Ferrario e il "de profundis" del progresso
di Fabio Ferzetti Il Messaggero
Al Lido è il giorno del cinema di montaggio. Perché realizzare immagini nuove quando possiamo interrogare quelle già depositate nei nostri archivi rigurgitanti di memoria, magari spingendole a confessare segreti che mai e poi mai avrebbero voluto tradire?
È il senso del bel film di Davide Ferrario, La zuppa del demonio (fuori concorso, da domani nelle sale di Microcinema), che come dice il regista stesso nasce da un'idea di Sergio Toffetti, direttore dell'Archivio Nazionale del Cinema d'impresa. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (2368 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 3 settembre 2014