Interstellar

Secondo me, hanno toppato alla grande quelli che vedono la dimensione temporale come elemento divisivo tra i due piani, quello terrestre e quello celeste, creando quindi una dis-connessione ultragravitazionale, che per sua logica conseguenza sfuggirebbe alle leggi della fisica. Il fatto basilare che il fattore tempo sia alla base, in molti casi, anche della visione filosofica del regista risulta difficile da accettare soprattutto per coloro che ricercano l''evidenza scientifica dei fatti anche in qualcosa che non si può spiegare razionalmente di primo acchito, ma si può solo recepire come uno dei misteri della vita. Il trait d''union tra padre e figlia può forse spingerci a guardarci dentro per trovare una risposta diversa, più ''sensata''. Nulla difatti come la grande Forza dell''Amore, intesa come legge cosmica che credo sia la vera forza che sorregge tutto il film, e non intesa come mero dettaglio cronachistico, è l''unico fattore in grado financo di alterare o addirittura mischiare i piani di realtà grazie a quello spazio disabitato che sono i ricordi.
Ciònonostante, tutto quello che genera dalla protagonista è sì, solo il "ricordo" (idea che rimanda al concetto latino di "ritornare al cuore") del padre, apparentemente morto, ma in realtà presente accanto a lei DA un''altra dimensione: non a caso i codici che le vengono recapitati dal padre non sono un invio meccanico, né un ricordo essi stessi: si tratta in realtà di una connessione molto più forte e di una manomissione molto più profonda, bensì tangibile, della consueta relazione spazio-tempo. Quel passaggio di consegne simultaneo che avviene n quell'',istante esatto, è il frutto di anni di ricerca reciproca sul campo.
La cosiddetta teoria della relatività chrvhs posto le basi per quella di Hawkings (la cosiddetta teoria delle stringhe che tengono unite l''Universo) ci pone una questione attuale e strettamente in linea con il pensiero moderno: cosa c''è al di là del sensibile, si chiedeva già Aristotele, non negando la realtà percettiva e relegandola però a una questione meramente esoterica, netempsicotica, al di là della comprensione della materia.stessa.
Certamente gli studi moderni di psicologia hanno preso molto da lui ( si veda lo studio sulla tragedia, mentre quello sulla commedia, purtroppo andato perso, potrebbe rappresentarci una realtà del tutto nuova, sebbene non proprio condivisa o condivisibile da tutti). Questo ragionamento, anziché confinare l''ultra sensibile nel mondo dei sogni (Freud) o peggio nell''Iperuranio platonico, ci spinge al contrario a cercare la risposta nelle cose immateriali, nella spiritualità, nell''essenza invece che nella sostanza: così, per tornare ad Aristotele, il cosiddetto sinolo, unione di materia e forma in un dato istante, cessa di essere la base della conoscenza razionale, e la pura forma prende il sopravvento, presentandosi di volta in volta secondo sfaccettature completamente diverse.
L"elemento decisivo che sposta gli equilibri o è il tempo, se percepito nella sua reale dimensione, a darci le indicazioni per la nostra vita, o è l''armocromia. Faccio l''esempio di una tavolozza di colori che di per sé hanno già ognuno mille sfumature potenziali, ma per diventare effettivamente rosso giallo blu indaco violetto ecc. devono assumere una forma precisa, che NON è il quadro in quanto oggetto materiale, bensì è lo sforzo impiegato dall''uomo per realizzarlo. Di conseguenza, come in una reazione chimica in cui solo il calore può riportare allo stato iniziale una sostanza che era precipitata a causa di basse temperature o dell''inserimento di altre sostanze, bisogna stare molto attenti a non considerare il tempo una pura variabile, perché esso è esattamente ciò che dà senso e composizione al nostro mondo. Giocare con esso e con i sentimenti delle persone è un crimine dell''uomo contro sé stesso, chr porta all''impoverimento della Terra e alla sua distruzione. Questo è essenzialmente il messaggio del film. Geniale, emblematico e, a tratti, profetico. Da vedere per tutti, grandi e piccini.