Il ragazzo invisibile

I commenti di chi dice che è un film per grandi e per piccini mi sbalordisce più degli inaspettati (buoni) effetti speciali usati. La sceneggiatura è stata palesemente scritta per un pubblico under 14 (a voler esagerare). Nessuno dei giovani attori è un prodigio (primo tra tutti "il bullo") ed è stato adeguatamente diretto. Le loro battute e la loro ironia può (forse) solo divertire un adolescente. Non male il protagonista. Una delle regole fondamentali di qualsiasi storia è la credibilità e in questo film ci sono diverse cose che hanno distratto la mia attenzione dalla storia. Lo so: e più 'cinematografica' ma perché gli alunni fanno lezione in un aula universitaria? Perché il nostro eroe abita in una casa di lusso? Solo la sua camera è a dir poco enorme e arredata con mobili su misura. Una tendenza dei film italiani in cui anche i personaggi di modeste condizioni hanno a volte case incredibilmente grandi spaziose e ben arredate. Perché lo psicologo (Bentivoglio) continua a fare il cattivo nel covo dei cattivi? Non vi è logica. Solo per lasciare il colpo di scena alla fine? Ci sono molti altri piccoli buchi ma non voglio essere prolisso. Bravissimi Golino e Bentivoglio. Da confrontare con Chronicle (Josh Trank, 2012) per regia, attori e per come sono stati trattati alcuni temi.