pincenzo
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sabato 17 maggio 2014
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un mare di retorica
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Grace Kelly, nel pieno della sua carriera di attrice, sposa Ranieri di Monaco e diventa la principessa di uno dei più antichi regni europei. Sono gli anni in cui il Principato inizia a uscire dalla povertà, accogliendo i capitali e le rendite francesi, alla ricerca di un paradiso fiscale non troppo lontano da casa e piacevole da frequentare. De Gaulle intuisce gli aspetti negativi, per la Francia, di questo progetto e minaccia l'invasione. Grace esce dal suo ruolo di attrice e, finalmente, si mobilita per salvare il casato e il fututo dei suoi figli. Il resto è storia. Su quesa trama, lineare e fluida, si innesta la rappresentazione della figura di Grace Kelly, la principessa americana tanto amata dai monegaschi, per la bellezza ma anche per la sincerità e la spontaneità dei modi, così lontani dal rigido protocollo regale.
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Grace Kelly, nel pieno della sua carriera di attrice, sposa Ranieri di Monaco e diventa la principessa di uno dei più antichi regni europei. Sono gli anni in cui il Principato inizia a uscire dalla povertà, accogliendo i capitali e le rendite francesi, alla ricerca di un paradiso fiscale non troppo lontano da casa e piacevole da frequentare. De Gaulle intuisce gli aspetti negativi, per la Francia, di questo progetto e minaccia l'invasione. Grace esce dal suo ruolo di attrice e, finalmente, si mobilita per salvare il casato e il fututo dei suoi figli. Il resto è storia. Su quesa trama, lineare e fluida, si innesta la rappresentazione della figura di Grace Kelly, la principessa americana tanto amata dai monegaschi, per la bellezza ma anche per la sincerità e la spontaneità dei modi, così lontani dal rigido protocollo regale. Ma invece il film inciampa e annega in un mare di retorica e di dolciastro manierismo, in bilico tra il cliché dell'imperatrice Sissi e quello dei tanti film americani, in stile anni '50. E con il film annega lo spettatore, anestetizzato dagli ossessivi primi piani della bella Kidman e dalla soporifera colonna musicale, in stile messa cantata.
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[+] una pellicola senza infamia e senza lode
(di antonio montefalcone)
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fravagna
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domenica 18 maggio 2014
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parabola di vita per una kidman in gran forma
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Ecco la mia recensione:
Purtroppo per motivi scolastici ho dovuto aspettare ben tre giorni prima di poter vedere il film che attendevo da anni, da quanto uscirono le prime timide indiscrezioni. Sono entrato in sala emozionato: sembra strano, ma ho talmente atteso e sognato questo film che stare lì seduto mi rendeva felice ma al contempo preoccupato di rimanere deluso. Così non è stato. Sì, probabilmente il film ha qualche pecca, soprattutto nella prima parte che potrebbe risultare sconnessa e lenta, ma in realtà questo accade a chi rimane semplicemente spettatore poiché chi si cala nel dramma del fenomenale binomio Kidman/Kelly, non può far altro che lasciarsi condurre per mano nella storia che si dipana con intensità crescente fino all'ultimo splendido monologo.
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Ecco la mia recensione:
Purtroppo per motivi scolastici ho dovuto aspettare ben tre giorni prima di poter vedere il film che attendevo da anni, da quanto uscirono le prime timide indiscrezioni. Sono entrato in sala emozionato: sembra strano, ma ho talmente atteso e sognato questo film che stare lì seduto mi rendeva felice ma al contempo preoccupato di rimanere deluso. Così non è stato. Sì, probabilmente il film ha qualche pecca, soprattutto nella prima parte che potrebbe risultare sconnessa e lenta, ma in realtà questo accade a chi rimane semplicemente spettatore poiché chi si cala nel dramma del fenomenale binomio Kidman/Kelly, non può far altro che lasciarsi condurre per mano nella storia che si dipana con intensità crescente fino all'ultimo splendido monologo. Certo, la presenza della Kidman è ingombrante, ma paradossalmente non annienta quella di Grace Kelly, ma si fonde in essa, dando vita ad un personaggio che le contiene entrambe, quasi fossero la stessa persona. Se devo trovare un difetto è forse proprio quello di aver ingabbiato il personaggio principale: sembra paradossale, dato che quasi la totalità del film è incentrato su di lei e sui suoi meravigliosi primi piani, ma spesso si ha la sensazione che debba scattare qualcosa che però non accade, salvo in alcune meravigliose scene come quella della triste telefonata con la madre, ed è un peccato, data la splendida forma della Kidman, che ha finalmente ritrovato la sua straordinaria forza interpretativa e ci riporta indietro a passate meravigliose interpretazioni, quali Moulin Rouge e The Hours. Un bel film, meravigliosa parabola della vita che, come sottolinea il film, non è una favola, ma è fatta di dolore e rinunce in nome dell'amore. Amore che, alla fine, rimette a posto ogni cosa, così come testimonia il sorriso finale di Kidman/ Kelly... Sorriso che accompagna lo spettatore per molto tempo dopo la proiezione del film e che in un certo senso infonde serenità, serenità che nonostante tutto, la vita va comunque vissuta.
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omega3
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giovedì 22 maggio 2014
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l'interpretazione della kidman vale tutto il film
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Il film sicuramente ben confezionato, non riesce tuttavia mai ad appassionarti veramente. Alla fine non mette mai le ali, e si arriva alla fine un po annoiati.
L' unica cosa veramente valida è l'interpretazione della Kidman che pur non essendo la Kelly per classe ed eleganza è sicuramente 100mila volte superiore a questa come attrice
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(di lu pichi)
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simon�ca
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lunedì 19 maggio 2014
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una favola piacevole, ma niente di più
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Il film racconta un solo anno della vita di Grace, quello in cui non esiste Grace Kelly, ma solamente la principessa Grace di Monaco, alle prese quindi con i problemi che riguardano più copioni, set, cinema, ma hanno a che fare con un matrimonio in crisi e un intero regno che ha disperato bisogno di essere salvato.
La storia è una delle più belle da essere raccontate, Grace una dei più bei personaggi da essere rappresentato, Nicole Kidman e Tim Roth due fra gli attori più capaci, peccato che questo non basti per fare un grande film.
E questo è uno dei più deludenti. Perfetto per chi voglia conoscere in minima parte la vita di Grace, ma che non sia interessato alla realtà storica ( perchè di vero non si sa bene quanto ci sia) , per chi voglia passare qualche ora piacevole, ma non troppo impegnativa, per chi va al cinema, ma non guarda film che siano arte.
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Il film racconta un solo anno della vita di Grace, quello in cui non esiste Grace Kelly, ma solamente la principessa Grace di Monaco, alle prese quindi con i problemi che riguardano più copioni, set, cinema, ma hanno a che fare con un matrimonio in crisi e un intero regno che ha disperato bisogno di essere salvato.
La storia è una delle più belle da essere raccontate, Grace una dei più bei personaggi da essere rappresentato, Nicole Kidman e Tim Roth due fra gli attori più capaci, peccato che questo non basti per fare un grande film.
E questo è uno dei più deludenti. Perfetto per chi voglia conoscere in minima parte la vita di Grace, ma che non sia interessato alla realtà storica ( perchè di vero non si sa bene quanto ci sia) , per chi voglia passare qualche ora piacevole, ma non troppo impegnativa, per chi va al cinema, ma non guarda film che siano arte.
E' un film che punta molto sull'effetto patetico, al costo di scadere spesso nel banale, in frasi che fanno accapponare la pelle, arrivando a forzare troppo gli eventi e la storia, tanto che sembra di trovarsi di fronte alla favola di Cenerentola e non alla storia vera di una donna vera.
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samanta
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venerdì 3 marzo 2017
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un film inutile o un'occasione mancata
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Ho visto in TV il film che è abbastanza recente e suscitò varie polemiche quando apparve sugli schermi. Non mi associo a chi contestò il film per avere alterato i fatti, in realtà il film storico sempre altera i fatti, sono licenze artistiche e la fantasia è concessa in uno spettacolo che non vuole essere un documentario storico Peraltro a mio avviso è un film inutile perché innanzitutto non è riuscito a delineare un personaggio credibile e interessante.
Grace Kelly fu una diva che ebbe una carriera breve ma di successo. Se si trascura il primo film in cui ebbe una parte secondaria, il suo esordio fu nel 1952 con mezzogiono di fuoco e in poco più di tre anni girò 10 film .
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Ho visto in TV il film che è abbastanza recente e suscitò varie polemiche quando apparve sugli schermi. Non mi associo a chi contestò il film per avere alterato i fatti, in realtà il film storico sempre altera i fatti, sono licenze artistiche e la fantasia è concessa in uno spettacolo che non vuole essere un documentario storico Peraltro a mio avviso è un film inutile perché innanzitutto non è riuscito a delineare un personaggio credibile e interessante.
Grace Kelly fu una diva che ebbe una carriera breve ma di successo. Se si trascura il primo film in cui ebbe una parte secondaria, il suo esordio fu nel 1952 con mezzogiono di fuoco e in poco più di tre anni girò 10 film . ed ebbe una nomination all'Oscar (per Mogambo) e un Oscar come migliore attrice per la ragazza di campagna ,Oscar contestatissimo perché strappato a detta di tutti ingiustamente alla favorita Judy Garland. Aveva una vita sessualmente libera con numerose relazioni alcune delle quali provocarono vari scandali (ad esempio con Ray Milland e Bing Crosby per questo Hichcock la definiva "ghiaccio bollente". Quando si sposò con Ranieri divenne la regina del jet set internazionale, almeno fino alla fine degli anni 60 e pare che tra lei e il marito ci fossero reciproci tradimenti e che nei suoi ultimi apparisse scontenta della sua vita. Un personaggio quindi assai complesso e certamente difficile da portare sullo schermo vivendo ancora i suoi figli.
Il film narra un anno della sua vita tra la fine del 1961 e il 1962 in cui ci fu un contenzioso fiscale tra il principato di Monaco e la Francia. Detto questo il film non suggerisce un personaggio completo anche se ambiguo ma un personaggio né carne né pesce, che appare scontenta e vogliosa di ritornare al cinema, ci fu in effetti un'offferta di Hichcock di interpretare Marnie che fu rifiutata, nello stesso tempo il film cerca di farla apparire come salvatrice dell'indipendenza del Principato. Però tutto questo in un contesto squilibrato con personaggi che non sono in parte: il principe Ranieri (Tim Roth) assomigli ad un autista di Palazzo la scena della scazzottatura con funzionario francese che ha insultato gli avi di Grace è francamente penosa, come ridicolo il personaggio che interpreta la parte di Aristotile Onassis che assomiglia a un guappo di periferia. La regia è maldestra, la sceneggiatura approssimativa la recitazione degli interpreti meno che modesta, si salva solo Nicole Kidman per la sua professionalità ma anche Lei appare sconcertata. Il finale è poi penoso si svoge la ballo della Croce Rossa a cui fanno partecipare De Gaulle (che mai ci partecipò) e per l'America il segratario alla difesa Mc Namara. Il discorso finale di Grace per ricomporre la controversia con la Francia, è di qualunquismo buonista penoso, incredibile poi la battuta che fa Mc Namara a De Gaulle " Non gettterete una bomba su Grace vero Charles?" (!). Il regista non tiene conto dell'altezzosità di De Gaulle che teneva a distanza i suoi primi ministri figurarsi quelli americani!
Insomma un film inutile che se avesse voluto un pò approfondire il personaggio e con un cast più adeguato (salvo la Kidman) e una sceneggiatura più completa avrebbe potuto dare un effetto migliore.
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nino pell.
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sabato 24 maggio 2014
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il nobile animo di grace kelly
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Questa pellicola del regista Olivier Dahan l'ho trovata sicuramente più che dignitosa, mentre la classe interpretativa e il fascino ineguagliabile dell'attrice Nicole Kidman, qui nei panni della famosa Principessa di Monaco Grace Kelly, continuano a dimostrarsi di primario livello. L'opera cinematografica di Dahan si concentra a mettere in evidenza alcuni avvenimenti accaduti durante i primi anni di principato della famosa attrice americana e ci appare strutturalmente suddiviso in due parti, rispettivamente corrispondenti al primo ed al secondo tempo del film. Durante la prima parte, infatti, possiamo notare il senso di malinconia della protagonista dovuto al suo famoso passato di attrice che difficilmente ritornerà di nuovo alla ribalta (anche se il famoso regista Hitchcock la inviterà più volte a partecipare nel ruolo di protagonista principale del suo prossimo film dal titolo "Marnie") e contemporaneamente la personale difficoltà di adattamento da parte della neo principessa nei riguardi di un ambiente regale che comporta schemi di comportamento e soprattutto di pensiero ben rigidi e prefissati.
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Questa pellicola del regista Olivier Dahan l'ho trovata sicuramente più che dignitosa, mentre la classe interpretativa e il fascino ineguagliabile dell'attrice Nicole Kidman, qui nei panni della famosa Principessa di Monaco Grace Kelly, continuano a dimostrarsi di primario livello. L'opera cinematografica di Dahan si concentra a mettere in evidenza alcuni avvenimenti accaduti durante i primi anni di principato della famosa attrice americana e ci appare strutturalmente suddiviso in due parti, rispettivamente corrispondenti al primo ed al secondo tempo del film. Durante la prima parte, infatti, possiamo notare il senso di malinconia della protagonista dovuto al suo famoso passato di attrice che difficilmente ritornerà di nuovo alla ribalta (anche se il famoso regista Hitchcock la inviterà più volte a partecipare nel ruolo di protagonista principale del suo prossimo film dal titolo "Marnie") e contemporaneamente la personale difficoltà di adattamento da parte della neo principessa nei riguardi di un ambiente regale che comporta schemi di comportamento e soprattutto di pensiero ben rigidi e prefissati. Inoltre bisogna focalizzare l'attenzione soprattutto sul difficile momento storico subito dal Principato di Monaco a causa delle pretese di egemonia della Francia. Il secondo tempo del film invece appare sicuramente meno "crepuscolare" del primo, soprattutto perché possiamo ammirare tutta la forza d'animo e la determinazione da parte della Principessa che, messo psicologicamente da parte il proprio nostalgico passato, si concentra a credere con tutta se stessa agli attuali ideali della sua vita di sovrana, difendendo il proprio Principato, i suoi figli ed appoggiando suo marito Ranieri contro l'invasione francese ed anche contro qualche ostica cospirazione interna, quest'ultima intenta a far cadere il regno. Ed è proprio questa parte del film che ci fa comprendere tutta la bontà d'animo e la sensibilità della protagonista grandiosamente determinate dalle sue origini nobiliari e, quindi, di vera signora. Onore ed elogio, dunque, a Nicole Kidman che interpreta in modo assolutamente non facile questo particolarissimo ruolo della famosa Grace kelly, riuscendo perfettamente a trasmetterci l'essenza ed il valore di una donna indiscutibilmente dal grande fascino. Questa pellicola nel complesso non eccelle di certo in capolavoro, ma sicuramente mi ha lasciato una sensazione positiva in termini di buon gusto di fare Cinema da parte del regista Olivier Dahan.
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manganini
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domenica 15 giugno 2014
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un film corretto
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Il film si concentra su un episodio della vita della neo principessa, in profonda crisi esistenziale. Suo marito, Ranieri deve affrontare uno dei momenti più critici che riguarderanno il principato, senza un centesimo e con la Francia alle porte che reclama le tasse minacciando di fare irruzione a Montecarlo con i carri armati, dall'altra parte il Principe con i suoi dignitari che tenta di non mollare. Una donna sola è Grace di Monaco, esaurita e con un marito che non la ama, che l'ha sposata per convenienza e che la ignora.
Nel momento in cui Grace comprende la crisi che investe il principato, si allea con il marito ed insieme ma soprattutto grazie, ai suoi interventi e a strategie mediatiche vincenti che metterà al sicuro l'attuale principato di Monaco, che sarà anche da "operetta" ma con una certa indipendenza.
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Il film si concentra su un episodio della vita della neo principessa, in profonda crisi esistenziale. Suo marito, Ranieri deve affrontare uno dei momenti più critici che riguarderanno il principato, senza un centesimo e con la Francia alle porte che reclama le tasse minacciando di fare irruzione a Montecarlo con i carri armati, dall'altra parte il Principe con i suoi dignitari che tenta di non mollare. Una donna sola è Grace di Monaco, esaurita e con un marito che non la ama, che l'ha sposata per convenienza e che la ignora.
Nel momento in cui Grace comprende la crisi che investe il principato, si allea con il marito ed insieme ma soprattutto grazie, ai suoi interventi e a strategie mediatiche vincenti che metterà al sicuro l'attuale principato di Monaco, che sarà anche da "operetta" ma con una certa indipendenza.
Il film si potrebbe dire finito qui, corretto nei confronti di lei e del marito, il regista non ha scavato in fatti troppo privati e ha lasciato stare i rapporti con i figli, ai tempi ancora piccoli e senza ancora Stèphanie. Grace è una donna che fa i conti con una scelta sbagliata, la sua favola è tutt'altro che a lieto fine, ma come ogni donna che ha una famiglia sa assumersi la responsabilità e non fugge come invece vorrebbe.
Non è amata, non è apprezzata ed è spesso sminuita, solo l'amicizia con una seducente Maria Callas ai tempi accompagnata al magnate Onassis le offre un po' di conforto.
A corte Grace potrà contare sull'appoggio di una figura un po' misteriosa, un sacerdote americano presente nel principato, grazie a lui ed ai suoi consigli che Grace farà breccia nel cuore dei monegaschi.
La Kidman è stata perfetta nel ruolo grazie alla somiglianza fisica, non lo stesso per il Principe Ranieri. Altro personaggio degno di nota è l'interpretazione di Paz Vega che interpreta una Callas bellissima ed all'apice della sua carriera. Intorno, il lusso, i colori della cornice di palazzo, unisco sfogo per l'ex attrice americana.
Come siano andate le cose, lo saprà solo la vera Grace che riposa in pace, la sua è una storia triste, una morte prematura e piena di mistero creato di proposito o forse no.
Il mito e la favola della bella ragazza americana ricca di talento è finita insieme a lei.
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no_data
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giovedì 5 marzo 2020
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una vita stroncata.
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Corredando questo film con la bella biografia della Grace Kelly di Robert Lacey si riesce comunque a capire la storia travagliata dell'attrice americana dopo il suo matrimonio con Ranieri, che il film dipinge col "caratteraccio" che gli era solito. Una Kidman impegnata piu' che mai a restituire la presenza divistica della Kelly, algida ed insieme affascinante.
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renato c.
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martedì 10 giugno 2014
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potevano farlo meglio!
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Chi salva il film è Nicole Kidman ed un po' l'interprete di Alfred Hitchcock! Penoso l'interprete del principe Ranieri III°! Dove sono andati a pescarlo ?! Innanzitutto Ranieri non l'ho mai visto con gli occhiali, e poi nelle varie foto è filmati aveva sempre un'espressione seren, sorridente!
Tim Roth, che assomiglia molto di di più all'imperartore giapponese Hirohito che non a Ranieri ha invece sempre un volto lugubre, incazzato, che ricordava benpoco il regnante del principato di Monaco! E il lato storico? Veramente il gen. De Gaulle aveva intenzione di invadere il principato coi carri armati? Da qualche veloce escursione su enciclopedie non mi risulta proprio! Pare che aveva solo chiesto di applicare le tasse alle imprese francesi che volevano trasferirsi nel principato, ma il fatto di invaderlo con i carri armati mi sembra proprio una cosa da "Ruggito del topo"! Peccato che Grace non abbia interpretato "Marnie"! Un film di Alfred Hitchcock intepretato da da Grace Kelly e Sean Connery sarebbe stato una "chicca" non da poco! Ma,la ragion di stato.
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Chi salva il film è Nicole Kidman ed un po' l'interprete di Alfred Hitchcock! Penoso l'interprete del principe Ranieri III°! Dove sono andati a pescarlo ?! Innanzitutto Ranieri non l'ho mai visto con gli occhiali, e poi nelle varie foto è filmati aveva sempre un'espressione seren, sorridente!
Tim Roth, che assomiglia molto di di più all'imperartore giapponese Hirohito che non a Ranieri ha invece sempre un volto lugubre, incazzato, che ricordava benpoco il regnante del principato di Monaco! E il lato storico? Veramente il gen. De Gaulle aveva intenzione di invadere il principato coi carri armati? Da qualche veloce escursione su enciclopedie non mi risulta proprio! Pare che aveva solo chiesto di applicare le tasse alle imprese francesi che volevano trasferirsi nel principato, ma il fatto di invaderlo con i carri armati mi sembra proprio una cosa da "Ruggito del topo"! Peccato che Grace non abbia interpretato "Marnie"! Un film di Alfred Hitchcock intepretato da da Grace Kelly e Sean Connery sarebbe stato una "chicca" non da poco! Ma,la ragion di stato.....!!!!! In ogni caso, nonostante i sopracitati difetti, è un film che vale pena di essre visto! Se non altro per quel che riguarda la nostalgia della principessa Grace per il mondo del cinema!
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flyanto
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lunedì 26 maggio 2014
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la biografia di un'eroina a tutto tondo
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Film in cui viene narrata la biografia dell'attrice Grace Kelly e, precisamente, quella sua tranche de vie" che và dall'anno 1956 quando ella divenne principessa di Monaco, sposando il principe Ranieri. Da quell'anno Grace Kelly abbandonerà per sempre il mondo del cinema di Hollywood senza farvi più ritorno, nonostante vari suoi rimpianti e tentennamenti prima di dedicarsi alla vita di corte in assoluta pienezza.
Il regista Olivier Dahan prende in esame soprattutto lo stato d'animo di Grace Kelly in quell'arco di vita in cui la principessa all'inizio si trovò più volte tentata di calcare nuovamente le scene del cinema arrivando alla finale, e per lei sicuramente triste, decisione che Hollywood non era per lei più confacente, visto il proprio ruolo di regnante.
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Film in cui viene narrata la biografia dell'attrice Grace Kelly e, precisamente, quella sua tranche de vie" che và dall'anno 1956 quando ella divenne principessa di Monaco, sposando il principe Ranieri. Da quell'anno Grace Kelly abbandonerà per sempre il mondo del cinema di Hollywood senza farvi più ritorno, nonostante vari suoi rimpianti e tentennamenti prima di dedicarsi alla vita di corte in assoluta pienezza.
Il regista Olivier Dahan prende in esame soprattutto lo stato d'animo di Grace Kelly in quell'arco di vita in cui la principessa all'inizio si trovò più volte tentata di calcare nuovamente le scene del cinema arrivando alla finale, e per lei sicuramente triste, decisione che Hollywood non era per lei più confacente, visto il proprio ruolo di regnante. Ma questa decisione, viene esplicitamente rappresentato nella pellicola dal regista, come frutto di numerose ed aspre controversie col principe consorte Ranieri e con tutti i dignitari che la preferivano dedita più alla vita di corte che non a quella più mondana del cinema e pertanto giustamente poco adatta ad una principessa. Riuscirà nella sua trasformazione ma non senza poca sofferenza. E proprio questo suo tribolare e questo stato di inadeguatezza è quello che viene principalmente e solo preso in esame, facendo della protagonista un'eroina del tutto positiva e da ammirare in tutta la sua totalità. Insomma, se ne evince un ritratto assai edulcorato e troppo perfetto, quasi a modello di donna, che risulta però alquanto stucchevole e, probabilmente, non del tutto aderente alla vera persona di Grace Kelly. Sicuramente la principessa/attrice avrà avuto dei ripensamenti sulla propria scelta matrimoniale e su tutto quello che concerneva questa scelta, ma il ritratto che qui appare è presentato in maniera piuttosto superficiale e teso comunque verso una forma di "catarsi" da assurgere la principessa ad uno stereotipo di donna e nulla più ed il film stesso purtroppo ad uno sceneggiato televisivo alquanto banale. Di conseguenza, si può benissimo comprendere la motivazione per la quale i familiari della defunta Grace Kelly si siano rifiutati di vedere questa pellicola.
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