Two Men in Town

Acquista su Ibs.it   Dvd Two Men in Town   Blu-Ray Two Men in Town  
Un film di Rachid Bouchareb. Con Forest Whitaker, Harvey Keitel, Luis Guzmán, Ellen Burstyn, Tim Guinee.
continua»
Titolo originale La voie de l'ennemi. Drammatico, - USA, Francia 2014.
   
   
   

la realtà non è un film Valutazione 3 stelle su cinque

di carloalberto


Feedback: 51029 | altri commenti e recensioni di carloalberto
giovedì 21 gennaio 2021

 E’ un film quello di Rachid Bouchareb che non lascia indifferenti. Forest Whitaker è talmente immedesimato nella parte da non apparire, ad un certo punto della pellicola, altri se non il personaggio che mette in scena, con una recitazione soprattutto fisica che somatizza la frustrazione e l’angoscia di una vita passata in carcere nella rigidità delle spalle, nella trattenuta espressività del volto ed in alcuni movimenti scattosi che ne estroflettono improvvisi la rabbia implosa, subito contenuta per timore di tornare dietro le sbarre, repressa da anni di esercizio all’autocontrollo, aiutato strumentalmente da una superficiale conversione all’Islam.
Il dramma è tutto concentrato nel suo personaggio e la sua evoluzione, nella relazione con l’ambiente in cui è immerso, rivela il dilemma dell’autore, ovvero se sia impossibile sfuggire al proprio destino o sia illusorio pensare di poter scardinare i pregiudizi della vecchia America, imprigionata in larga misura a tutt’oggi in una visione reazionaria, tipica di un mondo arcaico, insopprimibile retaggio del vecchio west, in cui la vendetta vale più della giustizia.
Il mondo chiuso di bovari e vecchie signore nazionaliste di una sperduta contea del Nuovo Messico, governato da un vecchio sceriffo,un Harvey Keitel, che va oltre il mito dell’attore, per calarsi umilmente nei panni del comprimario con una recitazione asciutta ed icastica, contro il mondo della legge e delle regole impersonali ed oggettive personificato da Brenda Blethyn, l’agente di polizia venuta da fuori, addetta alla sorveglianza dei detenuti appena scarcerati, piena di sensibilità, equilibrio e di umanità. L’aridità del deserto messicano riflette quella dei cuori e prevale sulle buone intenzioni.
Luis Guzmán è il boss della zona, caratterizzato in modo un po’ macchiettistico, che fa i soldi con il traffico irregolare di migranti dal Messico e rappresenta, al contempo, la causa del passato malavitoso del protagonista e l’ombra minacciosa che si proietta sul suo futuro, ostacolandone il reinserimento sociale ed il riscatto morale.
La chiave di lettura della storia, altrimenti incomprensibile, è nell’ultima scena. Spoiler..

Il significato del film è ambiguo e si presta ad interpretazioni differenti ed estreme che confliggono tuttavia soltanto apparentemente. La natura malvagia del protagonista è irredimibile e la violenza omicida, insita nel suo DNA, non aspettava altro, un’occasione qualsiasi, per esplodere nello sfogo degli istinti primordiali, innati ed incoercibili, simbolicamente rappresentati dal mezzo primitivo utilizzato per commettere l’assassinio, ossia una pietra. Oppure, in una opposta ed altrettanto ideologica interpretazione, ci sono poche possibilità di cambiare vita e rimediare ai propri errori nella società americana, dominata dal pregiudizio verso chi ha sbagliato e non disponibile, per ragioni culturali, anche per osservanza puritana, al perdono e all’empatia per Caino.
L’intento di Bouchareb,con quel finale improvviso che tronca le aspettative di uno sviluppo prevedibile, in un senso o nell’altro, della storia, riavvolgendo la pellicola come se tutto fosse già stato scritto e ci riporta inaspettatamente alla scena iniziale, è, forse, quello di rendere realisticamente la complessità delle vicende umane, che si dipanano senza alcun senso logico, motivate dall’irrazionalità e dalle passioni, e che sempre ci sorprendono per la non appartenenza a quel mondo costruito dalla mente, che cerca di sognare l’avvenire, il proprio e quello degli altri, secondo schemi consolidati, esperiti nella realtà del proprio vissuto o in un mondo fantastico attraverso la lettura di un romanzo o la visione di un film.
La realtà non è né un romanzo, né un film e questo paradossalmente ce lo dice un film. Sarà vero?
 

[+] lascia un commento a carloalberto »
Sei d'accordo con la recensione di carloalberto?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
0%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di carloalberto:

Vedi tutti i commenti di carloalberto »
Two Men in Town | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Gabriele Niola
Pubblico (per gradimento)
  1° | carloalberto
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Foto | Frasi | Pubblico | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità