E fu sera e fu mattina |
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Un film di Emanuele Caruso.
Con Simone Riccioni, Giovanni Foresti, Nicola Conti, Francesca Risoli, Sara Francesca Spelta, Lorenzo Pedrotti, Albino Marino
Drammatico,
durata 110 min.
- Italia 2014.
MYMONETRO
E fu sera e fu mattina
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Un film corale che ti rimane dentro
di Marisa67Feedback: 100 |
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martedì 11 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sono andata a vedere questo piccolo film indipendente su consiglio di alcune amiche. Sono tornata a casa canticchiando la musica della colonna sonora (meravigliosa), con negli occhi le immagini mozzafiato delle colline delle Langhe e in testa un interrogativo: che cosa farei io se mi dicessero che il mondo sta per finire? Sono passati alcuni giorni ed E fu sera e fu mattina mi è rimasto in mente, come il retrogusto di un buon vino delle nostre parti. Non sono molti i film che negli ultimi anni mi sono entrati dentro in questa maniera. Ne posso citare tre, che hanno tutti qualcosa in comune con questa pellicola made in Langa: "The tree of life" di Malick (per la spiritualità), "Melancholia" di Von Trier (per l'idea di soggetto, anche se sviluppata in maniera diversa) e "Il vento fa il suo giro " di Diritti, che non a caso il regista (presente in sala prima e dopo il film) ha citato come suo modello. E fu sera e fu mattina non è perfetto: alcuni attori sono ottimi, altri più discontinui, alcuni dialoghi indovinati, altri troppo sostenuti. Qualche taglio qua e là avrebbe giovato. Ma c'è un fascino difficile da spiegare che emana da tutta la vicenda e che dopo un po' ti cattura e ti fa respirare all'unisono con i personaggi, le colline, la musica. C'è un ritmo pacato che ad alcuni apparirà lento (non è un film d'azione) ma che è perfettamente coerente con il tema di fondo: quanto vale il nostro tempo? Che valore diamo alla vita? Il riferimento biblico è geniale: un film sulla fine del mondo con continue citazioni, a partire dal titolo, della Genesi. Se poi penso, come è stato spiegato in sala, che si tratta di un film realizzato con un budget ridottissimo e senza case di produzione né distribuzione alle spalle, allora meriterebbe anche più di cinque stelle.
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