luca capaccioli
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giovedì 27 marzo 2014
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uno dei migliori film di supereroi di sempre!
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Dopo il primo capitolo dedicato al soldato in stelle e strisce della Marvel, Captain America: Il primo vendicatore, che vede la regia di Joe Johnston, e lo spettacolare crossover The Avengers di Joss Whedon, I fratelli Antony e Joe Russo ne dirigono il sequel, nonché nono capitolo dell'Universo Cinematografico Marvel, Captain America: The Winter Soldier. Il film è anche il terzo capitolo della Fase 2 dell'MCU e ha per protagonista sempre Chris Evans nel ruolo di Steve Rogers/Captain America. In seguito agli eventi accaduti in The Avengers, Steve vive con tranquillità a Washington, nel tentativo di ambientarsi nel mondo moderno e lavora insieme alla Vedova Nera (Scarlett Johansson) nello S.
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Dopo il primo capitolo dedicato al soldato in stelle e strisce della Marvel, Captain America: Il primo vendicatore, che vede la regia di Joe Johnston, e lo spettacolare crossover The Avengers di Joss Whedon, I fratelli Antony e Joe Russo ne dirigono il sequel, nonché nono capitolo dell'Universo Cinematografico Marvel, Captain America: The Winter Soldier. Il film è anche il terzo capitolo della Fase 2 dell'MCU e ha per protagonista sempre Chris Evans nel ruolo di Steve Rogers/Captain America. In seguito agli eventi accaduti in The Avengers, Steve vive con tranquillità a Washington, nel tentativo di ambientarsi nel mondo moderno e lavora insieme alla Vedova Nera (Scarlett Johansson) nello S.H.I.E.L.D., l'organizzazione segreta guidata dal colonnello Nick Fury (Samuel L. Jackson), seppur sospettoso delle intenzioni e dell'eccessiva segretezza dell'agenzia. Quando Fury viene attaccato e all'apparenza ucciso, Captain America cerca di scoprire di più sull'attentato e, affiancato dalla Vedova nera e un nuovo supereroe, Falcon (Antony Mackie), si ritrova contro gli agenti dello stesso S.H.I.E.L.D., venendo poi a conoscenza di un complotto contro di lui. Come se tutto ciò non bastasse, un nuovo nemico si fa avanti: il Soldato d'Inverno (Sebastian Stan), uno spietato soldato dotato di un braccio metallico che ha un unica missione: uccidere Steve Rogers. In questo film vediamo un Chris Evans più convincente nel ruolo del personaggio, che cerca di abituarsi alla sua condizione di uomo fuori dal tempo, ma che presto dovrà fare i conti col suo passato che, a distanza di settant'anni, ritornerà prendedolo a pugni in faccia. Acquisiscono più rilevanza Natasha Romanoff/Vedova Nera e Nick Fury, specialmente la prima, che avrà un ruolo determinante nel film, in quanto si rivelerà come una delle uniche persone, insieme a Sam Wilson/Falcon, che aiuteranno Cap a sopravvivere. Una nota assolutamente positiva va anche ad un'altra new entry, Robert Redford, qui interprete di Alexander Pierce, un ex capo dello S.H.I.E.L.D. che si dimostrerà essere il vero villain del film, la mente dietro la cospirazione contro Captain America. Spettacolare anche il ritorno di Sebastian Stan, interprete di James Buchanan "Bucky" Barnes, grandissimo amico e alleato di Steve all'epoca della Seconda Guerra Mondiale, nel lungometraggio del 2011 e qui tornato sottoforma del Soldato d'Inverno, privo dei ricordi legati alle vicende degli anni '40 a causa di un lavaggio del cervello. Uno dei maggiori punti di forza del film è il rapporto che Cap instaura con la Vedova Nera, in quanto pur essendo molto diversi, in particolar modo dal punto di vista morale, collaboreranno l'uno con l'altra fino a diventare grandi amici. Condito inoltre con spettacolari effetti speciali, scene d'azione magistrali e grandissime interpretazioni degli attori, Captain America: The Winter Soldier non è un semplice film di collegamento con il sequel di The Avengers (Avengers: Age of Ultron) in arrivo nel 2015, in quanto non è incentrato principalmente sul protagonista e sugli effetti speciali, ma esplora anche vari temi, tra cui anche la politica. Si può quindi affermare che questo capitolo è superiore al precedente sotto tutti i punti di vista, consigliato non solo ai fan del fumetto, ma a tutti gli appassionati dei film d'azione.
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jaylee
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domenica 30 marzo 2014
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capitan america sfida il ventunesimo secolo
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Uno dei supereroi più popolari della Marvel, nonchè uno dei più longevi (creato nel 1941, prima che fosse creata la stessa Marvel), Capitan America torna sul grande schermo: nato come personaggio propagandistico, si tratta di un personaggio che poi ha avuto un'evoluzione molto sofisticata, fu infatti il primo eroe a contestare apertamente il governo USA (1974) e successivamente sempre il volto scelto dagli autori per parlare di confini tra libertà e politica.
Dopo l'avventura dal gusto retro del primo episodio, tocca ai fratelli Russo dare la loro visione del buon Capitano: Steve Rogers/Cap dovrá infatti scontrarsi ancora una volta con l'Hydra, organizzazione terroristica tesa a sovvertire l'ordine mondiale, instaurando una tecno-dittatura globale: questa volta infiltra lo SHIELD, una specie di super-CIA, fa diventare Cap un fuori-legge, e gli mette contro un misterioso, temibile avversario, praticamente suo pari nel combattimento, ovvero Il Soldato d'Inverno.
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Uno dei supereroi più popolari della Marvel, nonchè uno dei più longevi (creato nel 1941, prima che fosse creata la stessa Marvel), Capitan America torna sul grande schermo: nato come personaggio propagandistico, si tratta di un personaggio che poi ha avuto un'evoluzione molto sofisticata, fu infatti il primo eroe a contestare apertamente il governo USA (1974) e successivamente sempre il volto scelto dagli autori per parlare di confini tra libertà e politica.
Dopo l'avventura dal gusto retro del primo episodio, tocca ai fratelli Russo dare la loro visione del buon Capitano: Steve Rogers/Cap dovrá infatti scontrarsi ancora una volta con l'Hydra, organizzazione terroristica tesa a sovvertire l'ordine mondiale, instaurando una tecno-dittatura globale: questa volta infiltra lo SHIELD, una specie di super-CIA, fa diventare Cap un fuori-legge, e gli mette contro un misterioso, temibile avversario, praticamente suo pari nel combattimento, ovvero Il Soldato d'Inverno. Ad aiutare però Cap, la Vedova Nera, il Colonnello Fury ed un nuovo alleato, Falcon.
Il lavoro dei Russo è stato quello di rivoluzionare completamente le atmosfere del primo episodio (ambientato -molto bene peraltro- negli anni 40), per immergere Cap in una realtà ancora aliena per lui, con insidie che vanno al di lá degli avanzamenti tecnologici, ma che più hanno a che fare con sfumature politiche ed ambigue: e, come il buon Steve capirà ben presto, dall'avvertimento di un suo alleato, non potrà fidarsi di nessuno, neanche di quelli accanto a lui. Operazione perfettamente riuscita, da questo punto di vista: e se Iron Man appare molto legato all'ipertecnologia da manga in carne e ossa e Thor al fantasy de Il Signore degli Anelli, Capitan America sembrerebbe inaugurare un filone spionistico-adrenalinico stile Bourne Identity, e laddove Jason Bourne è un uomo senza passato, Steve Rogers è un uomo senza presente, entrambi outsider rispetto al sistema che pure a rigor di logica dovrebbero rappresentare.
I Russo scelgono di limitare al massimo gli effetti aggiunti al computer e l'uso dei costumi da supereroi ed invece caricano di energia le atmosfere, con spettacolari scene d'azione, in particolare i combattimenti corpo-a-corpo, davvero strepitosi. E se forse si sarebbe potuto fare a meno di qualche inseguimento in auto di troppo, ottime invece le scene di introspezione psicologica, con qualche puntata umoristica azzeccata (vedi la lista delle cose da sapere degli ultimi 70 anni nel bloc notes di Cap - e occhio alla sorpresina per gli spettatori italiani...). Cosi come non stona la retorica della libertà che, per chi conosce il personaggio, non poteva mancare (e tutto sommato, aggiunge una dimensione politica -seppure non approfondita- al film). Nessuna interpretazione fuori posto (Chris Evans, Samuel Jackson, Scarlett Johansson ed un Robert Redford -senza anticipare niente-in un ruolo decisamente anomalo per lui. Piccolo particolare: dagli anni 70 fino agli anni 90 Redford era il modello di riferimento per Steve Rogers, cosi come Rupert Everett lo era di Dylan Dog!), anche se forse nessuna punta di eccellenza (comprensibile per un film che non esalta i dialoghi).
In definitiva più di due ore di spettacolo ed adrenalina, in un film equilibrato e ben diretto: seppur non un capolavoro, decisamente un passo avanti rispetto ad Iron Man 3 e Thor 2, ed un ottimo viatico per il nuovo The Avengers. Ah... E occhio all'immancabile (e stavolta doppio!) finalino... (www.versionekowalski.it)
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tommygeno92
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giovedì 27 marzo 2014
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il capitano coinvolge e stupisce
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Da amante del cinefumetto, esco dalla sala con un unico pensiero: la Marvel sa quello che fa. Sì, perché è un crescendo quello che la Casa delle Idee ci sta proponendo in questa fase 2 del suo universo cinematografico. Dalla mezza delusione di Iron Man 3 siamo passati al buon Thor: The Dark World, un cinecomic di tutto rispetto sporcato da un cattivo poco carismatico e da qualche battuta di troppo. Ed ora ecco che arriva il secondo assolo del Capitano, dopo un primo capitolo divertente ma, a parere di chi scrive, non del tutto riuscito. Questo The Winter Soldier è tutt’altro: è un esplosivo concentrato d’azione, ottimamente diretto dai fratelli Russo, popolato da personaggi carismatici alle prese con una trama interessante e, in un certo senso, inaspettata, priva di molti degli elementi classici delle produzioni Marvel.
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Da amante del cinefumetto, esco dalla sala con un unico pensiero: la Marvel sa quello che fa. Sì, perché è un crescendo quello che la Casa delle Idee ci sta proponendo in questa fase 2 del suo universo cinematografico. Dalla mezza delusione di Iron Man 3 siamo passati al buon Thor: The Dark World, un cinecomic di tutto rispetto sporcato da un cattivo poco carismatico e da qualche battuta di troppo. Ed ora ecco che arriva il secondo assolo del Capitano, dopo un primo capitolo divertente ma, a parere di chi scrive, non del tutto riuscito. Questo The Winter Soldier è tutt’altro: è un esplosivo concentrato d’azione, ottimamente diretto dai fratelli Russo, popolato da personaggi carismatici alle prese con una trama interessante e, in un certo senso, inaspettata, priva di molti degli elementi classici delle produzioni Marvel. Quello che ci viene proposto è infatti un “political thriller” fumettoso e divertente, ma con picchi di tensione e scene action magistralmente dirette. Cap si muove all’interno di una cospirazione che ha radici nello stesso S.H.I.E.L.D., la sua nuova casa, e deve contemporaneamente fare i conti con un mondo molto diverso da quello che aveva lasciato settant’anni prima. Il suo conflitto interiore, che non aveva trovato spazio in The Avengers, viene qui timidamente esplorato, regalandoci un protagonista più tridimensionale e, quindi, più interessante, e cercando anche di non calcare troppo la mano sull’aspetto patriottico che il personaggio comunque rappresenta. La pellicola riesce quindi a gestire bene il suo materiale e a impacchettare un prodotto di puro intrattenimento di qualità, che appassionerà non solo gli amanti dei film tratti da comics, ma anche tutti gli appassionati del miglior cinema d’azione. A condire il tutto un Robert Redford credibile e ben calato nella sua parte, una bellissima Scarlett Johansson e un’ottima new entry, Falcon, interpretato da Anthony Mackie; per non parlare delle scene dedicate a Nick Fury, mai approfondito come in questo capitolo, e quelle legate al Soldato d’Inverno del titolo, che lasciano le porte aperte ad un sequel. I problemi dell’ultima fatica Marvel sono, se vogliamo, quelli comuni alla maggior parte delle produzioni di genere: dopo I Vendicatori, sarebbe per lo meno consigliato spendere una scena o due per spiegare perché gli altri membri del supergruppo non siano lì a dar man forte al protagonista, specialmente quando la crisi che deve affrontare è talmente estrema da mettere in pericolo il mondo intero. Lo hanno fatto con il terzo Iron Man, e con il secondo Thor, anche se in quest’ultimo caso l'incongruenza era meno evidente, vista l'ambientazione principalmente "extraterrestre". Si sperava che con questo secondo Captain America avessero capito che tutto ciò che desideriamo è un contentino, una scenetta di mezzo minuto che ci spieghi che Stark e compagnia non possono intervenire per questo o quest’altro motivo. A parte ciò, e a parte un plot sì interessante, ma che esagera nel mettere il mondo in pericolo per l’ennesima volta (e che prende a piene mani da altre produzioni per molti risvolti della trama), il film è godibilissimo sotto tutti i punti di vista, e ci fa abbandonare la sala su di giri, già desiderosi della prossima, divertentissima baracconata.
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jacopo b98
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domenica 14 settembre 2014
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uno dei migliori marvel di sempre
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Capitan America/Steve Rogers (Evans) è sempre più insicuro, specie dopo New York (vedi i fatti di The Avengers), e come lui lo S.H.I.E.L.D. Una serie di misteriosi attentati a Nick Fury (Jackson) mette il Capitano sulle tracce del misterioso Soldato d’inverno (Stan). Lo accompagna Vedova Nera/Natasha Romanoff (Johansson). Durante la loro ricerca della verità scopriranno che il vero nemico è interno allo S.H.I.E.L.D. e che Capitan America conosce fin troppo bene l’identità del Soldato d’Inverno… Captain America: The Winter Soldier è forse il miglior film Marvel e ha due fondamentali punti di forza, attribuibili a quattro persone: i registi A.
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Capitan America/Steve Rogers (Evans) è sempre più insicuro, specie dopo New York (vedi i fatti di The Avengers), e come lui lo S.H.I.E.L.D. Una serie di misteriosi attentati a Nick Fury (Jackson) mette il Capitano sulle tracce del misterioso Soldato d’inverno (Stan). Lo accompagna Vedova Nera/Natasha Romanoff (Johansson). Durante la loro ricerca della verità scopriranno che il vero nemico è interno allo S.H.I.E.L.D. e che Capitan America conosce fin troppo bene l’identità del Soldato d’Inverno… Captain America: The Winter Soldier è forse il miglior film Marvel e ha due fondamentali punti di forza, attribuibili a quattro persone: i registi A. e J. Russo e gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely. Partiamo da questi ultimi due e dal loro pregevole lavoro di sceneggiatura: i due sceneggiatori sanno dove puntare, hanno dato una buona occhiata alla lezione impartita da C. Nolan con la trilogia delCavaliere oscuro ma allo stesso tempo dimostrano di sapere benissimo che Capitan America è un personaggio Marvel e con Batman non c’entra nulla. Perciò intavolano una trama seria e compatta, diminuiscono la componente comica senza tuttavia annullarla (giustamente) e aumentano l’approfondimento psicologico dei personaggi. Il risultato è convincente: certo, la morale politica è scontata e nei suoi punti focali la trama è tutto sommato abbastanza prevedibile, ma nel complesso tutto funziona, incluso la costruzione sapiente da film spionistico anni ’70 (e vedendo questo la scelta di Redford assume un gran valore). E i fratelli Russo danno la spinta definitiva al film. La loro regia è assolutamente superlativa, non lesinano in spettacolo, senza disdegnare scene maggiormente riflessive, e creano alcune sequenze da leggenda! In particolare l’inseguimento automobilistico in cui Fury rimane ferito e il finale con le portaerei volanti sono quanto di più spettacolare si sia mai visto sullo schermo in ambito Marvel (e non solo). Il 3D funziona, il look pure(dispiace abbandonare lo stile visivo bellico del primo episodio, ma d’altra parte era inevitabile), gli effetti speciali sono superlativi, la colonna sonora in sospensione di Henry Jackman inquieta, diverte, esalta, nel complesso come film Marvel non solo abbiamo toccato il vertice, ma abbiamo anche trovato il tanto cercato equilibrio, visivo e soprattutto narrativo. Tra gli interpreti l’alchimia è perfetta, anche se Evans non è e non è mai stato un mostro di espressività, e in un film del genere l’avere Robert Redford, Samuel L. Jackson e Scarlett Johansson fa la differenza. Grande successo internazionale.
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parieaa
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martedì 1 aprile 2014
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ci stanno provando
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The winter soldier è il primo film di casa Marvel dove hanno cercato seriamente di fondere il genere fumettistico standard con il thriller un po' più serio. Il risultato non penso sia ancora un capolavoro, ma il fatto ci hanno provato e quasi riusciti, secondo me va premiato. Insomma non ci sono solo azione ed eplosioni, ma anche una buona trama con un bel colpo di scena, che non leggendo fumetti, proprio non avevo immaginato (certo forse un po' troppo frettolosa, dove si esprimono concetti pesanti con un po' troppa leggerezza). La scena con il professor Zola l'ho trovata molto interessante e ben fatta, forse la migliore del film (non dal punto di vista dell'action).
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The winter soldier è il primo film di casa Marvel dove hanno cercato seriamente di fondere il genere fumettistico standard con il thriller un po' più serio. Il risultato non penso sia ancora un capolavoro, ma il fatto ci hanno provato e quasi riusciti, secondo me va premiato. Insomma non ci sono solo azione ed eplosioni, ma anche una buona trama con un bel colpo di scena, che non leggendo fumetti, proprio non avevo immaginato (certo forse un po' troppo frettolosa, dove si esprimono concetti pesanti con un po' troppa leggerezza). La scena con il professor Zola l'ho trovata molto interessante e ben fatta, forse la migliore del film (non dal punto di vista dell'action). Il vecchio Robert non delude affatto e si guadagna il suo cachet facendo pesare il suo carisma e la sua esperienza in un ruolo per lui mai provato (sentirlo inneggiare all'Hydra fa il suo effetto). Il resto del cast fa il suo dovere, con il buon capitano acqua e sapone in primis. Le scene d'azione sono sempre ben curate e la sequenza finale dello scontro tra le tre portaerei è esaltante. Note positive per la lotta nell'ascensore, molto divertente, e la conquista della nave, molto alla Ghost Recon. Tra tutti i film della seconda serie è forse quello che mi è piaciuto di più, perchè in iron man 3 non ho affatto digerito la scelta di ridicolizzare il Mandarino e il primo Thor l'ho trovato più originale del secondo. L'unica cosa che mi è mancata in questo film, rispetto al primo (un po' fiacchetto), è la figura del Teschio Rosso, che credo vinca il confronto con il soldato d'inverno già solo per il costume. In realta è un tre stelle e mezzo.
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(di tom87)
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stelio
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giovedì 27 marzo 2014
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c'è qualcosa di nuovo nell'aria...
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C'è qualcosa di nuovo nell'aria. Non è il costume sempre bianco rosso e blu, non gli incredibili scontri corpo a corpo e le vicende al limite dell'impossibile, ma un qualcosa che si percepisce solo nel complesso dell'opera. Stiamo parlando del secondo capitolo targato Marvel delle imprese di Captain America che colpisce rispetto al precedente, ma che rimane abbastanza in linea con i film del genere che stanno uscendo negli ultimi anni. La Marvel sta creando, o ancora meglio reinventando, un interessante intreccio narrativo che ruota attorno al grandissimo film corale di successo The Avengers. Se mi è permessa una qualche semplificazione, ormai la gran parte degli episodi di questo universo, che la Marvel ha sapientemente coordinato, ruotano come satelliti attorno allo SHIELD, organizzazione governativa che coordina tutti (o quasi) i supereroi, e ci permettono di approfondire le vicende del supereroe che più ci appassiona.
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C'è qualcosa di nuovo nell'aria. Non è il costume sempre bianco rosso e blu, non gli incredibili scontri corpo a corpo e le vicende al limite dell'impossibile, ma un qualcosa che si percepisce solo nel complesso dell'opera. Stiamo parlando del secondo capitolo targato Marvel delle imprese di Captain America che colpisce rispetto al precedente, ma che rimane abbastanza in linea con i film del genere che stanno uscendo negli ultimi anni. La Marvel sta creando, o ancora meglio reinventando, un interessante intreccio narrativo che ruota attorno al grandissimo film corale di successo The Avengers. Se mi è permessa una qualche semplificazione, ormai la gran parte degli episodi di questo universo, che la Marvel ha sapientemente coordinato, ruotano come satelliti attorno allo SHIELD, organizzazione governativa che coordina tutti (o quasi) i supereroi, e ci permettono di approfondire le vicende del supereroe che più ci appassiona. Questo, rispetto ai film precedenti, ha sicuramente il vantaggio di essere diretto da due registi, i fratelli Russo, che pur non godendo di una fama internazionale riconosciuta(a parte ovviamente per Tu Io e Dupree), si sono rivelati perfettamente adatti alla regia di un film di alto budget, di cui hanno saputo sfruttare ogni singolo centesimo. Le scene sono dinamiche e il 3d immerge lo spettatore in uno spettacolo cinematografico che lascia senza fiato. I continui colpi di scena arricchiscono la trama che, seppur non troppo consistente, rimane funzionale per capire alcune dinamiche dello SHIELD e gli episodi della Marvel che usciranno nelle sale prossimamente(in primis The Avengers 2). Nessuno rimarrà deluso, ve lo assicuro: i fan del personaggio avranno davanti agli occhi tante di quegli scontri e battaglie che saranno saziati fino al prossimo capitolo della saga; quelli invece che trovano ancora qualche reticenza ad affrontare la visione di un “Film sui supereroi” con molte probabilità si ricrederanno perchè ormai questo genere cinematografico, è un genere di qualità, che sforna blockbuster si, ma anche che si fa apprezzare per tanti aspetti tecnici e interpretativi. Ad arricchire il tutto restano quindi da menzionare le interpretazioni degli attori, in particolare Scarlett Johansson, già perfettamente consapevole del ruolo di Vedova Nera, e la new entry di questo universo Robert Redford, con una parte molto consistente, che ci regala un'ottima performance; e del resto da lui come non aspettarselo? La presenza di un attore del suo calibro rafforza la mia idea sul fatto che ormai il grande cinema passa anche attraverso i supereroi.
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ademan
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giovedì 27 marzo 2014
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il capitano è sempre cool
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Torna sul grande schermo la saga del più "classico" degli eroi Marvel , contornato da tanto cast, una Vedova nera decisamente meno noir di quanto sarebbe stato necessario ed un Nick Fury più simpatico del solito.
Trama decisamente spy ed il meno spy degli avenger emerge più che bene .
esattamente come un buono sfondo di contrasto evidenzia una figura fotografica
Ben delineate le contraddizioni che "!l'uomo senza tempo"porta con se, la velata critica sociale , il conflitto morale , quell'essere sempre comunque un passo indietro che lo fa amare o odiare senza mezzi termini.
Ben girate le scene di azione, anche se i più nostalgici forse stenteranno a digerire un capitan america troppo "neo" di Matrix.
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Torna sul grande schermo la saga del più "classico" degli eroi Marvel , contornato da tanto cast, una Vedova nera decisamente meno noir di quanto sarebbe stato necessario ed un Nick Fury più simpatico del solito.
Trama decisamente spy ed il meno spy degli avenger emerge più che bene .
esattamente come un buono sfondo di contrasto evidenzia una figura fotografica
Ben delineate le contraddizioni che "!l'uomo senza tempo"porta con se, la velata critica sociale , il conflitto morale , quell'essere sempre comunque un passo indietro che lo fa amare o odiare senza mezzi termini.
Ben girate le scene di azione, anche se i più nostalgici forse stenteranno a digerire un capitan america troppo "neo" di Matrix.
mi riferisco allo stile di combattimento eccessivamente "arti marziali" e poco "vecchia scuola".
Graditissimo l'esploit finale del "soldato di inverno", così come è ben bilanciato lo spazio dato ai veri eroi del cast.
Conclusione, ottimo film ben costruito e ben girato.
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arbi!
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mercoledì 3 settembre 2014
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la marvel fa maturare il suo cinema
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captain america e la vedova nera tornano sul grande schermo per combattere un terribile nemico a malapena sconosciuto, combattendolo si ritroverano al centro di un intrigo spionistico che minaccia la vita di milioni di persone.
La marvel sta facendo maturare il suo cinema di capitolo in capitolo, di trilogia in trilogia, senza cambiare molto il suo approccio verso i film che fanno, ossia: ritmi perpetui di scene d'azione scandite da scene che spiegano la trama del film, l'approccio a the winter soldier è lo stesso, ma è la sceneggiatura ciò che si distingue, essa infatti introduce un nuovo tipo di nemico che cambierà le sceneggiature delle trilogie di: thor e the avengers.
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captain america e la vedova nera tornano sul grande schermo per combattere un terribile nemico a malapena sconosciuto, combattendolo si ritroverano al centro di un intrigo spionistico che minaccia la vita di milioni di persone.
La marvel sta facendo maturare il suo cinema di capitolo in capitolo, di trilogia in trilogia, senza cambiare molto il suo approccio verso i film che fanno, ossia: ritmi perpetui di scene d'azione scandite da scene che spiegano la trama del film, l'approccio a the winter soldier è lo stesso, ma è la sceneggiatura ciò che si distingue, essa infatti introduce un nuovo tipo di nemico che cambierà le sceneggiature delle trilogie di: thor e the avengers.
Il film e inoltre tenuto su dalle ottime scene d'azione ( che sono decisamente meglio di quelle del primo capitolo ) supportate da coereografie perfette.
Il comparto tecnico non ha sbavature, effetti speciali buoni, sonoro altrettanto ottimo e fotografia egregia sia: per le ottime inquadrature in scene calme e sia per come sono state catturate le scene di combattimento corpo a corpo permettendo così di godere a pieno di queste scene d'azione.
La marvel ha intrecciato con The Avengers le trilogie di: Captain America, Thor e Iron Man e per chi vuole capire a pieno queste trilogie, è imperativo guardare the winter soldier.
In poche parole Captain America The Winter Soldier, preso singolarmente è un ottimo film, ma la realta è che esso è solo una parte di una trama più grande.
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cinemalove
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venerdì 3 ottobre 2014
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fino alla fine
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Si capisce subito che non è il classico film nato sullo sfruttamento dell'immagine del supereroe, gli scontri e le scene non vengono mai banalizzate al servizio del Capitan Rogers. A differenza di altre produzioni Marvel (su tutti The Amazing Spiderman) lo svolgimento della storia è tutto tranne che adolescenziale o eccessivamente smielata. I nemici sono davvero agguerriti e non fenomeni da baraccone dal corpo fluo, le botte si sentono e percepiscono, il sangue si vede e rende veritiero il corso degli eventi. Rimane probabilmente il miglior film sui supereroi e cosa non facile per un blockbuster, riesce ad eguagliare e superare il primo capitolo. Ottimo davvero
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ultimoboyscout
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giovedì 22 gennaio 2015
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non a caso lui è il cap!
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Dopo i 370 milioni di dollari del primo e "The Avengers", ecco il ritorno del Cap, che si avvale della collaborazione di Robert Redford, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson e Anthony Mackie nei panni di Falcon e i fratelli Russo alla regia. Scelta molto singolare quest'ultima visto che Joe ed Anthony sono reduci da commedie e non si sono mai cimentati col cinecomic. Il film oltre ad essere un blockbuster coi fiocchi, affronta in maniera approfondita il complicato adattamento alla vita moderna di Steve Rogers che vive a Washington e lavora per lo S.H.I.E.L.D.S., organizzazione messa in pericolo da una serie di attentati in danno dei suoi appartenenti. Toccherà al Cap, accusato di alto tradimento, a Natasha Romanoff e a Sam Wilson risolvere l'intricatissima questione.
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Dopo i 370 milioni di dollari del primo e "The Avengers", ecco il ritorno del Cap, che si avvale della collaborazione di Robert Redford, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson e Anthony Mackie nei panni di Falcon e i fratelli Russo alla regia. Scelta molto singolare quest'ultima visto che Joe ed Anthony sono reduci da commedie e non si sono mai cimentati col cinecomic. Il film oltre ad essere un blockbuster coi fiocchi, affronta in maniera approfondita il complicato adattamento alla vita moderna di Steve Rogers che vive a Washington e lavora per lo S.H.I.E.L.D.S., organizzazione messa in pericolo da una serie di attentati in danno dei suoi appartenenti. Toccherà al Cap, accusato di alto tradimento, a Natasha Romanoff e a Sam Wilson risolvere l'intricatissima questione. I tempi sono cambiati rispetto alla Seconda Guerra Mondiale quando le cose erano bianche o nere, in questo secondo capitolo ci sono molte aree grigie, più che in un film di supereroi sembra di trovarsi all'interno di una spy story in piena regola, zeppa di complotti, con Fury che ha un ruolo importante dopo tante comparsate. Redford partecipa per la prima volta a un cinecomic, quasi un omaggio a "I tre giorni del condor", il film di Pollack padre di tutti i conspiracy movie. Il soldato d'inverno del titolo è invece una vecchia conoscenza di Steve, James "Bucky" Barnes, l'amico di sempre, quello che l'ha salvato da tanti pestaggi quando erano ragazzi e che ha servito la patria a fianco del Capitano e si presumeva morto nel primo episodio. Ottima la struttura complessa da spy movie, le sequenze d'azione e l'approfondimento psicologico del protagonista che ne fanno un film Marvel insolito, meno giocattolone del normale e più pellicola "vera". Gli effetti speciali sono all'avanguardia, humour e azione non mancano e l'effetto sorpresa è inaspettato quanto gradito. Il meglio resta comunque la specialità della casa, ovvero le sequenze action, i vari corpo a corpo assolutamente spettacolari, sparatorie e inseguimenti dinamici e mozzafiatanti con l'eroe fragile e segnato dall'ibernazione e dal suo conseguente risveglio, che si eleva a simbolo di un'intera nazione.
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