laurence316
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mercoledì 1 febbraio 2017
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il migliore della lunga serie di film su asterix
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A 8 anni da Asterix e i Vichinghi, film non proprio eccezionale, arriva il 9° lungometraggio d'animazione ispirato ai celebri personaggi creati da Goscinny e Uderzo, con però una significativa novità: si tratta del primo interamente realizzato in computer-graphic. Asterix e il Regno degli Dei, infatti, abbandona la classica animazione tradizionale, ormai radicata nella memoria dei fans, e decide di guardare alla modernità, uscendo vincitore dal passaggio e dal rinnovamento, cosa non del tutto scontata. Poteva rivelarsi un fallimento, mentre invece si rivela essere uno dei migliori (se non il migliore) dai tempi di Asterix & Cleopatra e di Le dodici fatiche di Asterix, conservando l'umorismo e la satira della strisce a fumetti, e rispecchiandone lo spirito.
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A 8 anni da Asterix e i Vichinghi, film non proprio eccezionale, arriva il 9° lungometraggio d'animazione ispirato ai celebri personaggi creati da Goscinny e Uderzo, con però una significativa novità: si tratta del primo interamente realizzato in computer-graphic. Asterix e il Regno degli Dei, infatti, abbandona la classica animazione tradizionale, ormai radicata nella memoria dei fans, e decide di guardare alla modernità, uscendo vincitore dal passaggio e dal rinnovamento, cosa non del tutto scontata. Poteva rivelarsi un fallimento, mentre invece si rivela essere uno dei migliori (se non il migliore) dai tempi di Asterix & Cleopatra e di Le dodici fatiche di Asterix, conservando l'umorismo e la satira della strisce a fumetti, e rispecchiandone lo spirito. Il Regno degli Dei è più che mai attuale, nel suo raccontare della difficile convivenza (o non convivenza) fra culture diverse. Le battute e le gag riuscite si sprecano. Quasi tutto il peso del film è infatti sostenuto da Obelix e dal suo “Mi dici a cosa servono i romani se non ci si può picchiare sopra?”, oltre che dal geniale personaggio del centurione Plusquamursus, alle prese con problemi di ogni tipo, fra schiavi in vena di libertà sindacali e legionari gelosi degli schiavi e che pretendono maggiori diritti, impagabile quando si riduce a chiedere con forme di cortesia alle sue legioni di attaccare. Asterix e il Regno degli Dei è insomma un'ottima entrata nella lunga saga animata di Asterix e Obelix, che riesce a uscire vincitore dalla sfida sia sul piano della trama, sia sul piano dei personaggi che sul piano più puramente tecnico. E' un ottimo film d’animazione per ragazzi.
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critichetti
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giovedì 12 febbraio 2015
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goscinny ne sarebbe fiero
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Quando seppi dell'uscita di questo film,ebbi molta paura:un film di Asterix e Obelix completamente in computer grafica non mi sembrava una grande idea.Ma ho comunque deciso di vederlo senza pregiudizi.Mai sono stato così felice di essermi sbagliato.Questo film ricalca molto l'umorismo di Goscinny e Uderzo (che in Italia ritroviamo in parte nei fumetti di Max Bunker,specie "Alan Ford e il gruppo T.N.T.) molto spontaneo ma anche molto critico e cosa più importante tutti i personaggi all'interno di una storia hanno una grande importanza.Ho adorato le citazioni ad altri albi di Asterix ma anche ad altri film (se ne trovano a iosa e si spazia in tantissimi generi).Ora dovrò fare anche qualche spoiler:se non avete visto il film siete avvisati.
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Quando seppi dell'uscita di questo film,ebbi molta paura:un film di Asterix e Obelix completamente in computer grafica non mi sembrava una grande idea.Ma ho comunque deciso di vederlo senza pregiudizi.Mai sono stato così felice di essermi sbagliato.Questo film ricalca molto l'umorismo di Goscinny e Uderzo (che in Italia ritroviamo in parte nei fumetti di Max Bunker,specie "Alan Ford e il gruppo T.N.T.) molto spontaneo ma anche molto critico e cosa più importante tutti i personaggi all'interno di una storia hanno una grande importanza.Ho adorato le citazioni ad altri albi di Asterix ma anche ad altri film (se ne trovano a iosa e si spazia in tantissimi generi).Ora dovrò fare anche qualche spoiler:se non avete visto il film siete avvisati.La storia originale non è rispettata alla perfezione:anzichè la coppia tormentata da Obelix qui troviamo come romani "buoni" una famiglia con un figlio che stringerà una grande amicizia con Obelix,molto bello perchè viene messo in luce il carattere buono con i bambini che ha Obelix,come si è visto nell'albo "Il figlio di Asterix" ed è proprio Obelix che sarà,paradossalmente,l'eroe prinicipale del film:mentre l'eroismo disperato di Asterix lo porterà a trovarsi solo contro praticamente tutti,l'eroismo di Obelix risolverà la situazione.Mi è piaciuto che abbiano fatto vedere come anche Obelix in assenza di cibo diventi fiacco e ho adorato la scena in cui Obelix inizia a scatenarsi contro i romani perchè uno di loro lo ha chiamato "grosso" e tutti i fan di Asterix sanno quanto sia pericoloso dire una cosa del genere ad Obelix.Ho anche molto apprezzato come si prendano in giro le differenze tra romani e galli e anche come riemerga poi il patriottismo dei galli che ad un certo punto,vedendo Asterix esausto ai piedi di Cesare e notando come questo subdolo piano di Cesare li abbia romanizzati,decidono di combattere pur non avendo la pozione magica e con le mani legate.Molto bella anche la frase di rispetto verso il nemico che Asterix rivolge a Cesare,dicendo che questo piano subdolo non è degno di lui e che abbiano lasciato un pò di romanesco quando parlano i legionari.Ho anche apprezzato il modo in cui poi,dopo a "riunione sindacale",chiamiamola così,dei romani,il centurione inizi a rivolgersi con forme di cortesia anche nell'impartire ordini.In sintesi:questo è uno dei migliori film d'animazione mai girati,immancabile per gli amanti del fumetto ma anche per chi non conosce il personaggio di Asterix.Da vedere assolutamente.
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ultimoboyscout
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domenica 29 marzo 2015
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asterix e obelix 2.0.
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Giulio Cesare è stanco di essere sconfitto e sbeffeggiato dai Galli, quindi ha un'idea a dir poco rivoluzionaria: costruire una città romana a ridosso del villaggio resistente per costringere gli stessi Galli a "romanizzarsi", facendo assorbire loro usi e costumi, convinto che la pacifica vicinanza dei romani e i loro sesterzi possano incrinare il semplice tessuto sociale gallico. Ma la missione si rivelerà più complicata del previsto...e non poteva essere altrimenti. La storia originale da cui Astier e Clichy hanno creato il cartone è stata pubblicata nel 1971 dal duo francese formato da Goscinny e Uderzo, arrivata in Italia un anno dopo grazie a Mondadori, mentre il cartoon arriva otto anni dopo l'ultimo (non entusiasmante) capitolo.
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Giulio Cesare è stanco di essere sconfitto e sbeffeggiato dai Galli, quindi ha un'idea a dir poco rivoluzionaria: costruire una città romana a ridosso del villaggio resistente per costringere gli stessi Galli a "romanizzarsi", facendo assorbire loro usi e costumi, convinto che la pacifica vicinanza dei romani e i loro sesterzi possano incrinare il semplice tessuto sociale gallico. Ma la missione si rivelerà più complicata del previsto...e non poteva essere altrimenti. La storia originale da cui Astier e Clichy hanno creato il cartone è stata pubblicata nel 1971 dal duo francese formato da Goscinny e Uderzo, arrivata in Italia un anno dopo grazie a Mondadori, mentre il cartoon arriva otto anni dopo l'ultimo (non entusiasmante) capitolo. Sono passati oltre 50 anni passati dal primo "Asterix il gallico", il rischio maggiore è che le avventure degli indomabili Galli possano risultare anacronistiche e non al passo coi tempi. A parte il fatto che, chi come me è stato adolescente ed è cresciuto con Asterix e Obelix, non può proprio farne a meno, in più c'è la grande novità della CGI che avvia un restyling deciso che piace e risulta efficace, convincendo anche i fan più integralisti della storia. In più i registi, gente di comprovata esperienza, rimangono fedeli alla 17esima tavola, riuscendo piuttosto bene nella sfida di mixare saggiamente modernità e tradizione, dimostrandosi capaci di approfondire gli argomenti della tavola in questione senza mescolarli con altri presi da altre tavole. Ottima l'animazione, così come ottimo è il linguaggio e le trovate, a partire dalle rivendicazioni sindacali dei legionari e pure degli schiavi, passando per temi ambientali e consumismo. Cartoon piuttosto riuscito e non era facile, le gag funzionano quasi tutte e anche il caos generale non dispiace.
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enigmista12
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domenica 2 agosto 2015
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astier ridà vita all'esilarante lotta galli-romani
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Asterix e Obelix devono affrontare nuovamente la minaccia dei romani, intenzionati a distruggere il loro villaggio per costruirci sopra "Il Regno degli Dei" una sorta di hotel a cinque stelle. I francesi si cimentano nuovamente nel cinema d'animazione rendendo il fumetto di Goscinny ancora più divertente, con humor dato dall'imbecillità di galli e romani da cui si salvano solo Asterix , Obex, e il bambino romano. Il risultato? Scazzottate a volontà, inseguimenti e l'ormai celebre "Tiro ai romani". Assolutamente da non perdere.
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dave san
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domenica 11 ottobre 2015
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veni vidi, aedificavi
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Asterix è storia del fumetto, dovunque. Si è deciso di farne di nuovo un film, aggiornando la grafica al 3D. Ottima idea! Cesare è in forma più che mai come nemico giurato dei Galli. Un conquistatore che si adegua ai tempi. Secondo il topos “pasoliniano” della modernizzazione come metodo di asservimento, l’imperatore erigerà infrastrutture immobiliari, da usare contro i barbari (Asterix & Co.). Ne nascerà un intreccio articolato, carico di comicità al pari dei precursori d’oro (Le 12 Fatiche, Asterix contro Cleopatra). La pellicola s’ispira a un albo dei ’70 firmato da Goscinny e Uderzo; tanto per confermare come l’estetica Francofona riesca ad affermarsi, sfoderando spesso le sue icone nazionali.
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Asterix è storia del fumetto, dovunque. Si è deciso di farne di nuovo un film, aggiornando la grafica al 3D. Ottima idea! Cesare è in forma più che mai come nemico giurato dei Galli. Un conquistatore che si adegua ai tempi. Secondo il topos “pasoliniano” della modernizzazione come metodo di asservimento, l’imperatore erigerà infrastrutture immobiliari, da usare contro i barbari (Asterix & Co.). Ne nascerà un intreccio articolato, carico di comicità al pari dei precursori d’oro (Le 12 Fatiche, Asterix contro Cleopatra). La pellicola s’ispira a un albo dei ’70 firmato da Goscinny e Uderzo; tanto per confermare come l’estetica Francofona riesca ad affermarsi, sfoderando spesso le sue icone nazionali. Il soggetto è accattivante. Un grande lavoro è realizzato inoltre sulle caratterizzazioni di Galli e Romani. Si vuole far ridere e divertire riaffermando l’indole proverbiale del cast, animato. Si aggiungano personaggi di contorno, carichi di verve. Non è un segreto poi che i disegnatori d’oltralpe si dilettino a raffigurare i Romani in modo sempre spassoso. Cesare architetta una strategia ingegnosa. Sfacciatamente imperiale, ma di sicuro effetto. La sua civilizzazione fornirà a tutti nuove opportunità; Galli compresi. Questa volta la potenza guerriera di Asterix e compagni non basterà da sola. Abbondano le gag ipercinetiche e le facezie tipiche dei migliori cartoni di sempre. Una pellicola che potrebbe diventare cult; un culto tutto europeo. Perché anche da noi serve, eccome, quel pensiero critico e satirico che rende innegabilmente calzante la caricatura, a prescindere.
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