Anno | 2014 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Salvatore Ficarra, Valentino Picone |
Attori | Salvo Ficarra, Valentino Picone, Tiziana Lodato, Lily Tirinnanzi, Fatima Trotta Ludovico Caldarera, Mariano Rigillo, Francesco Paolantoni, Nino Frassica, Lucia Guzzardi, Angelo Faraci, Giancarlo Ratti, Maria Vittoria Martorelli, Lollo Franco, Stefania Blandeburgo. |
Uscita | giovedì 6 novembre 2014 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,63 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 novembre 2017
Due amici abbandonano la metropoli per rifugiarsi nel piccolo paese d'origine, dove la vita è meno cara ed è più facile tirare avanti. L'impatto con la nuova realtà rivelerà non poche sorprese. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Andiamo a quel paese ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 8 milioni di euro e 2,5 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Valentino e Salvo, disoccupati in cerca di fortuna e raccomandazione, lasciano Palermo per il paese, dove Valentino è nato e ha piantato la donna dei suoi sogni. La situazione a Monteforte non è però promettente, la gente mormora tra piazza, chiesa, bar e barbiere. L'età matura dei paesani ispira Salvo che risolve di (soprav)vivere con la pensione della suocera e di ogni zio e zia provvisto di 'utile'. Accolti e costretti a un regime alimentare severo, che li conservi in salute e in vita, i 'pensionanti' delegano vita e ritiro pensione a Salvo e Valentino, che comprano la prima auto nuova e provano a godersi il quotidiano. Ma uno dopo l'altro gli ospiti senili trapasseranno, gettando Salvo nella più completa disperazione. Irriducibile e ostinato, convince Valentino a sposare la zia Lucia per garantirsi con la sua pensione il futuro. Niente tuttavia andrà secondo i suoi piani. Perché la vita è sempre in agguato.
Ci risiamo, Andiamo a quel paese, commedia assolatissima della coppia Ficarra e Picone, è ancora una volta incentrata sulla parola e senza nessun interesse rispetto alla visione. Ma se il loro quarto film produrrebbe il medesimo risultato recitato in radio, se non altro questa volta prova a dialogare con la situazione archetipica e sociale in cui Andiamo a quel paese è calato. La commedia gioca allora la carta della denuncia del malcostume politico e culturale italiano, in cui i figli faticano a diventare protagonisti del loro tempo e gli adulti 'delegano'. I grandi sono madri, nonne e nonni, zie e zii in piena crisi di identità, al punto da svendere i sentimenti e venderli al migliore offerente, pensione compresa.
Tra populismo e corruzione, a mancare secondo Salvo Ficarra e Valentino Picone sono i principi morali, la volontà e il pudore. In assenza di regole e leggi si scialacquano le sostanze e si insidiano le zie. Ma davvero l'unico patrimonio culturale trasmettibile alle generazioni future sono le pensioni? Evidentemente no e il film prova ad assegnare a ogni cosa il giusto peso, una forza spirituale e un'onda che 'bagna' anche la Chiesa e il desiderio di amore dei suoi ministri. L'epopea sgangherata del duo scioperato, alle prese col 'debito pubblico' accumulato dai padri, coi genitori detentori di 'ricchezza' mobiliare o immobiliare e coi trasferimenti intra-familiari, per la prima volta non sembra derivare da operazioni comiche radicate nei tempi e nei ritmi degli sketch televisivi ma provenire da una poetica cinematografica e da precisi filoni della commedia all'italiana.
L'attualizzazione socio-antropologica del soggetto si appoggia finalmente su un testo scritto per l'occasione e uno sviluppo narrativo più volte affrancato dalla vis comica dei protagonisti. L'addizione di battute comiche lascia il posto all'evoluzione del soggetto, che mormora un mormorio anti-istituzionale (e confessionale) nemmeno troppo sottotraccia. Sotto il cielo, come dice il giovane prete venuto dal Trentino a miracol mostrare, forse si agita qualcosa di nuovo, una risata sovvertitrice. I problemi sorgono al solito sulla messa in scena, un nulla visivo che non valorizza l'idea di partenza.
Troppo occupati a favorire la mimesi e la comprensione spettatoriale, Ficarra e Picone non riescono ancora a ragionare in termini cinematografici. Per gli attori siciliani nati stanchi il cinema sembra uno dei tanti luoghi sui quali spalmare la loro identità multimediale piuttosto che il coronamento di una carriera. Iperdinamico l'uno e mite l'altro, Ficarra e Picone insistono a darsi alla macchina da presa senza preoccuparsi troppo della specificità del mezzo. A loro favore rema comunque una generosità attoriale che invalida in più di un'occasione il grado zero della regia, accomodata sulla voce over e su quella inside di Nino Frassica. Voci che raccordano la storia e la conducono verso un finale nero. Un epilogo amaro che reclama 'implorando' l'urgenza di un ricambio generazionale delle classi dirigenti.
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“Andiamo a quel paese” di Salvo Ficarra e Valentino Picone è sicuramente il loro film più profondo e maturo, riuscendo a raccontare in un plot narrativo efficace e ben congegnato, il declino morale, sociale ed economico di un Italia che, mai come oggi, si può rappresentare con lo slogan contrario di: “Non è un paese per giovani”. La scrittura del film, come sempre mai volgare e forzata, nella tradizione [...] Vai alla recensione »
Ficarra e Picone sono Salvo e Valentino (ma guarda un po'...), due amici quarantenni che causa crisi e disoccupazione decidono di tornare al "paesello" dove la vita è meno cara che in città. Ma l'impatto con la nuova realtà del piccolo borgo, fatta prevalentemente di anziani che vivono di pensione, riserverà molte sorprese.
Te c'hanno mai mannato a quer paese? Sapessi quante gente che ce sta..., cantava il grande Alberto Sordi. Beh, di certo almeno una volta è capitato a tutti, raramente invece capita di andarci (anzi di ritornarci) spontaneamente. E quel paese non è per niente una parolaccia, è un luogo, vero, che è teatro di una serie di avvenimenti al limite dell'assurdo, di [...] Vai alla recensione »
Aria aperta e spazi invasi dalla luce: se negli ultimi lavori (sia "La matassa" che "Anche se è amore non si vede") Ficarra & Picone avevano scelto ambientazioni "urbane", per questo nuovo film ritornano nella "profonda" Sicilia rurale, nell'immaginario borgo di Monteforte, "paese delle arance", scolpito dal sole e popolato da tante figurine disegnate tra tradizione e caricatura (il barbiere-chiacchierone, [...] Vai alla recensione »
Commedia gradevole, loro simpatici come sempre ma nella sostanza non è eccelle. A mio parere è il film meno bello della loro carriera ed è quello che secondo me fa ridere meno. Dopo avere fatto grandi balzi in avanti in termini di spessore per quanto riguarda la profondità delle loro storie con questo secondo me hanno fatto un passo indietro. Il film è molto sopravvalutato e paragonato a pellicole [...] Vai alla recensione »
Il film secondo me lascia il tempo o meglio lo spettatore così come lo trova. Il duo Ficarra e Picone giocano l'eterno ruolo di vittima e carnefice così come il buon Totò faceva in maniera molto più sublime con l'eccezionale (definirlo spalla mi sembra riduttivo) Peppino De Filippo. La storia è ambientata nella crisi dei tempi nostri che colpisce in modo ancora più spietato la Palermo del profondo [...] Vai alla recensione »
L'idea di base non era malvagia,oramai avere un parente stretto con una buona pensione è un'importante ancora di salvataggio. Così Salvo e Valentino decidono di "accudire" anziani familiari per risorgere dalle proprie condizioni di indigenza. Nel piccole paese si Monteforte si consumeranno dunque diversi momenti goliardici ed avventure a dir poco esilaranti,con vecchiette [...] Vai alla recensione »
Chi pagherà le nostre pensioni, dal momento che una coppia genera, solitamente, un solo figlio (e tardi) nella nostra società resa anziana da una crisi della quale non si vede la fine? E' una domanda che ci facciamo in tanti, a metà tra lo sconforto e l'incertezza del non avere risposte rassicuranti. Su questo stressante "leit motiv" del tempo che stiamo vivendo, Ficarra (soprattutto lui) e Picone [...] Vai alla recensione »
Ai tempi della crisi, la cosa che è ancora rimane (forse per poco) è la pensione delle persone anziane, non vecchie, "perchè vecchie sono le cose, le persone sono anziane". Quando Salvo e Valentino giungono nel paesino natio di Monteforte, notano che la popolazione è per lo più anziana, tutti con una buona pensione e allora nella mente di Salvo una strana [...] Vai alla recensione »
il film è sinceramente divertente. Al netto di alcune piccole impurità che forse non ne faranno il più significativo capolavoro della cinematografia italiana -ambizione che mi pare non fosse coltivata dal duo comico siciliano- la storia è piacevole e le gags sono spontanee e per lo più riuscitissime, il ritmo è naturalmente dinamico. si ride molto, e questo è a mio avviso il principale merito di un [...] Vai alla recensione »
Salvo e Valentino non deludono mai, seppur questo film apparentemente possa risultare banale in realtà è molto più maturo e profondo dei precedenti poichè raffigura il declino sociale di un Italia sempre più in crisi ed è proprio per via di quest'ultima che i nostri due protagonisti decidono di trasferirsi a Monforte, un paesino originariamente famoso [...] Vai alla recensione »
Salvo e valentino due amici sfrattati (uno con moglie e figlia) e senza lavoro tornano nel loro paesello dell'entroterra sperduta siciliana per vivere di "pensioni"...Dietro una comicità semplice, più teatrale che filmica, il racconto amaro, attuale e senza via di scampo che l'ironia della storia smussa appena la vera condizione esistenziale, una commedia recitata senza [...] Vai alla recensione »
Una bella commedia originale. Ficarra e Picone fanno satira feroce sull'Italia ai tempi della crisi, inscenando una truffa ai danni dell'Inps e tirando dentro la Chiesa e la Politica. Attuale, attualissimo e, purtroppo, di grande realismo. Temi trattati e stile ricordano i lavori di Alberto Sordi, ricordato nella sigla finale. Il film é leggero, non un capolavoro, ma fa della trama [...] Vai alla recensione »
Il biglietto d’acquistare per “Andiamo a quel paese” è 3) di pomeriggio “Andiamo a quel paese” è un film del 2014 scritto, diretto e interpretato da Ficarra e Picone, prodotto da Attilio De Razza e Medusa Film , con: Fatima Trotta, Tiziana Lodato, Nino Frassica, Lily Tirinnanzi, Francesco Paolantoni, Mariano Rigillo.
chi si attendeva un film degno dei protagonisti rimarrà deluso. La storiella è quella che è: un po' melanconica. Per alleggerire l'atmosfera ci sarebbe stata bene qualche gag o battuta esilarante, di quelle in linea col repertorio dei due comici . Purtroppo niente: al massimo lo spettatore bendisposto riesce a sorridere.
Una delusione, tristissimo, molti sorrisi e risate col contagocce, la solita peggior sicilia paesanesca messa alla berlina con ormai il sapore di salsa scaduta... in alcune scene si è rasentato lo squallidume che neanche la defilippi, finale sempliciotto e controfinale "omaggio" palese ad Alberto Sordi, che nel contesto sta alla sicilia come il parmigiano sulla macedonia, la sigla d'uscita pareva più [...] Vai alla recensione »
lo sconsiglio davvero brutto!!!
Capisco un certo tipo di satira politica e di ironia sulle condizioni drammatiche in cui versa il nostro Paese,ma funziona solo nella scena finale. Prima, sinceramente,c'è molto poco da gustare mentre i nostri garbati protagonisti cercano di sfruttare al meglio le pensioni degli anziani di turno e tentare matrimoni di convenienza. Il tutto in una sceneggiatura caotica e poco divertente, [...] Vai alla recensione »
Per me è un prodotto che sicuramente non verrà ricordato come uno dei migliori della coppia Ficarra - Picone. La trama è avvolta da uno humor nero che a volte infastidisce. Troppi intrallazzi e troppi escamotage per portare a casa la pagnotta,o meglio la pensione. È vero che in fondo è un film di "denuncia comica" però si sfiora troppo il surreale. Sim [...] Vai alla recensione »
Purtroppo, pur avendo molto apprezzato le precedenti commedie di Ficarra e Picone, non posso esprimermi favorevolmente su questa. Gli spunti ci sono, diverse gag sono divertenti, alcune trovate anche originali. Dopo un po' il film però inizia a stancare. Troppe sono le situazioni e le sotto trame che continuano ad aprirsi per poi concludersi tutte in maniera rocambolesca e caotica, scimmiottando anche [...] Vai alla recensione »
Non mi capacito del fatto che Ficarra e Picone, da comici quali sono ritenuti, abbiano prodotto una commedia così noiosa!!! E pensare che era stato pubblicizzato come film simpaticissimo. E' di una lentezza impressionante!! Poteva essere carina l'idea di fondo....ma è stata decisamente mal sviluppata!!!
Come sempre i due comici siciliani ci reagalano una perla di comicità. Sottovalutati dalla critica, perchè non schierati politicamente, ma amati dal pubblico. Molte delle scene di questo film sono chicche d'autore.
Il film scorre come ci si aspetta,Valentino spalleggia bene Salvo,c'è qualche gag divertente nello stile Ficarra e Picone,e mi è piaciuta l'idea delle citazioni di altri film da miseria e nobiltà fino a febbre da cavallo. Nel complesso il film scorre bene anche se la prima parte è decisamente migliore.
Un film inutile e senza senso..non è per niente simpatico e ci sono solo 2-3 battute che non ti lasciano con l'amaro in bocca. I 4 euro del biglietto spendeteli per andarvi a mangiare una bella pizza
Buona prova di Ficarra e Picone,film spiritoso con dialoghi intelligenti,trama originale e attuale.Interpretazione brillante, Da vedere
Qualche esagerazione nel duetto, specie da parte di Ficarra (a volte noioso, ripetitivo), ma storia raccontata bene con spunti originali (le donne anziane che hanno una loro rivincita) ed efficace critica del sistema. Buona la recitazione dei generici. Più che discreta la regia.
Soprattutto le frecciate alla pessima situazione dell'italia, sicilia, pensioni.
non sara' un capolavoro ma questo film rappresenta piacevolmente il genera commedia che noi italiani vogliamo vedere, ficarra e picone sono simpatici, la sceneggiatura e' godibile e alcune gags (vedi rosario tibetano, figlioletta e picone, ugo e ficarra e anziani beccati sul fatto... ) spassose. Il duo comico Ficarra e Picone sta crescendo.
Un capolavoro di comicità di altri tempi! Un film da vedere e rivedere come i film in bianco e nero che non invecchiano mai. Battute pensate e continue, infatti si ride dall'inizio alla fine! Complimenti a Ficarra e Picone, sono i migliori comici di adesso!
Il film scorre come ci si aspetta,Valentino spalleggia bene Salvo,c'è qualche gag divertente nello stile Ficarra e Picone,e mi è piaciuta l'idea delle citazioni di altri film da miseria e nobiltà fino a febbre da cavallo. Nel complesso il film scorre bene anche se la prima parte è decisamente migliore.
Commedia satirica alla ficarra e picone dove risaltano l'amore per la propria terra e le vecchie tradizioni..bello da vedere..
Commedia molto carina e divertente . Ben diretta e interpretata! Consigliabile per una serata in compagnia tra amici . Non amo particolarmente la coppia Ficarra-Picone,ma questa volta mi è piaciuta ! Bravi...
Film "andiamo a quel paese". Ficarra e Picone, disoccupati lasciano la grande città...Palermo, per il piccolo paese dell'entroterra siculo Monteforte. Commedia sicuramente dalla trama originale e divertente. Film pulito senza parolacce ne volgarità. Molte le questioni sollevate sul paese Italia! Voto:7.
I protagonisti sono più che simpatici, con recitazione di buon livello. Il film descrive una realtà italiana ben presente fino a poco tempo fa. Ottima la fotografia.
Non so se sia il miglior film di Ficarra e Picone ma di sicuro è il più divertente; la regia e la messa in scena sono essenziali e la sceneggiatura, almeno nella seconda parte, fatica; ma il film, puntando come sempre sul contrasto tra i due, è una continua sequela di risate. Il merito principale è che, rispetto alla quasi totalità delle commedie italiane degli [...] Vai alla recensione »
La crisi dei nostri tempi dove l'economia si mantiene più sulla pensione dei nostri cari che sul lavoro dei giovani. Realtà mista a paradosso per una pellicola godibile. Un' ora è più di ironia che non sconfina mai nella volgarità. Come sempre il duo comico siciliano non delude ma conferma la propria bravura. Migliora commedia nel mometo.
Un film che ci fa capire in che condizioni si trova la nostra Italia con un sarcasmo allegro , divertente e coinvolgente. Consigliabile rispetto a tanti cinepanettoni non ha rivali per il divertimento puro e per il cast eccezionale
Un'altro centro per fa coppia Ficarra e Picone. Il ritmo è sempre incalzante e non ha mai flessioni tipiche di molti film di questo genere. Molto bella la fotografia, che racconta di una Sicilia che sa proporre scorci panoramici davvero mozzafiato. Ideale se si vuole trascorrere una serata spensierata e farsi 4 sane risate. Zero volgarità e moltissime battute, una garanzia per un paio d'ore di [...] Vai alla recensione »
Se in italia avessimo più persone dotate di una tale intelligenza e comicità (mai volgare) come Ficarra e Picone, e gente che ama il cimena, si farebbero certamente commedie come una volta e non i miriadi di filmetti e commediucole all'italiana che oggi, ahimè, hanno preso il sopravvento nel nostro panorama cinematografico. li reputo i migliori comici contemporanei italiani [...] Vai alla recensione »
Sono sempre del parere che i film di Ficarra e Picone sono soprattutto fatti x i siciliani,solo noi siculi possiamo capire certe battute, ironie etc...cmq bellissima commedia,come sempre i due comici palermitani non deludono mai.
Dalla città al paesello, gli amici Salvo e Valentino, senza futuro occupazionale, l'uno testa da affarista di piccolo cabotaggio votato all'assistenzialismo, l'altro lamentoso onesto vigliacchetto, trovano il modo di gestire le pensioni di parenti anziani inventando una sorta di casa residenza, dove si mangia poco per vivere a lungo... Arte di arrangiarsi nell'anno di recessione quarto.
Poveri e disoccupati, Valentino (Picone) e Salvo (Ficarra) lasciano Palermo, quest'ultimo con moglie e figlioletta, verso il paese d'origine della consorte. Vi trovano una retroguardia esistenziale, con l'ovvietà della maggioranza di residenti abbondantemente over 60. Il lampo di genio è immediato: aprire la dimora, dove già vive la suocera, a sue coetanee/i a mò di novella Villa Arzilla, autogestita, [...] Vai alla recensione »
Quarta regia (e cointerpretazione) della coppia comica composta da Salvatore Picarra e Valentino Picone, la cui notorietà proviene da Striscia la notizia e dalla palestra di Zelig. L'aspetto più interessante risiede non tanto nell'aspetto sul quale il film fa comicità, quanto nella modalità. Quarantenni precari e in perenne attesa della manna assistenziale, l'ipercinetico Salvo, che ha moglie e figlio, [...] Vai alla recensione »