Le regole del caos |
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Un film di Alan Rickman.
Con Kate Winslet, Matthias Schoenaerts, Alan Rickman, Stanley Tucci, Helen McCrory.
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Titolo originale A Little Chaos.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- Gran Bretagna 2014.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 4 giugno 2015.
MYMONETRO
Le regole del caos
valutazione media:
2,69
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il disordine come coscienza più alta delle cosedi ZafferanoFeedback: 200 | altri commenti e recensioni di Zafferano |
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giovedì 11 giugno 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Attori bravissimi, soprattutto nel mostrare i differenti stati emozionali, ma anche nel calarsi nella parte di personaggi che hanno vissuto nel 1682.
Apparentemente pesante (due persone russavano in sala), in realtà potrebbe piacere parecchio, a patto di andare con gli strumenti giusti per comprenderlo.
Già il titolo, Le Regole del Caos, è indicativo di ciò che lo spettatore deve attendersi. Madame de Barras, interpretata da una eccellente Kate Winslet, è la protagonista del film, una donna, all'avanguardia per l'epoca, geniale e intelligente, con la sua dose già ricca di esperienze forti alle spalle.
Interessante anche come la regia mostri il vissuto di una corte reale francese dell'epoca, con uno dei cortigiani che nel film dirà di loro stessi: "non possiamo uscire di qua, siamo come dei topi in trappola".
Alcuni momenti sono molto intensi; altri invece sono abbastanza ilari, come il Re di Francia Luigi XIV, costretto a interpretare la parte di un semidio, adorato e venerato, ma che alla fine si mostra molto umano, svelandosi soprattutto a Madame de Barra.
Da un punto di vista storico si può capire anche il passaggio dai giardini di concezione italiana, rigidamente regolari e simmetrici, ai giardini inglesi dal paesaggio sinuoso e movimentato, passando appunto dai giardini francesi, che cominciano a infrangere le regole dettate fino a quel momento. A Madame de Barra è bastato spostare un vaso all'interno di una composizione ordinata e simmetrica, per infrangere subito "la regola"; il concetto è che è più difficile prendere coscienza del disordine che dell'ordine, ma la coscienza del disordine è sempre coscienza, anche se una coscienza più alta delle cose; idea che da lì a cento anni porterà alla rivoluzione francese.
Valuto negativamente però il fatto di aver voluto a tutti i costi inserire la ormai scontata storia con il fantasma di mezzo, cosa di cui non si sentiva proprio il bisogno, e che sembra inserita forzosamente nella trama.
In alcuni momenti inoltre, il personaggio di Madame de Barra sembra di una modernità estrema; questo anacronismo forse rende più divertente il film, ma gli fa anche perdere un po' di spessore storicistico.
Film interessante, secondo me è da vedere.
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