"Mi sto limonando il tizio che si è appena pappato il cervello del mio ragazzo, yummm"!
Non so se sia più surreale uno zombie a cui il cuore ricomincia a battere, uno zombie che come definizione è un "morto vivente", o il tentativo di inserire della critica sociale all'interno di uno scenario postapocalittico ed in una storia horrorifica. E' vero, siamo tutti quanti degli zombie, soprattutto appena alzati la mattina. Parliamo poco con gli altri, ancora meno dopo l'impressionante evoluzione tecnologica degli ultimi vent'anni. Siamo schiavi di un sistema al quale non ci si può sotrarre e che avvelena e corrompe la mente e l'anima delle persone, con decine e decine di pellicole che hanno già affrontato questa questione (alcune con risultati decisamente migliori, vedi V per vendetta). Perciò ci si può chiedere: essendoci già film e generi appositi che trattano questi argomenti, "Warm Bodies" serve a qualcosa? è la risposta è : NO.
Scontatissimo il finale, uno zombie ed una ragazza che si conoscono, si innamorano e finiscono con il vivere insieme felici e contenti (non chiamatelo spoiler perchè basta vedere la locandina del film per capire come andrà a finire), il film conosce un innalzamento di livello e tensione sono nella seconda metà della pellicola, in contemporanea con l'entrata in scena di John Malkovich. Sul suo curriculum d'ora in avanti terrò a mente che vi è anche la frase: "ho salvato da solo l'intero film Warm Bodies che stava lentamente affondando in un lago di sterco". E' semplicemente ridicolo mettere una storia d'amore che va a finire bene dentro ad un film horror ed allo stesso tempo fare delle riflessioni più o meno velate riguardo la condizione umana contemporanea e la necessità di abbandonare i pregiudizi nei confronti del diverso. Caro regista Levine, da come hai diretto ed articolato le scene mi sembra di capire che tu ci sappia fare nel tuo lavoro, perciò perchè hai deciso di dedicarti ad un progetto del genere?
Poi mi devo vedere cinque-sei ragazzi sui vent'anni gettati completamente da soli allo sbaraglio, senza elmetti ne armature anche solo basilari, in una zona di guerra o presunta tale a .... a .... a non si sa bene a fare cosa visto che solo un paio si danno da fare per raccattare dei farmaci per la cittadinanza sempre più decimata, mentre uno trova addirittura il tempo per mettersi a giocare ad uno sparatutto. Non sarebbe stato meglio mandarci una truppa di soldati bene addestrati come quelli che il saggio Grigio teneva a guardia di una sottospecie di muro di Berlino? No. Mandiamoci una squadriglia di principianti. Poi ti vedi degli zombie che un secondo prima "mamma mia quanto siamo lenti" (come esclama il protagonista) ed un attimo dopo saltano a destra e a manca con l'agilità di un ghepardo dopo un tiro di cocaina. Poi sei costretto ad assistere alla metamorfosi della protagonista che non solo riesce a dimenticare il fatto che il ragazzo zombie si è mangiato il cervello del fidanzato che tanto diceva di amare, ma addirittura afferma di sentirne la mancanza. E grosse lacrime di commozione iniziarono a sgorgare dagli occhi delle sedicenni in sala (non fraintendetemi, anche io alla vostra età sarei diventato matto per un film del genere, ma non di certo ora. Anzi, mi sono fatto delle grosse risate.)
Un film quindi che incarna tutto il peggio di quello che il cinema può offrire, salvato solo in parte da una buona regia e dalla prestazione individuale di Malkovich. Non mi sento comunque di consigliarlo a nessuno.
[+] lascia un commento a paolo salvaro »
[ - ] lascia un commento a paolo salvaro »
|