Viaggio sola

Quando un film è interpretato da   Margherita Buy siamo sempre sicuri che assisteremo a un film speciale. L’attrice riesce sempre a dare a ogni performance un tocco di classe, di raffinatezza, il suo esprimersi in modo semplice, è sempre d’impatto immediato e di contenuto essenziale, senza fronzoli.
Anche questa volta ho riscontrato quanto ho appena espresso, però il titolo della pellicola non definisce e soprattutto non appartiene alla protagonista, anzi a mio parere “quel suo viaggiare da sola” denota la sua scelta infantile per un tipo di vita senza impegno, una vita vagabonda, né esprime, come ci vuole far credere il personaggio, particolare predilezione e passione per il suo lavoro, ma una particolare inclinazione per un’esistenza da girovaga.
In effetti, è vero che lavorare non significa sempre “guadagnarsi il pane col sudore della fronte” (il suo lavoro, sintetizzando al massimo, consiste nel  frequentare alberghi a cinque stelle e fare le pulci all’organico di quel settore !) ma la sua è, e continua a essere una predilezione nel voler rimanere sempre un Peter Pan , senza grandi responsabilità se non quella di fare la governante e   supervisionare  il grado di efficienza del personale.
 Insomma Irene a cinquant’anni non è ancora in grado di fare quel salto di qualità che le permetterebbe di vivere in modo pieno, maturo.  
 Questo continuo viaggiare sola per il mondo le porta una grande e consapevole solitudine cui non rinuncia nemmeno quando le sfiora l’idea, di poter forse essere più utile come volontaria in Tanzania.
Eppure è un’idea che le balena e che - a mio parere per sua sfortuna - non riesce ad agguantare, lasciandosela  sfuggire.
Le uniche vere protagoniste del film che “viaggiano sole” sono la sorella Silvia che affronta la sua crisi matrimoniale portando avanti il carico di una famiglia e la sua depressione dovuta alla vicinanza di un marito …..tiepido, e la compagna di Andrea, che al contrario del partner, persona insicura e confusa, decide senza indugi e ripensamenti di tenere il loro bambino affrontando con determinazione ed entusiasmo di “viaggiare sola” per le strade della vita.