Bellissimo film, che ha indubbiamente (almeno) due chiavi di lettura.
In superficie appare l’ennesimo film dei i buoni sentimenti che hanno la meglio – questa volta addirittura il cattivo è disegnato con caratteristiche più soft della media dei cattivi – e potrebbe sembrare l’ennesima rivincita dei “perdenti per natura”: Turbo è una Lumaca (“da giardino” per la precisione) ….. e il protagonista umano è un Messicano.
La sala cinematografica con una capienza di 400 persone, ne ospitava una ventina. E le recensioni medie gli attribuiscono due stelline su cinque come giudizio.
Ma non lasciamoci ingannare! E andiamo oltre.
Ad una ottava più alta è tutta “una questione di Cuore”! E’ lampante.
Il potere di cambiare la realtà è dentro di noi. I protagonisti – lumaca e uomo – hanno un sogno e rimangono centrati sull’obiettivo come laser. Agiscono di Cuore e ottengono il risultato. Spassosissima (ed incisiva) la creatività del messicano Tito, e degli Amici Lumache.
Il tutto supportato al meglio da un montaggio del film splendido, che ha – finalmente! – la responsabilità di non aver utilizzato alcuna scena “di Cuore” inteso come “il solito” e trito ritrito “motore romantico”. Ci godiamo, invece, una serie veloce di immagini a testimonianza della vera “forza interiore” – presente in ognuno di Noi. Sguardo fisso allo schermo sino alla fine! Gli ultimi secondi ribadiscono il concetto in maniera geniale. Il Cuore è sì amore romantico, ma anche molto di più: è un vero e proprio Fuoco – in questo caso blu nitro! E’ potere dentro di noi che non ci abbandona mai. E il film di animazione Turbo ce lo ricorda alla perfezione, semplicemente.
Buona visione.
Archelinda.
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