L'ho visto ieri sera per la prima volta, e mi sto scervellando per capire quale sia il collegamento tra le 3 storie (di per sè insignificanti e anche un po' al limite, quasi squallide) che - credo - venga spiegato nella conversazione finale tra Michael (Liam Neeson) e la moglie Elaine (Kim Basinger): la mia sensazione, forse sbagliata, è che lo scrittore (Liam Neeson, Michael) e la sua amante Anna (Olivia Wilde) siano gli unici personaggi "veri", mentre gli altri lo siano del libro che sta scrivendo, e che rispettivamente ripercorrono, dagli esordi alla rovinosa fine, la vita sentimentale dello scrittore, evidentemente traumatizzata. Ma chiedo ai gentili lettori di darmi la loro versione, perchè sto letteralmente impazzendo per trovare una quadra.
Gli indizi sarebbero i seguenti: (1) sebbene le tre storie siano ambientate a Roma (Adrien Brody e Morgan Atias, rispettivamente Sean e Monika), New York (Mila Kunis e James Franco, rispettivamente Julia e Rick) e Parigi (Liam Neeson e Olivia Wilde, rispettivamente Micheal e Anna), durante il film Julia (che dovrebbe essere a NY) si ritrova a sistemare la stanza piena di rose bianche di Anna (che dovrebbe essere a Parigi), e Michael (che dovrebbe essere a Parigi) nel dialogo finale con la moglie Elaine le dice che Roma è come al solito calda e umida: quindi si trova a Roma? Mi sono persa il viaggio? Anche quando insegue Anna (e le altre protagoniste che, man mano, sostituiscono la nivea figura della sua amante tradita) si ritrova infine in Piazza di Spagna; (2) nella conversazione telefonica tra Sean e l'ex moglie Theresa (Maria Bello), si evince che la figlia della ex coppia sarebbe morta annegata in piscina perchè lui si sarebbe distratto 30 secondi per rispondere a una telefonata di lavoro; (3) a tale ultimo proposito, nella conversazione finale tra Michael ed Elaine, Michael di punto in bianco dice alla moglie che "non era per lavoro" (e lei rispone sbigottita "eri con lei? e lui lo sapeva?"), quasi a confessare che il figlio dello scrittore sarebbe morto per una disgrazia perchè lui si era distratto per rispondere non già a una telefonata di lavoro bensì per intrattenersi con la sua amante Anna, ricollegandosi alla giustificazione di Sean.
Forse dovrei rivederlo per cogliere alcuni particolari che evidentemente mi sono persa, ma visto che vorei evitarlo chiedo a voi appassionati se avete notato questi (e/o altri) particolari e cosa ne pensate, al fine di dare un senso a un film che altrimenti mi sembra non all'atezza della fama del regista.
Soprassiedo sull'immagine stereotipata e non veritiera che Haggis vuole dare dell'italiano. Grazie a tutti
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samuelacitt
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lunedì 5 settembre 2022
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in terza persona
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Penso come te che gli unici personaggi reali siano lo scrittore, la sua ex moglie, la sua amante, il padre di lei e l''editor. Tutti gli altri sono i personaggi del romanzo che l''uomo sta scrivendo e che ricalcano in un modo o nell''altro la tragedia della perdita del figlio. Gli indizi di cui parli più quello che riguarda il biglietto con l''indirizzo del giudice per la tutela che la cameriera scrive su un foglio di carta nella stanza dello scrittore (la cameriera si trova a New York, mentre lo scrittore a Parigi) e anche il giudizio dell''editor (quando dice allo scrittore che i personaggi della sua storia sono li per giustificare la sua vita) rendono probabile questa interpretazione. La scena finale di lui che rincorre l''amante per i vicoli (di Taranto/Roma ?) non è reale, fa parte della scena finale del romanzo che lui termina alla stessa scrivania dello stesso albergo di Parigi.
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Penso come te che gli unici personaggi reali siano lo scrittore, la sua ex moglie, la sua amante, il padre di lei e l''editor. Tutti gli altri sono i personaggi del romanzo che l''uomo sta scrivendo e che ricalcano in un modo o nell''altro la tragedia della perdita del figlio. Gli indizi di cui parli più quello che riguarda il biglietto con l''indirizzo del giudice per la tutela che la cameriera scrive su un foglio di carta nella stanza dello scrittore (la cameriera si trova a New York, mentre lo scrittore a Parigi) e anche il giudizio dell''editor (quando dice allo scrittore che i personaggi della sua storia sono li per giustificare la sua vita) rendono probabile questa interpretazione. La scena finale di lui che rincorre l''amante per i vicoli (di Taranto/Roma ?) non è reale, fa parte della scena finale del romanzo che lui termina alla stessa scrivania dello stesso albergo di Parigi. Infine Third person secondo me indica proprio la forma letteraria scelta dallo scrittore per raccontare la sua storia in terza persona.
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d'accordo? |
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federica
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martedì 27 agosto 2024
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grazie
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..mi sembra l''unica spiegazione che quantomeno si avvicina ad una possibile realtà. Mi rimangono però dei dubbi sul perchè due dei bambini sono evidentemente morti in una piscina, mentre uno è vivo ed è scampato ad una disgrazia chiuso nell''armadio (visto in lingua originale, spero di aver capito bene). Ad ogni modo grazie per la vostra interpretazione
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