Anno | 2013 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Ken Loach |
Attori | Eileen Thompson, Julian Tudor Hart, Dai Walters, Sam Watts, Ray Davies (II) Dot Gibson, Tony Benn, Harry Keen, John Rees (II), Raphie de Santos, James Meadway, Tony Richardson (II), Dena Murphy, Margaret Battin, June Hautot, Bill Ronksley, Jacky Davis, Jonathon Tomlinson, Alex Gordon (II), Ray Thorn, David Hopper (III), Inky Thomson, Stan Pearce, Ray Jackson, Deborah Garvie, Alan Thornett, Terry Teague, John Farrell, Doreen McNally, Tony Mulhearn, Adrian Dilworth, Simon Midgley, Karen Reissmann, Tony Nelson (II), Kate Hardie, Jamie Michie, Tansy Hoskins, Trevor Fox, Mark Womack. |
Uscita | giovedì 12 settembre 2013 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,23 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 17 dicembre 2014
Il regista Ken Loach usa filmati d'archivio, registrazioni e interviste, per analizzare gli effetti delle politiche attuate dal governo laburista dal 1945 in poi.
CONSIGLIATO SÌ
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Lo spirito del '45, secondo il regista inglese Ken Loach, era "un'idea nobile, popolare e acclamata dalla maggioranza della popolazione": un moto di solidarietà sociale nato dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale e improntato alla condivisione e al mutuo soccorso. Attraverso immagini d'archivio e interviste a chi l'ha vissuto, Loach racconta quel momento storico in Gran Bretagna, le conquiste sociali raggiunte e il loro successivo smantellamento a partire dal governo Tatcher.
The spirit of '45 parte da una tesi ben definita e procede ad illustrarla accantonando ogni pretesa di neutralità e assumendosi la responsabilità di un punto di vista apertamente schierato. Del resto non ci si potrebbe aspettare da Loach, da sempre campione delle classi economicamente e socialmente più deboli, un distacco emotivo di fronte alle testimonianze degli anziani ex minatori, metalmeccanici, ferrovieri, portuali, postini e infermieri che fanno da narratori di questa storia di speranza e disillusione.
Il senso dell'operazione è quello di passare il testimone da quegli ottuagenari ai ventenni di oggi che conoscono poco i loro diritti e che ereditano un sistema sociale depauperato. Loach si preoccupa di trasferire un po' dell'entusiasmo della ricostruzione post bellica a quella generazione che, pur non avendo vissuto un conflitto internazionale, si trova comunque ad affrontare una disoccupazione record e una disparità economica sempre più accentuata.
Il regista racconta l'ascesa del movimento socialista come una lotta fra Davide e Golia che ha permesso ad Aneurin Bevan, leader del partito laburista, di portare la voce dei lavoratori in Parlamento. Nascevano così il Servizio sanitario nazionale (con la rivoluzione copernicana del passaggio dalla cura alla prevenzione), la nazionalizzazione dei trasporti e delle forniture di gas ed elettricità, il piano per la casa, e così via.
Tutte pietre miliari che i fautori dell'ascesa socialista non avrebbero immaginato di vedere rimosse, una dopo l'altra, trent'anni dopo. E invece, a partire dal 1979, l'ago si sarebbe di nuovo spostato verso l'individualismo e il "capitalismo incontrollato". A catena sono arrivate le privatizzazioni di utenze e trasporti, l'esternalizzazione dei servizi sanitari, la cessione di alcuni marchi nazionali. Nel racconto di Loach, gli anni Ottanta hanno "svuotato il patto" siglato negli anni Quaranta, e i lavoratori sono stati "lasciati soli dai sindacati".
The spirit of '45 ripropone al pubblico del Ventunesimo secolo quell'etica del servizio pubblico contraddetta dal tatcherismo (recente oggetto di celebrazione cinematografica in The iron lady) chiedendo agli spettatori di ritrovare quello spirito generoso e carico di ottimismo. "Dobbiamo combattere il concetto che il profitto fa girare il mondo", dice.
Loach cerca di ricostituire anche filmicamente il patto generazionale fra anziani e giovani su cui edificare la ricostruzione, ricordando il tempo in cui le parole d'ordine erano comunità e condivisione. Dunque usa un montaggio secco e veloce, giustappone con disinvoltura le immagini del passato a quelle della contemporaneità, segue un ritmo narrativo che accontenta il gusto contemporaneo anche se racconta storie "vintage".
The spirit of '45 funziona nella struttura a specchio (la prima metà dedicata alla costruzione, la seconda alla decostruzione), nella delicatezza con cui raccoglie le testimonianze dei reduci di un'epoca tramontata, nell'uso di un bianco e nero "storicizzante" che rende fluido il passaggio fra materiali di archivio e interviste recenti. E chiude con un tocco supremamente cinematografico: la fine è palindroma all'inizio, ma con un... tocco di colore che fa tutta la differenza.
assolutamente da vedere. per conoscere una parte della storia ai più sconosciuta. perché, proprio in un momento in cui la politica sembra essere così distante dalla vita delle persone, ne evidenzia la capacità trasformativa. perché l'impegno politico di ken loach, attraverso il genuino interesse per le condizioni di vita delle persone, riesce ad evidenziare ancor meglio di un libro di scuola, i passaggi [...] Vai alla recensione »
Proprio quando Bertolucci e i suoi giurati hanno appena provato a convincerci che un documentario equivale in forma e sostanza a un film, Loach torna in sala con «The Spirit of '45» il cui sottotitolo non lascia spazio a equivoci: «La vittoria laburista del '45. Ricordi e riflessioni». Comunista generoso e testardo, il settantasettenne inglese ha assemblato materiali di repertorio riguardanti il ribaltone [...] Vai alla recensione »
Nel weekend successivo alla conclusione della mostra di venezia, è bello che l'attenzione del critico -e, speriamo, anche di qualche spettatore - venga sollecitata da due film lontanissimi dagli standard hollywoodiani medi (per altro sempre più bassi). A Venezia, si sa, ha vinto un documentario: Sacro Gra di Gianfranco Rosi. Ed ecco che, quasi per un effetto osmotico, arrivano nei cinema un documentario [...] Vai alla recensione »
Che Ken Loach sia regista schierato, si sa, e di certo non sarebbe lui a negarlo. Ma, nel suo caso, che significa schierato? The Spirit of 45 è un documentario che in uno splendido bianco e nero rievoca, fra interviste e materiali di archivio, le miserande condizioni di vita del proletariato britannico prima del Secondo conflitto Mondiale; poi passa a raccontare il numero incredibile di riforme e nazionaliz [...] Vai alla recensione »