Il soggetto è ricavato dall'autobiografia di Eric Lomax ex ufficiale inflese in cui racconta la sua prigionia in un campo di concentramento giapponese dopo la caduta di Singapore, e il lungo periodo del dopoguerra nel quale visse tormentato dai ricordi. E' opportuno riflettere che i fatti sono veri e che riguardano i crimini commessi dai gipponesi durante la II guerra mondiale che furono notevoli specie nei confronti dei prigionieri e della popolazione civile.
Il film del 2013, inizia in Scozia nel 1980 nel circolo dei veterani di guerra in una cittadina dove si riuniscono gli ex combattenti della II guerra mondiale, tra di essi in disparte c'é Eric Lomax (Colin Firth) appassionato di ferrovie di cui sa tutto compresI gli orari e le coincidenze (in originale il film ha il titolo: The Railway man), tutti sono reduci dalla caduta di Singapore e prigionieri dei giapponesi dal 1942 al 1945, durante i 3 anni di prigionia costretti con un trattamento feroce a costruire la ferrovia (quella de Il ponte sul fiume Kwai) per unire la Thailandia alla Birmania occupate dal Giappone. Lomax è diventato nevrotico, i ricordi sono doloranti ciccatrici, ha visioni dell'ufficiale che lo torturava, durante uno dei suoi viaggi in treno in cerca di oggetti delle ferrovie, incontra un'affascinante insegnante Patti (Nicole Kidman), dopo sorrisi e imbarazzanti dialoghi lui le fa la corte, si innamora ricambiato e si sposano presenti al matrimonio i suoi commilitasti. Tra questi c'é Finlay il loro capo (Stellan Skarsgard noto attore svedese: I Pirati dei Caraibi, vari film di Lars von Trier,Mamma mia) ma il matrimonio è solo un lampo di felicità, perché Lomax ripiomba ancora di più nei suoi incubi e visioni sempre più forti, diventando violento. Patti scopre la verità da Finlay: Lomax era stato torturato ferocemente da un ufficiale giapponese, quell'ufficiale si scopre che è ancora vivo , Finlay propone Lomax di andare a trovarlo in Birmania proprio dove fa il custode del Museo della Ferrovia vicino al ponte sul fiume Kwai e ucciderlo. Lomax rifiuta, ma dopo il suicidio di un commilitone per il suo rifiuto, va in Asia, ritrova l'ex ufficiale, ma l'incontro sarà catartico, di fronte alla piena e sofferta confessione dell'uomo e alla richiesta di perdono Lomax lo concede, gli incubi spariscono e ritorna in quel luogo con la moglie ormai rasserenato e felice.
La storia, cooispondente alla realtà dei fatti è commovente, a mio avviso il nucleo centrale del film non è l'orrore della guerra in cui i giapponesi si comportarono bestialmente non solo con i giapponesi che consideravano disonorati perché si erano arresi, ma anche verso i civili specie in Cina e in Corea le stragi di massa a Nanchino, le migliaia di donne stuprate e uccise o inviate nei bordelli per soldati, specie le torture erano dirette dalla Kembetai (la Ghepeu o la Gestapo del Giappone) a cui apparteneva l'ufficiale torturatore di Lomax, pochi giapponesi furono condannati per questi crimini anche perché gli USA aveva bisogno del Giappone come alleato. Il motivo centrale del film risiede nel perdono, non quello fasullo del criminale che cerca di alleviare la pena, ma quello che si raggiunge dopo un lungo percorso umano e psicologico da entrambe le parti, Lomax ha di fronte un uomo che in questi lunghi anni ha guardato dentro se stesso, sa che la morte sarebbe una giusta pena, la richiesta di essere perdonato nasce dal profondo del cuore ed incontra il sentimento di un uomo che si vuole sgravare dai ricordi. In questa vicenda Lomax ha la meglio: finalmente ritorna libero.
Il regista Jonathan Tepliztzsky (australiano ha diretto il recente Churchill) ha saputo toccare le corde giuste dei sentimenti, il film in alcuni punti è lento e manca di nerbo, anche se certi immagini della costruzione della ferrovia sono estremamente coinvolgenti. Molto buona l'interpretazione di Colin Firth bravo interprete del traditore ne La Talpa e di Giorgio VI ne Il discorso del Re con cui ricevette l'Oscar, ma qui si supera interpretando un personale complesso, infin dei conti mite e gentile, ma caratteriale sconvolto da terribili ricordi, efficace l'interpretazione di Nicole Kidman nella parte di un insegnante metodica e formalista che ha scoperto tardi l'amore, bravi i comprimari specie l'interprete di Finlay.
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