The Colony |
|||||||||||
Un film di Jeff Renfroe.
Con Laurence Fishburne, Kevin Zegers, Bill Paxton, Charlotte Sullivan, John Tench.
continua»
Azione,
- Canada 2013.
|
|||||||||||
|
|||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
survival-disaster movie but...di elgatolocoFeedback: |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 1 luglio 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"The Colony"(Jeff Renfroe, soggetto di Patrcik Tarr, sceneggiatura di Paul Barkin, 2013)parla in forma catastrofica e catastrofista di cambiamenti climitatici, dove la terra subisce dapprima un surriscaldamento globale, poi un raffreddamento catrastrofico, per cui la sopravvivenza, difficilee e limitata a pochissime persone, è comunque ristretta a gruppi che si concentrano in lree piccole quanto autoprotette, che si rinchudono ancora di pià, preferendo affidarsi a una gestione"lautocraticamente chiusa", con un'esclusione degli ammalati che arriva a non dar loro neppure più la possibilità di allontanarsi(adnadando incontro a un destino quasi certo di morte, viste le condizioni climatiche), uccidendoli subito, "per evitare il conagio". Tutto questo in qualche modo regge, con la sua logica feroce da "homo homini lupus", finché non sopraggiunge una "squadra"di cannibali disponibile a tutto, pur di cibarsi delle carni dei sopravvissuti. Incerto tra approfondimento della psicologia individuale e considerazioni sulla dinamica di gruppo(viste le diemnsioni cui si sarebbe ridotta l'umanità, di una dimensione"sociale"è orami assolutamente improprio parlare), il film,in questione(di produzione canadese) che tecnicamente"si difende"e appare a tratti, superiore alla media di prodotti dello stesso genere, finisce per proporre, anzii quasi imporre il dilemma tra la logica della mera sopravvienza individuale, quella dell'istinto dell'autocnservazione, quella della violenza come "naturale"o invece socialmnete indotta, senza in alcun modo riuscire a proporre soluzioni non dico teoriche(non è questo, invero, il compito del cinema)ma neppure praticamente credibili, Se non erano riusciti, nonostante sforz teorici notevoli, a dirci molto Freud, gli psicobologi e, reciprocamente, la biopsicologia, Fromm e altri, che cosa aspettarci da un film che mira, in primis, a spaventare, forse incutere qualche"pensiero"(non dirò"riflessione", sarebbe dire troppo)sul surriscaldamento globale, senza riuscire a trovare la chiave per proporci la questione in una forma non legata alla mera logica del film d'azione e del "terrore spcciolo"? Anche gli e le interpreti, in questo quadro, sono meri/e esecutori ed esecutrici di funzioni da svolgere, più o meno bene, cosa che fanno discretamwente. El Gato
[+] lascia un commento a elgatoloco »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||