Bling Ring

                         Ero più che entusiasta per l’uscita del nuovo film di Sofia Coppola,”Bling Ring”. Quindi in una piovosa sera di fine settembre ho deciso di andare al cinema: ho comprato il biglietto e dopo aver scelto con cura il posto mi sono seduta facendomi coccolare dalla poltrona rossa, sebbene sudicia. Durante la presentazione dei trailer  degli altri film, un momento che semplicemente adoro, fremevo. Le mie aspettative però sono crollate nel giro di una decina di minuti. Una delusione colossale. Bisogna ammetter e che dal punto di vista puramente formale è un film eccellente: inquadrature perfette, ottima fotografia  e una colonna sonora d’effetto e molto adatta. Non dimentichiamo il cast di attori che culmina con una travolgente performance di Emma Watson che è ha superato a pieni voti “la prova di maturità” dimostrando di essere in grado di essere anche una perfida viziata seduttrice, e pure provocante. Ma tolto tutta questa scintillante cornice che cosa ci rimane? Un film semi documentario che non trasmette niente. Racconta di adolescenti invasati di fashion  che rubano nelle ville dei super ricchi e sono alla ricerca disperata di quello stile di vita ,postano foto sui social networks sbandierando le loro serate e i loro recentissimi “acquisti”. E’ un film che cade nella banalità più totale presentando il cliché del ragazzo nuovo discriminato a scuola e dalla personalità malleabile che si rivela essere un fidato esperto di moda. Non c’è alcuna indagine psicologica dei ragazzi  che hanno un’ossessione patologica per le celebrità. E poi,detto sinceramente, è pure noioso e ripetitivo. Speriamo solo che il prossimo lavoro sia al livello de “il giardino delle vergini suicida” o di “Somewhere”.