Titolo originale | Flores Raras |
Titolo internazionale | Reaching for the Moon |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Brasile |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Bruno Barreto |
Attori | Miranda Otto, Tracy Middendorf, Lola Kirke, Glória Pires, Anna Bella Chapman Marcio Ehrlich, Marcello Airoldi, Chris Hietikko, Sophia Pavonetti, Griffin Addison, Anna Bella, Tânia Costa, Marianna Mac Niven, Luciana Souza, Treat Williams, Angelina de Sensi, Kiria Malheiros, Bruna Franca, Joana Franca, Thogun Teixeira, Isio Ghelman, David Herman (II), Sonia Glatt, Emmanuel Pasqualini, Ellaine Mollet, Jennifer Byers, Roberto de Martin, Erica Migon, Evandro Melo, Gabriela Luiz, Cesar Mello, Evandro Machado, Alex Brasil, Edmílson Santini, Rafael Zolly, Fabricio Santiago, Beto Quirino, Luidi Porto, Fernanda Borsoni, Nathalia Alvim, Chico Pelúcio, Beatriz Campos, Rogerio Chaves Brito, Francisco Nilson, Marconi Bruno, Kelzy Ecard, VanneOgreen. |
Tag | Da vedere 2013 |
MYmonetro | 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 17 maggio 2024
Tratto dal romanzo "Flores Raras, Banalíssimas" di Carolina Kotscho, il film racconta la vita della poetessa americana Elizabeth Bishop e dell'architetto brasiliano Lota de Macedo Soares
CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1951 Elizabeth Bishop si reca in Brasile. La vacanza dovrebbe durare poche settimane, ma le settimane diventano anni, perché a Rio de Janeiro la Bishop conosce Lota de Machedo Soares, architetto preveniente da una famiglia ricca e colta, con la quale instaura una relazione sentimentale lunga e tormentata, che passa attraverso la vincita del Pulitzer, la depressione, il golpe militare e l'alcolismo, fino alle estreme conseguenze.
Barreto racconta la storia d'amore tra Elizabeth e donna Lota con un film biografico che restituisce con impressionante vividezza il presente di quei giorni. È stato detto che tutte le liriche della Bishop (considerata tra le massime poetesse di lingua inglese, insieme a Emily Dickinson, Marianne Moore e Sylvia Plath) portano in calce la scritta "io l'ho visto", e lo stesso si può dire di questo film di Barreto, che copre un arco di quindici anni senza mai farci sentire sfasati rispetto al momento filmato, ma sempre al suo interno, come presenti.
Nello spazio letterale di una poesia ("One art"), che apre e chiude il film, questo cinema riesce in uno dei compiti che il cinema in generale più ama e più teme, ovvero nel racconto di un valzer estenuante tra vita e arte. Riprendendo alcune tematiche di Donna Flor e i suoi due mariti, il regista realizza un film stilisticamente elegante e talvolta freddo come un'architettura moderna, percorso da grande ironia ma anche da un (melo)dramma che la Bishop avrebbe rigettato e snobbato, ma che ha connotato senza dubbio la sua esistenza, dall'infanzia alla fine.
Reaching for the moon celebra la forma così come la passione e sfrutta la differenza culturale tra la timida e nevrotica americana, allergica ai legami perché già "promessa al pessimismo", e la schietta e passionale brasiliana -l'una abituata a perdere gli affetti, l'altra ad accumularli- per dar vita ad un duetto a dir poco ispirato tra Miranda Otto e Gloria Pires, cui si aggiunge Tracy Middendorf nelle vesti di Mary, personaggio chiave, spina nel fianco e prima testimone dell'"arte di perdere".
L'omosessualità femminile è trattata con naturalezza e non fa la differenza in questa storia d'amore in cui l'arte vince tragicamente sulla vita, anche se il rapporto tra due persone dal comune sentire e dalle identiche necessità rafforza e drammatizza ulteriormente le questioni in campo.
Illuminato con i toni pittorici e metropolitani di Edward Hopper, inquadrato spesso frontalmente come un ritratto di gruppo, il film fotografa in realtà la solitudine dell'artista, il momento in cui lo scambio umano e amoroso giunge ad un punto terminale, perché, oltre, il dialogo del poeta continua solo con se stesso.
Ho letto le varie recensioni che si riecono a trovare, ma il film pare introvabile.A quanto sembra in Italia non è stato distributo, e non vi è doppiaggio italiano,ma non si trova neanche sottotitolato.Bhè è un gran peccato,il film sembra essere molto interessante: per i temi trattati, per il fatto che si tratta di una storia vera e dal momento che è stato presentato anche a Berlino.
E'un film meraviglioso ma quasi introvabile qui in Italia, è possibile inserirlo tra i film disponibili alla visione in mymovies?