(SPOILER ALERT !!!)
Grandiosi effetti speciali, scenografie imponenti, fotografia da brivido e niente più per questo nuovo capitolo di Superman.
Per quanto abbia adorato i primi due film di Donner e di Lester, ed anche il più recente "Superman Returns" (a mio parere criticato ingiustamente), sentivo anch'io l'esigenza di vedere sul grande schermo un Superman restaurato, considerato che i primi due film, per via dell'anno in cui sono usciti, avevano grossi limiti negli effetti speciali e nelle scenografie, e "Superman Returns" era stato la continuazione di "Superman II".
Quello che mi aspettavo da questo film era, quindi, un ampio uso degli effetti speciali, ed una sceneggiatura convincente, più realistica, ma comunque che non stravolgesse le fondamenta del personaggio.
Per quanto riguarda gli effetti speciali, il film mi ha dato addirittura più di quanto mi sarei mai immaginato: combattimenti mozzafiato, scenografie bellissime, distruzioni a più non posso e chi più ne ha più ne metta. Per quanto riguarda la sceneggiatura, invece, non mi sono trovato del tutto convinto. L’ordine con cui sono stati messi gli avvenimenti, mi ha fatto parecchio storcere il naso, così come molte forzature e stravolgimenti che chi ha visto i primi film di Superman e/o letto qualche fumetto non può assolutamente perdonare.
Per quanto sia bella e coinvolgente la prima parte su Krypton, anche qui sono presenti parecchi stravolgimenti. Sulle scenografie niente da dire, sono bellissime e non ho trovato malvagia la scelta di inserire delle specie animali, anzi mi ha abbastanza intrigato. Tutto crolla con il colpo di stato di Zod, che a mio parere rovina completamente questa prima parte, non perché non abbia senso (anche se il modo in cui viene fermato è abbastanza ridicolo), ma semplicemente perché se si guarda il film, avrebbe avuto un effetto del tutto diverso se fosse stato inserito come flashback. Questo per dare maggiore intensità alla scena in cui lui, appena arrivato sulla terra, provoca un black-out totale e trasmette il suo messaggio per Superman in televisione.
Sempre per quanto riguarda la sequenza su Krypton, non mi è assolutamente piaciuto come hanno gestito il fatto che il pianeta sta per collassare, cioè, nonostante tutti quei grandi ministri vedano con i loro occhi esplosioni a destra e a manca, decidono comunque di imprigionare Zod e i suoi uomini nella zona fantasma, sapendo che con la distruzione di Krypton quest’ultima si sarebbe disattivata. A questo punto gli davano una bella astronave per raggiungere subito Kal-El e facevano prima.
Finita la sequenza su Krypton inizia quella sulla terra, e devo dire che l’alternanza di flashback e tempo presente, nonostante sia un po’ confusa, mi è piaciuta molto. E’ però da qui che comincia a delinearsi il più grosso limite del film, ovvero la scarsa caratterizzazione dei personaggi. A parte Superman, che non dimentichi solo perché è il protagonista del film, e Zod, che è risultato davvero un ottimo villain, tutti gli altri personaggi, compresa Lois Lane, sono fastidiosamente dimenticabili. Questo è un difetto che i primi film di Superman non avevano, in quanto erano riusciti a rendere convincenti anche i personaggi più marginali. Tra tutti i personaggi, però, quello studiato peggio è sicuramente Jonathan Kent, di cui non si capisce la morale che vuole trasmettere. Le scene peggiori, infatti, sono per la maggior parte quelle che lo vedono protagonista, perché, a mio parere, alcune oltre ad essere dannatamente scontate, sono anche poco educative. Come precedentemente detto, non mi ha convinto minimamente neanche il personaggio di Lois Lane, l’ho trovato vuoto, antipatico, e troppo banale nel suo sviluppo amoroso con Superman. Molto meglio, invece, Jor-El, che è risultato meno macchiettistico nonostante le poche apparizioni.
Tutti gli altri personaggi, invece, chi più chi meno, sono stati soggetti ad uno studio molto poco approfondito.
La terza parte del film, ovvero quella della battaglia finale, è davvero epica e contiene tutto quello che i primi film di Superman non avevano potuto offrirci, ma, a mio parere, hanno esagerato con la durata, infatti dopo quindici e passa minuti di esplosioni continue la noia comincia a farsi sentire.
Sicuramente uno dei punti più forti del film è la colonna sonora di Hans Zimmer, che, nonostante non mi sia rimasta particolarmente impressa come altre sue opere, ha sempre un suo fascino.
Per concludere, sicuramente Man of steel ha tanti difetti evidenti, ma nel complesso può risultare sicuramente un buon intrattenimento.
VOTO 6,5
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