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SIcuramente per valutare un film come"Snitch"(Ric Roman Waugh, 2013)bisogna tenere conto delle differenze tra il sistema giudiziario e anche di pubblica sicurezza negli States e in EUropa; la capacita'che ha Sntich .l'i"nfilitrato"ad infiltrarsi , appunto, nel sistema criminale di spaccio di droga(cocaina, nella fattispeice, ma varrrebbe anche per altre droghe)e'sicuramente permesso da come l'infiltrazione vieene recepita dal codice pensale made in the USA riseptto, per es.a quello italiano, dove essa e¿stata permessa ma normata piu'che alro per il terrorismo, mentte per la crimininalita' sembra valgano altre dispoziioni, se non per assiociazioni criinali pericolose per la sicureaza dello Stato, come(credo)la camorra e iCosa nostta etc. Detto quersto, il film, inquietante , di Waugh, che rivela un protagonista come the Rock, alias Dwayne Johnson lontano dai modelli"maschos"di altri film, impersonando qui un padre dispetato, mostra, a partire da un fatto realmente avvenuto, una sensibilita' notevole e una capacita'di cogliere determinati aspetti della personalita' umana che sfuggono a un"monitoraggio"troppo stringente, che rischia di "non vedere nulla"come anche a tassonomie trroppo stringentil, che non entrano nelle faglie della personalita¿'umana. Bene anche Susan Sarandon, nei panni del procuaratore legale, Rafi Gavron, il figlio e altri/e coprotagonisti(e di un film che parla di una realta'certo"spaicevole"ma certo non inesistente, anzi "pericolosa". El Gato-Eugen
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