Runner Runner |
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Un film di Brad Furman.
Con Justin Timberlake, Gemma Arterton, Anthony Mackie, Ben Affleck, Oliver Cooper.
continua»
Titolo originale Runner Runner.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 91 min.
- USA 2013.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 24 ottobre 2013.
MYMONETRO
Runner Runner
valutazione media:
2,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Debole e amorfo film sul gioco d'azzardo.di ashtray_blissFeedback: 29534 | altri commenti e recensioni di ashtray_bliss |
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mercoledì 18 marzo 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una vera occasione persa quella diretta da Furman e prodotta da DiCaprio sul promettente Runner Runner (il titolo si riferisce ad un momento preciso del gioco del Poker). Un film che ha come pretesto quello di indagare, magari buttare più luce su un argomento spesso controverso, o semplicemente poco dibattuto, come appunto il gioco d'azzardo online e la relativa serietà e trasparenza di questi siti e dei rispettivi gestori. L'idea di partenza non è niente male e promette, se non altro, di aver a che fare con un thriller che si distacca per tematica dalla maggioranza di thriller che escono puntualmente nelle sale. Purtroppo questa speranza sfuma già dopo i primi dieci minuti di film, dove ci si rende conto che non viene offerto nulla di nuovo ma semmai una delle solite storie condita con un dressing diverso: Anche qui si parla di raggiri, truffe economiche stratosferiche, un boss ambiguo che fà l'amico davanti ma è pronto a pugnalarti alle spalle il secondo dopo, e dulcis in fundo, la pupa del gangster che non ricopre mai un vero e proprio ruolo se non quello di spalleggiare prima il boss per finire col parteggiare per il suo oppositore.
Il film inizia comuqnue bene e segue le vicende di Richie (Timberlake) giovane studente d'università ed esperto giocatore d'azzardo online, il quale si vede ammontare smisuratamente i costi delle tasse nonchè si vede minacciato di espulsione se non fosse disposto a troncare il suo poco nobile vizio del gioco. Richie, allora fa un ultimo disperato tentativo: si gioca tutto il suo conto in banca in una seduta di poker e colpo dopo colpo perde tutto, rimandendo definitivamente al verde. A quel punto il ragazzo scopre di essere caduto vittima di una truffa, e che il sito in questione -gestito dal magnate Ivan Block- ha usato dei programmi per manovrare il gioco, a favore della cassa di Block. Da lì in poi inizia un viaggio in Costa Rica, dove Block ha messo in piedi il suo impero, alla ricerca del sudetto lestofante, per denunciare di persona la truffa e chiederne il lecito risarcimento. A quel punto Block inverte la marcia, e presentandosi come un onesto uomo d'affari oltre che gentleman coi piedi per terra, offre a Richie la possibilità di diventare un suo partner e utilizzando i trucchi del mestiere arricchirsi sempre di più, partita dopo partita. Ecco che a quel punto crolla tutta la credibilità del film. Chi infatti si aspetta di entrare negli aspetti più tecnici sul funzionamento dei siti di online gambling o degli algoritmi et simili che vengono messi in moto, resterà amaramente deluso. Runner Runner, offre ben poco dal punto di vista tecnico che viene sbrigato via in poco tempo ma confeziona ad hoc una storia patinata che sà troppo di già visto e finisce per annoiare in buona parte lo spettatore.
Pochi o assenti del tutto i colpi di scena, debole la suspence (si ricorda che dovrebbe essere un thriller) e poca la curiosità di vedere come andrà a finire poichè tutta l'azione sembra seguire uno schema matematico sin troppo prevedibile e lineare. I personaggi poi, sono stereotipati, oserei dire che sono abbozzati e non hanno nè uno spessore (sono monodimensionali) nè un carattere proprio, non riuscendo a creare o far emergere il pathos di cui si avrebbe disperato bisogno in un film del genere. Forse anche la scelta degli attori non è delle più azzecate. A partire da Justin a finire con Gemma sembrano tutti piuttosto sottotono e svogliati di calarsi decentemente nelle parti di personaggi che hanno ben poco da offrire sia agli attori che agli spettatori generalmente. La sceneggiatura è decente, tiene un buon ritmo e vanta di una varietà di personaggi secondari che ruotano attorno ai protagonisti (il padre di Richie, il poliziotto, gli amici di Richie che si arruolano nella scuderia di Ivan etc.) creando delle mini storie allàinterno e cercando di dare sempre una marcia in più ad un film incapace di prendere la giusta spinta e decollare. Carina l'ambientazione esotica della Costa Rica, col suo perenne contrasto tra la povertà dei quartieri più poveri dove regna la mala, e i quartieri benestanti dove Ivan riesce a creare e mantenere il suo fastoso e lussuoso stile di vita.
Alla fine però della visione di questa modesta pellicola resta ben poco. Il film è certamente guardabile, a tratti anche carino, ma gli manca quel tocco non solo di originalità ma di vitalità in più. Il risultato quindi è piuttosto amorfo, piatto, spento e privo di carattere. Uno di quei film che guardi volentieri, a cuor leggero, e poi dimentichi altrettanto facilmente. Ni.
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