Pazze di me

Cara Marzia Gandolfi non abbiamo visto lo stesso film. Già dalla prima frase mi trovo in disaccordo.  Andrea (Francesco Mandelli) non cerca un lavoro fisso ma semplicemente è un uomo under 30 figlio della società moderna che costretto a cambiare in continuazione lavoro si arrabatta come può per pagarsi le rate dell’auto. Tanto meno cerca una compagna per la vita. Ogni sua relazione con il sesso femminile fin da quando era ragazzino viene stroncata dalle 6 donne (7 con il cane) che si ritrova in casa. La madre generale, le tre sorelle (la svampita, la perfettina e la femminista), la badante svogliata e la nonna ex luminaria ormai un po’ fuori di testa fanno di tutto involontariamente per incasinargli la vita. La fuga di Roberta, cantante da piano bar, è l’ultima goccia di un vaso già stracolmo. Conosciuta Giulia decide di fingersi orfano per non doverle presentare la sua famiglia. La cosa durerà poco ma per fortuna Andrea riuscirà a trovare un equilibrio tra la sua vita e la famiglia (è comunque una commedia). Conflitto tra sessi? Solo un pretesto per creare qualche intreccio. Ne escono alcuni male a altri bene per entrambi i generi. Anzi, ne escono meglio le donne, forti, indipendenti e capaci alla fine di capire i propi errori. Perché si deve sempre trovare la morale in tutto? Questo a differenza di tante altre commedie all’italiana moderne è un film che fa ridere e non solo sorridere. Fa ridere per le battute taglienti, per le situazioni esilaranti e anche per la capacità del protagonista che interpretando un ruolo a sé consono riesce a trasmettere ilarità anche solo con la mimica facciale. Un buon film per passare una serata allegra.