Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Marco Ponti |
Attori | Valentina Lodovini, Alessandro Preziosi, Vinicio Marchioni, Eva Riccobono, Geppi Cucciari Jurij Ferrini, Glen Blackhall. |
Uscita | giovedì 18 aprile 2013 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,45 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 11 marzo 2014
Nina e Giulio, così opposti tra loro, casualmente si incontrano. Ed è odio a prima vista. Ma presto tutto è destinato a cambiare. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Passione sinistra ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 774 mila euro e 351 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Nina "è animata da solidi ideali di sinistra, ha mille cause perse per cui combattere e la testa sempre tra le nuvole". Giulio è ricco, arrogante, maschilista, va in palestra ma non fa sport e prende lezioni di stile dalle riviste di moda uomo. Tutto contribuirebbe a dividerli, invece a farli incontrare è la splendida villa al mare che Nina eredita dal padre e che Giulio vuole acquistare. Un incontro che potrebbe diventare una lezione di vita e di political incorrectness, non solo per loro ma anche per il micro (o macro?) cosmo che li circonda.
Al suo terzo film da regista dopo Santa Maradona e A/R andata e ritorno, e dopo due sceneggiature trasposte al cinema da altri (L'uomo perfetto e Cardiofitness), Marco Ponti scrive e dirige questa commedia sentimentale dalle venature sociopolitiche liberamente tratta dal romanzo Una passione sinistra di Chiara Gamberale, e il risultato è un prodotto (termine del quale sottolineiamo la componente industriale) che ha il sapore agro di un'occasione mancata. Perché più che "ironico e disincantato", come lo descrivono i suoi autori, Passione sinistra appare più che altro qualunquista.
Il qualunquismo, per la verità, potrebbe essere la principale chiave di lettura della storia, il che di per sé non sarebbe affatto un male. "È evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o di destra", esordisce la (solita) voce fuori campo sulle sequenze inziali. "Siete rimasti tu e alcuni talebani a credere ancora a destra e a sinistra", osserva Martina, la pragmatica amica di Nina interpretata da Geppy Cucciari. Ma dato che a fare le spese di questa scarsa serietà è un Paese attualmente in seria crisi, anche una commedia leggera avrebbe la responsabilità di non fermarsi in superficie, magari attingendo alla nostra ricca tradizione nazionale.
Invece Ponti, come già in A/R andata e ritorno, tende a subire la seduzione della forma - il montaggio veloce, lo split screen, le scritte in sovrimpressione - a scapito del contenuto e persino nella gestione dei dialoghi, che erano la forza e la freschezza di Santa Maradona, è disomogeneo: alla fulminea nitidezza "segno dei tempi" dello scambio di battute fra il datore di lavoro che ingaggia la candidata (Lui: «Soldi. Pochi» Lei: «Grazie») fanno da contrasto quasi tutte le banalità esternate dall'oca di turno, Simonetta, amante di Giulio: anche le oche dovrebbero avere coerenza di stile, almeno al cinema.
Un altro peccato perché Simonetta è interpretata dalla top model Eva Riccobono con una misura di grazia che ammortizza l'improbabilità delle sue uscite, ed è gradevole la sua interazione con Bernardo, il fidanzato storico di Nina, sedicente intellettuale in realtà romanziere da supermercato (anche se pubblicato da Feltrinelli), cui Vinicio Marchioni presta la simpatia e la faccia da schiaffi. I dialoghi di Bernardo («Finché non mi confermano che vado da Fazio non riesco a concentrarmi») sono i più paradossalmente credibili in un contesto in cui proprio la precisione, al di là della confezione glamour, viene a mancare. I dettagli d'ambiente, le location, l'oggettistica sono spesso fuori fuoco (o fuori tempo, o fuori personaggio, o fuori budget rispetto ai personaggi): il che è inspiegabile, da parte di un regista che riesce ad azzeccare riferimenti esatti come il saggio di Derrida in mano ad un frequentatore del Circolo Canottieri Lazio.
Dal punto di vista dell'aderenza all'attualità il personaggio più riuscito, in un'ottica surreale al limite del parodistico, è l'aspirante sindaco rottamatore Andrea Splendore, che ripete come un mantra «siamo con i giovani, con l'ambiente, il bio, la rete» spacciando i propri slogan per contenuti. Se Passione sinistra si fosse concentrato solo su Splendore e il suo sicofante forse avrebbe azzeccato la cifra giusta, in perfetta aderenza di forma rileccata e carenza di sostanza.
Invece insiste su una trama romantica in cui non si capisce mai quale possa essere il punto di contatto fra i due protagonisti, al di là della passione intesa come mera attrazione sessuale. Un po' poco, per una commedia che potrebbe invece indagare la possibilità di un incontro umano, ancor prima che sentimentale, fra persone che si credono diverse ma sono costrette a riconoscersi come membri della stessa specie. Così quando la saggia Angelica, sorellina di Giulio, dice al fratello: «C'è il rischio che quella là ti faccia diventare un essere umano», noi spettatori continuiamo a fare sonni tranquilli.
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Commedia dove viene presentato il rapporto e poi l'unione sentimentale che viene a crearsi tra una giovane donna (Valentina Lodovini) politicamente impegnata a sinistra ed un giovane manager (Alessandro Preziosi) politicamente impegnato nella posizione contraria di destra. I due individui verranno in contatto a seguito della compra-vendita della casa del defunto padre di lei e da qui, dopo [...] Vai alla recensione »
La passione sinistra proposta da Marco Ponti nasce da una buona idea, la contrapposizione tra due mondi, ma va registrata una mediocre realizzazione. Nina è una donna di sinistra, di soliti ideali, tutta etica e morale; è fidanzata con uno scrittore che non riesce a realizzarsi; Giulio è un ricco figlio di famiglia, vive di immagine, di vanesie disvirtù, ha una donna bella [...] Vai alla recensione »
Simonetta è fantastica. Alcune battute memorabili. Belle immagini e colonna sonora.
Passione sinistra mi ha divertito molto. Riprende forse il modo in cui oggi può essere vista la politica: amaramente ridicola. Però le battute sono numerose, credibili e suscitano risate spontanee. Ponti ha creato alcuni personaggi in modo fantasioso e geniale. Uno dei pochi film che a distanza di qualche giorno ti lascia ancora un ricordo vivo.
Buona commedia, bel ritmo e alcune ottime battute. Divertente e attuale. Da vedere.
Il film mi ha fatto pensare il fatto che oggi chi è di sinistra attacca la destra perché è di destra, e viceversa. Come se fossimo tifosi di squadre diverse, come dice il regista. Si è davvero perso il dialogo sui contenuti. Allo stesso modo spesso (purtroppo) non critichiamo i politici perché hanno idee diverse dalle nostre, ma perché non apprezziamo la loro [...] Vai alla recensione »
Commedia che appare consona (nel bene e nel male) a quanto si può immaginare guardandone il trailer senza stupire nè troppo in positivo, nè in negativo lo spettatore che decida di andare a vederla al cinema. Lo scopo (dichiarato) del film è quello di ironizzare sui "luoghi comuni" (che talvolta invece poi sono la verità) del "modo di pensare" (e di vivere) di quelli di destra e di quelli di sinistra [...] Vai alla recensione »
Passione Sinistra fa parte di quel gruppo di commedia italiane che la nostra cinematografia ormai ci propina. Qualunquista e pieno zeppo di stereotipi su destra e sinistra, racconta dell'incontro sentimentale(?) tra la bella e idealista di sinistra e il bello cinico ed evasore di destra. Peccato che l' "incontro" tra i due è, amio avviso, banalizzato riducendo il tutto ad una [...] Vai alla recensione »
Passione Sinistra è una commedia che riesce a far ridere e riflettere. I personaggi analizzano in modo acuto dei caratteri presenti tra la gente che conosco. Io mi sono immedesimato nel personaggio di Nina, i suoi dialoghi con Giulio sembrano i miei con un collega. Ve lo consiglio.
Non ho mai speso soldi per vedere una commedia al cinema. Per "Passione sinistra" ho deciso di fare un'eccezione, poiché dal trailer e dalla trama leggiucchiata su internet credevo di andare ad assistere ad un altro tipo di film. Pentimento immediato a fine proiezione. Il regista spreca malamente un espediente potenzialmente interessante come la distanza politica tra i due protagonist [...] Vai alla recensione »
ci sono alcune battute simpatiche, alcuni pezzi godibili, però non accende, manca qualcosa. Nelcomplesso comunque godibile
La commedia è garbata, i protagonisti gradevoli (brava soprattutto la Lodovini), un film che, senza la pretesa di dare messaggi sociopolitici innovativi (e ci mancherebbe che in una situazione in cui i politici affogano nell’incoerenza fosse un dovere dei registi) concede allo spettatore una pausa intelligente. Fulminee ed esilaranti alcune battute, straordinari i coprotagonisti, [...] Vai alla recensione »
Mamma mia, un gran polpettone qualunquista di cui si non sentiva la mancanza...Riesce a rendere antipatica perfino la Lodovini, impresa quasi titanica.
Non gli do una stella giusto perché non sono caduti in volgarità. La trama era anche carina, quella di due persone con opposti ideali politici, ma è stata sfruttata male. Si è finiti per fare una lista di motivi in molti dialoghi per cui l'uno è di destra e l'altra di sinistra, liste totalmente sconclusionate che cadono in futili stereotipi.
Ignorando la vicenda principale, i due protagonisti, Geppi Cucciari e tutti i dialoghi, addirittura lo si potrebbe anche salvare per diversi motivi: Vinicio Marchioni ha la faccia da "stronzo" giusta per rendere credibile un abbozzo di personaggio, le sciocchezze della Riccobono sono il sostentamento ironico dell'intero film, Iurij Ferrini meriterebbe un applauso dal primo all'ultimo minuto per come [...] Vai alla recensione »
Il film parla della situazione politica italiana nelle emozioni e nei pensieri degli elettori, mette in luce cioè la distanza tra gli ideali di sinistra ancora troppo attaccati alla politica “di una volta” e le richieste di una società che cambia. Il gioco del titolo del film dove sinistra può essere inteso sia come “politicamente [...] Vai alla recensione »
film carino,simpatico,garbato, bravi gli attori(soprattutto Preziosi bello come sempre), Film da vedere anche se scontato,perchè ti regala un'oretta leggiadra e perchè Alessandro fa sempre bene alla salute
Commediola senza impegno leggera, molto, a tratti persino divertente e con qualche discreta battuta. tutto qui..... Voto: 6
Questo purtroppo è il cinema italiano nel 2013. Film dalla trama pietosa interpretato da attori pietosi. Una inguardabile Lodovini ed un appena discreto Preziosi. Un pancotto fatto di presunti ideali politici di destra e di sinistra, pettegolezzi, superficialità e tanta tanta mediocrità. Povero cinema italiano: Fellini, Pasolini, Antongnoni, dove siete?
Finalmente una ventata di freschezza! Passione Sinistra è un film che ti fa stare bene, ti fa pensare e soprattutto ti fa ridere... Bravi i protagonisti ma strepitosi i ruoli secondari, da Geppi Cucciari a Eva Riccobono, la vera rivelazione del film. Bravo Ponti a non essere mai banale pur essendo sempre così attuale... Commedia decisamente riuscita.
Il film riesce a spiegare abbastanza bene come mai il mondo in cui viviamo tutti è quello che è e che merita tanto i "Vaffa" di Beppe Grillo e associati quanto i "Buon Natale" e "Buon anno che praticamente tutti ci scambiamo una volta all'anno. "Vorremmo, ma non possiamo". Questo ci dice il film. E lo fa in maniera accettabile.
Commediola italiana che mette in contrasto le opinioni divergenti viste da persone di desta e persone di sinistra, "Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra" cantava Gaber, qui rifatta da Mengoni. Diversità di idee, ma a volte, o forse spesso, gli opposti si attraggono, è così per le due coppie Nina/Bernardo e Giulio/Simonetta che daranno vita ad una [...] Vai alla recensione »
Molto bello questo film! mi è piaciuto! divertente! lo consiglio è da vedere!
Nella scena dove Nina conosce il padre di lui appena arriva incontra il compagno suo padre (gay) ha un tipo di orecchini poi quando è in piscina ne ha un altro tipo! Commedia molto carina!
Un film privo di qualsiasi forma di sceneggiatura basato su di un' idea scontata e stereotipata ( destra e sinistra secondo i soliti cliche ), recitato da entrambi i protagonisti, ma soprattutto da Preziosi in modo imbarazzante. Difficile trovare in questa sorta di commedia all'italiana ( ma non vorrei che i grandi del passato si offendessero definendo così questo film ) un qualsiasi [...] Vai alla recensione »
mi aspettavo qualche cosa di piu' dal film di marco ponti, almeno un pò di scenografia, ma fino alla fine sono rimasta delusa, è come un bicchiere di acqua tiepida, nè carne nè pesce. Valentina lodovini e Alessandro Preziosi sono bravi.
Passione sinistra perché la protagonista Nina (Lodovini) è una militante di sinistra (ambientalista, femminista e salutista) un giorno «sinistramente» attratta da Giulio (Preziosi), uomo di destra da capo a piedi: per abbigliamento firmato, innata tracotanza maschile, cinico pragmatismo e sfoggio di ricchezza Dal romanzo della Gamberale, Marco Ponti trae una commedia intesa a mettere alla berlina entrambe [...] Vai alla recensione »
«Il sushi è di destra, mentre il kebab di sinistra». Passano 33 anni dal patologico monologo di Riccardo Svitòl (mitico Flavio Bucci) di Maledetti vi amerò di Marco Tullio Giordana in cui elencava freneticamente simboli ideologici contrapposti («Cosa vuol dire una vocale!» esclamava struggente: dal nero Bisaglia si poteva infatti passare al rosso Basaglia) ed eccoci ancora qui.
L'idealista di sinistra Valentina Lodovini, fidanzata allo scrittorello Vinicio Marchioni, si scontra con l'arrogante industriale di destra Alessandro Preziosi, in flirt con l'oca Eva Riccobono. Vuoi vedere che? Fragile, simpatica e spiritosa commedia, con qualche figurina inutile, tipo la sprecata Geppi Cucciari. Ma certi sberleffi («Se ho un dubbio mi chiedo: cosa direbbe Travaglio?», «Non riesco [...] Vai alla recensione »
«Quando ho dei dubbi mi chiedo sempre cosa farebbe al mio posto Marco Travaglio. Lui ha sempre un'opinione su tutto» si chiede la bella Valentina Lodovini, militante radical chic romana. «Finché non mi confermano la mia partecipazione da Fabio Fazio non riesco a concentrarmi» esplode il suo compagno, lo scrittore di successo toscaneggiante Vinicio Marchioni, di sinistra ma infedelissimo.
Una vera "passione sinistra" butta Ludovini, attivista di "cause giuste", tra le braccia dell'arrogante Preziosi, venditore di barche ovviamente di destra. Ponti si agita tra i luoghi comuni della politica di oggi, giocando con politici vuoti e rampanti, scrittori da supermercato, oche giulive, e poi furbetti, escort ed evasori che albergano in ogni schieramento.