Parker

Che Jason Statham fosse un nome di rilievo nel cinema d'azione lo si sapeva da tempo e non è di certo merito dei più chiacchierati filoni Transporter e Mecenari. Sarebbero bastati già gli splendidi Snatch e Lock e Stock a far capire il valore aggiunto delle scene di combattimento targate Londra, con o senza Luc Besson. Quello che era mancato fino ad ora era un ruolo attoriale vero in grado di legare il volto maschera di Statham non solo alle scene d'azione ma anche ad una trama e non solo a delle battute divertenti come apertura od overture a pugni e calvi a martello. Ecco che quindi la collaborazione con Taylor Hackford, regista dell'avvocato del diavolo, ha il suo perchè. Parker infatti trova quel tipo di spessore che mancava agli altri film di Statham. Forse concede qualcosa sul fronte dell'azione ma ne giova decisamente l'equilibrio finale del film, soprattutto grazie all'ossatura letteraria della pellicola che di fatti è tratta dal celebre ciclo scritto da Donald Westlake.
A completare il mosaico volti noti del cinema, Nick Nolte (incredibile nella versione in lingua originale), Jennifer Lopez e il Michael Chicklis (il mitico Vic di The Shield), villain e giuda traditore.
Ritmo ottimo scandito senza pause in un percorso votato alla vendetta che porta all'unica naturale conclusione quando si parla di Statham: vittoria.