Il grande e potente Oz |
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Un film di Sam Raimi.
Con James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams, Zach Braff.
continua»
Titolo originale Oz: The Great and Powerful.
Fantastico,
Ratings: Kids,
durata 127 min.
- USA 2013.
- Walt Disney
uscita giovedì 7 marzo 2013.
MYMONETRO
Il grande e potente Oz
valutazione media:
2,96
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La grande prova fantastica di Raimidi FedsonFeedback: 7507 | altri commenti e recensioni di Fedson |
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sabato 9 marzo 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Eliminate "Il Mago di Oz" del 1939, dalla regia persuasiva di Victor Fleming, dal potenziale recitativo (e canoro) della splendida Judy Garland, dalla invadente armonia di nostalgia e fantasia che affascina il film. Bisogna cancellare (quasi) tutto questo per imbattersi nell'ambizioso progetto che la Disney ha catapultato nelle mani di Raimi, regista della famosa trilogia di "Spider-Man". Non si tratta più di Dorothy e del suo viaggio verso la Città di Smeraldo insieme allo Spaventapasseri, l'Uomo di latta e il Leone codardo. Viaggio che però parte da un punto comune tra le due pellicole messe a paragone: il Kansas. Dopo aver studiato con cura e attenzione lo storico musical e l'omonimo libro di Baum, Sam Raimi si immerge (e ci fa immergere) in un mondo fantastico, fatto di magia ma anche di illusioni; quest'ultime rappresentate dalla figura del "grande e potente Oz", alias Oscar Diggs (James Franco), un mascalzone illusionista che, scappando con la sua mongolfiera dal Kansas, si ritrova nel fantastico paese di Oz, popolato da creature di ogni tipo: da scimmie parlanti a nani ballerini. Il lavoro che il regista impone è efficente, e si nota chiaramente lo sforzo contribuito alla pellicola grazie anche a meravigliose scenografie (alcune costruite concretamente in quanto il regista stesso voleva riprendere alcuni aspetti dell' Oz del '39), a paesaggi sconfinati e a musiche coinvolgenti (scritte e dirette da Elfman, già collaboratore di Raimi in precedenti occasioni). Ovviamente, ci sono elementi buoni ed elementi cattivi. I primi possono rientrare nel lato tecnico ed artistico affibiato all'opera, e lo si può notare dalle meravigliose cromature che tendono ad evidenziare anche i sottili (e studiati) profili psicologici dei personaggi, impeccabili ed amabili; i secondi, invece, appartengono alla categoria del lato "totale". Infatti, nonostante la velocità del film (due ore che scorrono senza sosta e tempo), la bellezza delle luci e dei colori, la simpatia degli interpreti e dei loro personaggi, Raimi (o Disney) dirige una storia leggermente banale, con quei miscroscopici buchi di sceneggiatura che, per quanto infinitesimali ed irrilevanti, possono rivelarsi "letali e noiosi" per chi pretende di assistere ad uno spettacolo fantastico e spettacolare. Streghe buone contro streghe cattive, il "prescelto" (o "eletto dalla profezia") che viene magicamente (e "casualmente") catapultato nel luogo giusto al momento giusto, proprio quando la città principale della città (in questo caso il regno di Oz) è in pericolo e deve essere salvato. Per quest'ultimo scopo, si deve eliminare la classica strega malvagia. Come descritto, si tratta di una storia banale, ripetitiva e a tratti monotona, passando per una cosa già vista e rivista ma che, nonostante questo, non c'è dubbio che possa strappare qualche risata al pubblico infantile e maturo. Nonostante i suoi 200 milioni di dollari di budget, si tratta di un film leggero, scorrevole, fantastico ed arricchito da una sottile ironia scaturita dai personaggi di questa "favola": dallo stesso Oscar (un James Franco veramente perfetto nella parte del truffatore egoista che poi si rivelerà un "uomo nuovo"), alle streghe (tre interpreti femminili conosciute e non male nelle loro parti), ai fantasmagorici personaggi che accompagnano lo stesso "futuro Oz", la scimmia parlante e la fanciulla di porcellana, entrambi divertenti ed adorabili. Il tocco disneyano di vede e si sente chiaramente, specie dal punto di vista di sceneggiatura e visivo: si avvale di una storia un po' scadente, che sembra essere scritta di fretta e furia senza pensare a qualcosa di innovativo; e di alcuni tratti "gotici" che riprendono molto il tocco burtoniano (di fatto, Burton fu uno storico e stretto collaboratore della casa Disney). Una delle cose più belle e che potrebbe ammaliare il pubblico appassionato alla grande storia del "Mago di Oz", è quella di inserire nel film in questione alcune caratteristiche risalenti al mondiale e storico musical, dalle creature fedeli della perfida strega dell'Ovest (e lo studio fisico di quest'ultima, in tutta la sua "verde essenza"), al sentiero dorato di mattoni, fino al carattere dello stesso Oz. Carino e divertente, anche se, vista la pubblicità del film, ci si aspettava molto di più. Buona prova fantastica di Raimi.
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