crivini
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venerdì 4 aprile 2014
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#nottetempo un film che non ha niente di scontato
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Un film intenso dal finale inaspettato. I miei complimenti per la regia e la sceneggiatura di #francescoprisco il suo ingresso nel cinema italiano e' dalla porta centrale, un film che non ha niente di scontato. Bellissima la fotografia e #giorgiopasotti in un ruolo nuovo ma estremamente convincente.
Inoltre rivolgo i miei complimenti a tutti coloro che ci hanno lavorato, a tutti coloro che hanno creduto nel progetto e a tutti coloro che ancora credono nell'italia e soprattutto nei giovani italiani !!!
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antonella.vincenzo
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venerdì 4 aprile 2014
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un film, mille sfaccettature
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UN CAPOLAVORO. UN FILM TANTO SEMPLICE QUANTO CURATO NEI MINIMI DETTAGLI, CON UN FILO LOGICO CHE NON SI SCOPRE NE' SI NASCONDE LASCIANDOSI SEMPLICEMENTE INTRAVEDERE, LASCIANDO IN QUESTO MODO MILLE SPUNTI DI PENSIERO, PERMETTENDO ALLO SPETTATORE DI SCEGLIERE DA QUALE PUNTO DI VISTA DARNE LA SUA INTERPRETAZIONE. OGNUNO DI NOI E' STATO INFATTI COLPITO DA UN ASPETTO DIVERSO. DALL'ATMOSFERA RESA SEMPRE IN MODO IMPECCABILE SIA DALLE SCENE CHE DALLE MUSICHE UTILIZZATE; DAI PERSONAGGI CON LE LORO EMOZIONI E I CAMBIAMENTI CHE ATTRAVERSANO NEL CORSO DELLO SVOLGIMENTO DEL FILM; DAL MODO IN CUI DIVERSI STILI CINEMATOGRAFICI VENGONO INTRECCIATI FRA LORO PER DAR VITA A QUESTO FILM STUPENDO, CHE CI HA TENUTI INCOLLATI 90 MINUTI ALLO SCHERMO.
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UN CAPOLAVORO. UN FILM TANTO SEMPLICE QUANTO CURATO NEI MINIMI DETTAGLI, CON UN FILO LOGICO CHE NON SI SCOPRE NE' SI NASCONDE LASCIANDOSI SEMPLICEMENTE INTRAVEDERE, LASCIANDO IN QUESTO MODO MILLE SPUNTI DI PENSIERO, PERMETTENDO ALLO SPETTATORE DI SCEGLIERE DA QUALE PUNTO DI VISTA DARNE LA SUA INTERPRETAZIONE. OGNUNO DI NOI E' STATO INFATTI COLPITO DA UN ASPETTO DIVERSO. DALL'ATMOSFERA RESA SEMPRE IN MODO IMPECCABILE SIA DALLE SCENE CHE DALLE MUSICHE UTILIZZATE; DAI PERSONAGGI CON LE LORO EMOZIONI E I CAMBIAMENTI CHE ATTRAVERSANO NEL CORSO DELLO SVOLGIMENTO DEL FILM; DAL MODO IN CUI DIVERSI STILI CINEMATOGRAFICI VENGONO INTRECCIATI FRA LORO PER DAR VITA A QUESTO FILM STUPENDO, CHE CI HA TENUTI INCOLLATI 90 MINUTI ALLO SCHERMO. LO CONSIGLIO E... DITEMI LA VOSTRA :-)
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davide germano
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venerdì 4 aprile 2014
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le debolezze della critica online
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Cominciamo subito spiegando che non elargisco di frequente 5 stelle ad un film, ma in questo caso mi sembra un dovere, visto il giudizio così inspiegabilmente negativo.
In ogni caso il film è un lampo di luce in un panorama cinematografico nazionale così buio da non riuscire più a trovare la porta. Una fotografia a regola d'arte, una regia sorprendente per un regista all'esordio. Gli attori interpretano magistralmente personaggi complessi, in un gioco di intrecci orditi da una brillante sceneggiatura, originale per il nostro cinema. Il tutto accompagnato e sostenuto da una splendida colonna sonora originale. Consiglio a tutti di andare a vederlo al più presto per constatare personalmente l'effetivo livello del film.
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Cominciamo subito spiegando che non elargisco di frequente 5 stelle ad un film, ma in questo caso mi sembra un dovere, visto il giudizio così inspiegabilmente negativo.
In ogni caso il film è un lampo di luce in un panorama cinematografico nazionale così buio da non riuscire più a trovare la porta. Una fotografia a regola d'arte, una regia sorprendente per un regista all'esordio. Gli attori interpretano magistralmente personaggi complessi, in un gioco di intrecci orditi da una brillante sceneggiatura, originale per il nostro cinema. Il tutto accompagnato e sostenuto da una splendida colonna sonora originale. Consiglio a tutti di andare a vederlo al più presto per constatare personalmente l'effetivo livello del film.
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francysig
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domenica 6 aprile 2014
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finalmente un noir nel cinema italiano
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Il cinema italiano torna ai film di genere e lo fa con Nottetempo. A chi è appassionato di noir, piacerà questa opera prima di Francesco Prisco. Questo regista ventottenne mette in scena un Giorgio Pasotti inedito, il cui personaggio, Matteo, è una presenza quasi inquietante con segreti ingombranti. Il suo tentativo di ritornare a un passato ormai perduto porterà lo spettatore a un viaggio pericoloso, che travolgerà la vita di Assia, in cerca di amore e quella di Enrico, in cerca di vendetta. Il tutto a partire da un incidente stradale. I film on the road hanno sempre fatto parte di un cinema italiano volto alla commedia.
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Il cinema italiano torna ai film di genere e lo fa con Nottetempo. A chi è appassionato di noir, piacerà questa opera prima di Francesco Prisco. Questo regista ventottenne mette in scena un Giorgio Pasotti inedito, il cui personaggio, Matteo, è una presenza quasi inquietante con segreti ingombranti. Il suo tentativo di ritornare a un passato ormai perduto porterà lo spettatore a un viaggio pericoloso, che travolgerà la vita di Assia, in cerca di amore e quella di Enrico, in cerca di vendetta. Il tutto a partire da un incidente stradale. I film on the road hanno sempre fatto parte di un cinema italiano volto alla commedia. Nottetempo è doppiamente originale: ha affrontato un genere poco comune nelle sale italiane e dà un riscatto a una Campania che ancora paga preconcetti derivanti da film come Gomorra.
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leomang
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sabato 5 aprile 2014
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nottetempo può accadere tutto
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Sono entrato in sala quasi per caso. Non sapevo nulla di questo film ma mi attirava il manifesto.
Sono rimasto molto colpito dalla precisione stilistica, dalla bravura degli attori (fra tutti un Pasotti davvero inedito) e dall’ originalità di questo bel thriller sentimentale. Si parte da suggestioni rarefatte per poi essere trascinati da un sesseguirsi di colpi di scena verso un finale mozzafiato e lirico allo stesso tempo. Una vera sorpresa
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Sono entrato in sala quasi per caso. Non sapevo nulla di questo film ma mi attirava il manifesto.
Sono rimasto molto colpito dalla precisione stilistica, dalla bravura degli attori (fra tutti un Pasotti davvero inedito) e dall’ originalità di questo bel thriller sentimentale. Si parte da suggestioni rarefatte per poi essere trascinati da un sesseguirsi di colpi di scena verso un finale mozzafiato e lirico allo stesso tempo. Una vera sorpresa
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labol
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domenica 6 aprile 2014
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da non perdere, fuori dal coro
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Un film che esce dal coro per la regia, le musiche, gli attori che interpretano ruoli diversi rispetto a quelli in cui siamo soliti vederli. La trama che si dipana piano ma che ti cattura sino alla fine per sorprenderti nel finale. L'utilizzo della macchina da presa, con cui il regista splendidamente gioca per rivelare la psicologia dei personaggi e l'intreccio delle loro storie. Fotografia e musiche davvero belle per un film diverso dai soliti film italiani e per questo assolutamente da non perdere.
Una produzione indipendente e quindi niente locandine, cartonati e pubblicità, ma l'economicità della produzione resta solo fuori della sala, la superba regia del giovane Francesco Prisco riesce a creare con la macchina da presa tutto ciò che serve per farti uscire dalla sala soddisfatto per aver finalmente visto un bel film e stavolta italiano.
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Un film che esce dal coro per la regia, le musiche, gli attori che interpretano ruoli diversi rispetto a quelli in cui siamo soliti vederli. La trama che si dipana piano ma che ti cattura sino alla fine per sorprenderti nel finale. L'utilizzo della macchina da presa, con cui il regista splendidamente gioca per rivelare la psicologia dei personaggi e l'intreccio delle loro storie. Fotografia e musiche davvero belle per un film diverso dai soliti film italiani e per questo assolutamente da non perdere.
Una produzione indipendente e quindi niente locandine, cartonati e pubblicità, ma l'economicità della produzione resta solo fuori della sala, la superba regia del giovane Francesco Prisco riesce a creare con la macchina da presa tutto ciò che serve per farti uscire dalla sala soddisfatto per aver finalmente visto un bel film e stavolta italiano. Assolutamente da vedere.
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mauritaz
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domenica 6 aprile 2014
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un esordio coi fiocchi!
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Quattro stelle per un film diretto da un giovane esordiente che ha tutte le carte in regola per diventare uno dei nomi del grande cinema italiano. Regia ottima, sceneggiatura precisa, ritmo incalzante e dialoghi mai superflui. Nottetempo è un racconto intenso attraverso lo sguardo e la sensibilità di personaggi profondi e complessi, intrecciati indissolubilmente in una trama brillante e mai scontata. Una mezza stella in più va alla colonna sonora, che sottolinea e rafforza il film con sonorità decisamente interessanti. Consigiliatissimo!
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fabianafabi
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sabato 5 aprile 2014
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un bel noir italiano!
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Ottimo esordio alla regia per Francesco Prisco. Finalmente il cinema italiano esce dalla commedia ed entra nel genere noir.
Bravi tutti e ottimo Pasotti nel suo ruolo da bello, ma cattivo.
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labol
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domenica 6 aprile 2014
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da non perdere, fuori dal coro
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E' difficile trovare un film italiano che non ti sembri tale, ecco Nottetempo esce dal coro. Una trama a intreccio in cui si entra volutamente in punta di piedi ma in cui le immagini, grazie alla regia e alla fotografia non scontata e banale ti catturano fino alla fine assolutamente inattesa. La psicologia dei personaggi, la dualitå che è presente in ciascuno di noi ė rappresentata magistralmente. Le musiche sono davvero belle e i 90 minuti scorrono senza intoppi. Un'opera prima davvero da consigliare che merita attenzione e che ti fa tornare la voglia di andare al cinema.
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giusen
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domenica 6 aprile 2014
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consigliato!
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Nottetempo è un film intenso, coinvolgente e mai banale. La regia dell’esordiente Francesco Prisco suggerisce le atmosfere cupe e degradate della città sviluppando per tutto il film una parallelo con la coscienza umana, fatta anch'essa di segreti e angoli bui. L'intera storia è ben raccontata, il ritmo è sostenuto, a tratti motivatamente (e sapientemente) concitato Tutto il cast segue e si adatta molto bene allo stile del regia, anche se una nota di merito va senza dubbio a Giorgio Pasotti, per la prima volta sullo schermo con un personaggio ambiguo e dubbio, che tra l’altro interpreta e veste assai meglio di altri suoi ruoli più “buoni”. Un film da vedere assolutamente, soprattutto perché nuovo e giovane.
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Nottetempo è un film intenso, coinvolgente e mai banale. La regia dell’esordiente Francesco Prisco suggerisce le atmosfere cupe e degradate della città sviluppando per tutto il film una parallelo con la coscienza umana, fatta anch'essa di segreti e angoli bui. L'intera storia è ben raccontata, il ritmo è sostenuto, a tratti motivatamente (e sapientemente) concitato Tutto il cast segue e si adatta molto bene allo stile del regia, anche se una nota di merito va senza dubbio a Giorgio Pasotti, per la prima volta sullo schermo con un personaggio ambiguo e dubbio, che tra l’altro interpreta e veste assai meglio di altri suoi ruoli più “buoni”. Un film da vedere assolutamente, soprattutto perché nuovo e giovane.
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