Mes séances de lutte |
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Un film di Jacques Doillon.
Con Sara Forestier, James Thierree
Drammatico,
durata 103 min.
- Francia 2013.
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Una coreografia di seduzione sublimedi ValeriakFeedback: 3 |
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giovedì 14 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho appena visto questo film alla Berlinale - e dovrei solo fare un appunto alla breve sinossi con cui viene presentato sul sito; i personaggi non sono esattamente una coppia che cerca di recuperare un rapporto, ma una "ragazzina" capricciosa, a cui è appena morto il padre, ed un affascinante (direi) quarantenne o poco più; i due, alle spalle, dal punto di vista sentimentale, hanno un breve trascorso: un flirt irrisolto, "incompiuto". Si ritrovano, si rincorrono, si provocano, si offrono e l'attimo dopo si negano, ognuno con le modalità stereotipate dall'età: lei, fresca ventenne, bambola frivola da una parte (e dall'altra ancora adolescente sofferente e complessata) ma sempre, e comunque, consapevole della propria prorompente carica erotica: lui, affascinante uomo che gioca bene le sue carte di bell'intellettuale con vent'anni d'esperienza in più. Dal punto di vista della dinamica di seduzione, il film è uno dei più belli che abbia mai visto: le lotte fisiche tra i due si snodano attraverso una coreografia sublime; la tensione sale, come in una danza dove la colonna sonora è assente. Non c'è infatti musica nel sottofondo, solo i rumori che i due corpi generano; questo particolare elimina dalla pellicola la banalità, proiettando lo spettatore nel gioco reale delle scene e dei disegni dipinti nell'aria da... gambe e braccia. Spero arrivi in Italia.
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