La Madre

Lo spunto di questo film è intrigante: due bambine molto piccole sole in un bosco per cinque anni, nutrite e protette da un'entità paranormale. L'idea di partenza e le bambine protagoniste (la più piccola in particolare) sono il miglior pregio di questo film: lo spunto è, come detto, accattivante, e le bambine selvaggie e chiuse in un mondo tutto loro, dominate solo dagli istinti e impossibilitate a comunicare con la civiltà sono effettivamente la cosa più inquietante di tutto il film. Dopo i primi dieci minuti però tutto si perde: sono consapevole che alcuni elementi sono intrinsicamente legati al genere horror e debbano quindi per forza di cosa esserci (l'aumento di volume, le ombre, i movimenti improvvisi, la casa buia, il bosco selvaggio...), ma alcune scelte trite e ritrite risultano alla fine più ridicole che spaventose: la macchia nera sulla parete, i capelli lunghi e scuri del fantasma di turno, l'essere con il volto storto e la voce (?) biascicante. E poi: il solito pirla che decide di analizzare la casa infestata rigorosamente di notte con la luce della sola torcia (andare di giorno no eh?), il solito ospedale psichiatrico inquietante, il solito fantasma della donna di fine ottocento che cerca vendetta. Eh su, un po' di originalità, un 30% almeno!