ombri
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lunedì 11 novembre 2013
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spettacolo allo stato puro!
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Dopo trepida attesa, finalmente i fans di Machete (come la sottoscritta) sono stati accontentati: il monolitico eroe dalla scarna loquela e dal corpo indistruttibile è tornato, in un film più assurdamente granguignolesco che mai! Questa volta il nostro deve salvare gli USA e il mondo intero dal folle complotto ordito da un divertente e divertito Mel Gibson, che nel ruolo di un geniale ma pazzo magnate produttore di armi all'avanguardia ha organizzato di distruggere il mondo e fuggire nello spazio con un gruppo di pochi selezionatissimi compagni altolocati, per poi ritornare sulla Terra e ricolonizzarla. Inutile dire che il cattivaccio non ha fatto i conti con Machete, incaricato nientepopodimenoche dal Presidente americano (un Charlie Sheen che per l'occasione dimostra simpatia e autorironia comparendo "per la prima volta sugli schermi" con il suo vero nome) di distruggere la nefasta macchinazione.
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Dopo trepida attesa, finalmente i fans di Machete (come la sottoscritta) sono stati accontentati: il monolitico eroe dalla scarna loquela e dal corpo indistruttibile è tornato, in un film più assurdamente granguignolesco che mai! Questa volta il nostro deve salvare gli USA e il mondo intero dal folle complotto ordito da un divertente e divertito Mel Gibson, che nel ruolo di un geniale ma pazzo magnate produttore di armi all'avanguardia ha organizzato di distruggere il mondo e fuggire nello spazio con un gruppo di pochi selezionatissimi compagni altolocati, per poi ritornare sulla Terra e ricolonizzarla. Inutile dire che il cattivaccio non ha fatto i conti con Machete, incaricato nientepopodimenoche dal Presidente americano (un Charlie Sheen che per l'occasione dimostra simpatia e autorironia comparendo "per la prima volta sugli schermi" con il suo vero nome) di distruggere la nefasta macchinazione. Ovviamente la trama non è altro che un pretesto per mettere in scena quell'insieme esplosivo e irresistibile di uccisioni truculente, azione estrema, personaggi inverosimili e situazioni assurde come solo Rodriguez sa fare. Da film come questi, infatti, non ci si può né ci si deve aspettare alcuna forma di realismo, alcuna verosimiglianza della trama né credibilità dei personaggi: bisogna semplicemente godersi lo spettacolo, con quell'atteggiamento fanciullescamente predisposto ad accettare l'inaccettabile che Rodriguez stesso e i suoi attori dimostrano di avere, realizzando un insieme pirotecnico di assurdità senza prendersi minimamente sul serio. Le frasi poco più che monosillabiche con le quali Machete parla di sé stesso in terza persona sono ormai assurte al livello dei migliori Chuck Norris facts, e immancabilmente con i loro non sense strappano risate fragorose al pubblico in sala, così come le modalità più inverosimili e splatter con le quali il nostro eroe stermina i suoi nemici. Insomma, chi è disposto a godersi un'ora e 40 di divertimento allo stato puro (nobilitato dalla comunque innegabile perizia tecnica e dalla cultura cinefila che Rodriguez non manca mai di dimostrare) non potrà che uscire dalla sala più che soddisfatto!
PS: quasi commovente anche se riconoscibile solo da fanatici patologici come me la riproposizione su Sofia Vergara dell'arma molto..."intima" già esibita dall'ineffabile Tom "Sex Machine" Savini in Dal Tramonto all'Alba! Chapeau all'autocitazionismo.
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ruger357mgm
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giovedì 7 novembre 2013
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machete capita!
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Machete, come la musica mariachi,tex mex, dei mitici Chingon (che si meritano una citazione sul blindato di Machete), o si ama o si odia.Granguignolesco,assurdo eppure fascinoso, il nuovo film di Robert Rodriguez ci regala due ore di autentica follia. Riusciamo a spanciarci dalle risate per le rodomontesche imprese dell'improbabile agente federale Cortez alias Machete, chiamato dal presidente (Carlos Estevez,....mmm .....qualcosa mi dice che è parente di Emilio, con cui girò Young guns, figliolo di tal Martin, uccisore di scuri colonnelli nella giungla cambogiana) degli Stati Uniti per debellare un nuovo nemico,visto che Bin Laden non c'è più,che tiene puntato sulla casa bianca un missile il cui congegno di innesco è collegato al suo stesso cuore.
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Machete, come la musica mariachi,tex mex, dei mitici Chingon (che si meritano una citazione sul blindato di Machete), o si ama o si odia.Granguignolesco,assurdo eppure fascinoso, il nuovo film di Robert Rodriguez ci regala due ore di autentica follia. Riusciamo a spanciarci dalle risate per le rodomontesche imprese dell'improbabile agente federale Cortez alias Machete, chiamato dal presidente (Carlos Estevez,....mmm .....qualcosa mi dice che è parente di Emilio, con cui girò Young guns, figliolo di tal Martin, uccisore di scuri colonnelli nella giungla cambogiana) degli Stati Uniti per debellare un nuovo nemico,visto che Bin Laden non c'è più,che tiene puntato sulla casa bianca un missile il cui congegno di innesco è collegato al suo stesso cuore.Il bipolare narco/rivoluzionario messicano farà,è ovvio, una brutta fine,ma non il suo cuore che, prima di far zompare il suppostone verrà conservato , funzionante, dal cattivissimo di turno, un liftato e spiritato Mel Gibson che sta organizzando un esodo spaziale per poi ripopolare il pianeta dopo averlo distrutto.E' ovvio che alla fine Machete salverà il mondo ma solo dopo innumerevoli decapitazioni,sbudellamenti,truculenti omidici e citazioni cinefile a raffica.Il cinema di Rodriguez è, da sempre, confusionario e scollegato, non certo un prodotto d'arte o da festival ma semplice,arioso,fanciullesco divertissement, con bellone da schianto a far la corte al super testosteronico tattoed Danny Trejo,protagonista suo malgrado, inchidato alla sua stessa leggenda. La sua faccia, legnosa e inespressiva, vale da sola il prezzo del biglietto.I cameos di Jessica Alba, che muore subito per copione ,Cuba Gooding jr.,Antonio Banderas e Lady Gaga - tutti e tre impersonano "El camaleon" - sono simpatici e schizzati.Isterica quanto basta la maitresse Sofia Vergara e trucida ma sexy la bomba Michelle Rodriguez.Ci aspetta un sequel che strizza l'occhio a George Lucas dove il trash si preannuncia ancora più "spaziale"...to be continued...
P.S. Per la cronanca, abbiamo apprezzato più i cattivi del primo Machete, impagabili De Niro e don Johnson,oltre alla tossicissima Lindsay Lohan ed al reverendo Cheech Martin, che qui per un momento ricompare....Stiamo a vedere quali altri scriteriati saranno reclutati per la prossima puntata....Ah scordatevi altre anticipazioni, Machete non twitta....
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[+] sei un grande, machete non twitta
(di mammut)
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shagrath
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lunedì 7 aprile 2014
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più machete
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Da fan non ho potuto vedere il film al cinema a causa della distribuzione vergognosa (nella mia zona, stava in programmazione solo in una sala, a 60 chilometri... di notte. Del resto le sale sotto casa proiettavano a ruota "Fuga di cervelli"...) causa a mio avviso anche dallo scarso riscontro commerciale. Peccato perché con questo seguito Rodriguez si allarga verso un pubblico idealmente più vasto. Machete kills è un film godibilissimo, a mio avviso non ristretto ai soli feticisti dello splatter-demenziale, ma consigliabile a tutti quelli che abbiano un minimo di cultura (esattamente come avviene per l'umorismo in South Park). Se infatti Rodriguez verte per retaggio verso il cinema di nicchia, di autore, citando i grandi film di genere, esattamente come fa l'amico Tarantino, qui Rodriguez si sposta verso la parodia ancora più marcata, l'umorismo nero e l'azione in salsa messicana.
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Da fan non ho potuto vedere il film al cinema a causa della distribuzione vergognosa (nella mia zona, stava in programmazione solo in una sala, a 60 chilometri... di notte. Del resto le sale sotto casa proiettavano a ruota "Fuga di cervelli"...) causa a mio avviso anche dallo scarso riscontro commerciale. Peccato perché con questo seguito Rodriguez si allarga verso un pubblico idealmente più vasto. Machete kills è un film godibilissimo, a mio avviso non ristretto ai soli feticisti dello splatter-demenziale, ma consigliabile a tutti quelli che abbiano un minimo di cultura (esattamente come avviene per l'umorismo in South Park). Se infatti Rodriguez verte per retaggio verso il cinema di nicchia, di autore, citando i grandi film di genere, esattamente come fa l'amico Tarantino, qui Rodriguez si sposta verso la parodia ancora più marcata, l'umorismo nero e l'azione in salsa messicana. Questo Machete non è un film raffinato ne tanto meno un film che si prende sul serio, ma un prodotto genuino di divertimento grezzo ed esagerato. La trama è insulsa, come deve essere, gustosa parodia del film culto di James Bond "Operazione spazio", contenente un numero incalcolabile di citazioni di altri film, fumetti, situazioni, cultura latina e cultura in genere (riassumibile nella frase "Machete non twitta"). Certo, l'idea di parodizzare i classici del cinema non è originale, ed è proprio qui che sta il merito di Rodriguez, che ha saputo cavare qualcosa di interessante da un filone trito e ritrito con il valore aggiunto della goliardia nera, di saper divertire con la violenza esplicita e le teste mozzate. La cosa più sorprendente del film è il livello altissimo di autoironia del nuovo cast "aggiunto" a quello del primo episodio. Si va dall'icona del trash/demenziale Charlie Sheen (come dimenticarsi di Hot Shots!) accreditato per la "prima volta sullo schermo" col suo vero nome "Francisco Estevez", ad un Mel Gibson più folle che mai, come nei fasti del cinema d'azione ante Braveheart, fino ad arrivare a Lady Gaga (icona musicale del trash più tamarro e al contempo non banale). Uno dei migliori film del genere dell'ultima annata, assieme a "l'uomo con i pugni di ferro". Spero con ansia che l'unica cosa "seria" del film sia il trailer di "Machete... in space", che non sia solo una trovata goliardica alla mel brooks tipo "La pazza storia del mondo II - Ebrei nello spazio". La gente ha bisogno di più Machete
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themaster
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mercoledì 29 ottobre 2014
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la baracconatapiù riuscita della storia del cinema
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Robert Rodriguez nella sua carriera è stato capace di creare tre tipi di film: i film bellissimi,i film per bambini e i film di merda,inutie dire che questo Machete Kills appartiene alla prima categoria come il primo Machete,Dal Tramonto all'Alba e la trilogia del Mariachi. Rodriguez con la saga dedicata al personaggio di Machete Cortez interpretato dal grandissimo Danny Trejo,intendeva rendere omaggio ai cosiddetti b-movie con cui è cresciuto,quei film in cui gli effettacci e l'intrattenimento erano al primo posto,che ti intrattenevano per quell'oretta e mezza e poi li si dimenticava,lo aveva fatto anche con Planet Terror che era un omaggio a Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi,un film molto interessante molto figlio dei tempi che correvano all'epoca.
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Robert Rodriguez nella sua carriera è stato capace di creare tre tipi di film: i film bellissimi,i film per bambini e i film di merda,inutie dire che questo Machete Kills appartiene alla prima categoria come il primo Machete,Dal Tramonto all'Alba e la trilogia del Mariachi. Rodriguez con la saga dedicata al personaggio di Machete Cortez interpretato dal grandissimo Danny Trejo,intendeva rendere omaggio ai cosiddetti b-movie con cui è cresciuto,quei film in cui gli effettacci e l'intrattenimento erano al primo posto,che ti intrattenevano per quell'oretta e mezza e poi li si dimenticava,lo aveva fatto anche con Planet Terror che era un omaggio a Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi,un film molto interessante molto figlio dei tempi che correvano all'epoca. Da questo Machete Kills io mi aspettavo delle scene d'azione al cardiopalma,effettacci orribili,attori sopra le righe ma una visione tecnica del tutto da parte dell autore consapevole,cosa che ho avuto assolutamente.
Innanzitutto la fotografia fa uso della color correction,cosa che ho apprezzato moltissimo,con colori tendenti molto verso il caldo che valorizzano l'ambientazione messicana,su cui torneremo più avanti. La regia è veramente ottima,rozza,primitiva ma allo stesso tempo a suo modo raffinata non tanto in estetica quanto in intenti e resa finale del tutto,gli effetti grafici sono quanto di peggio si possa avere da un film ma lo spettatore capisce che sono fatti apposta,e vengono utilizzati in maniera molto intelligente,anche se a molti questo potrebbe non piacere,ma è uno stile e non ci si può fare nulla.
La sceneggiatura è scritta in maniera molto ragionata,Machete parla pochissimo,ma quando parla fa morire dal ridere,ricordiamo il suo "se non lo faccio io,chi lo fa?" oppure "In quanti siete lì dentro?" Damien Bichir interpreta un personaggio folle e divertentissimo,foriero di risate fragorose ma che mantiene un fascino costante per tutto il film,Michelle Rodriguez cazzutissima anche se compare un pò troppo poco a mio parere,Amber Heard bellissima anche se non esattamente utile e una Lady Gaga assolutamente impedita e incapace ma che non pretende di essere nient altro e proprio per questo porta in scena un personaggio che ho apprezzato tantissimo,come mi è piaciuta la scelta stilistica geniale di creare un personaggio El Camaleon,che cambia costantemente aspetto e non si saprà mai che aspetto abbia e sono stato veramente contento di vedere Antonio Banderas in una delle sue incarnazioni,che mi ha ricordato tantissimo El Mariachi,da lui stesso interpretato. Il più grande merito attoriale va a Mel Gibson che è riuscito ad interpretare un villain cazzuto,pazzo oltre ogni limite e pretesto per l inserimento di una miriade di citazioni a Star Wars (la prima saga e non la seconda che ritengo assolutamente mediocre).
I fake trailers iniziali mi hanno fatto godere in quanto vediamo un'anticipazione di ciò che accadrà nel capitolo finale che a questo punto è una delle pellicole che attendo di più degli ultimi anni,speriamo che non mi deluda. Ci sono delle trovate assolutamente geniali,come l annuncio della partecipazione di Leonardo DiCaprio con in sottofondo la frase "attoresoggettoacambiamento" oppure i capezzoli/mitragliatrice e ritorna inoltre il cannone fallico apparso in Dal Tramonto all'Alba,oppure ancora la presentazione del personaggio di Charlie Sheen "e per la prima volta sugli schermi,Carlos Estevez" che poi è il vero nome di Charlie Sheen,che tra l altro qui è stato straordinario.
L'inserimento della fantascienza è tanto casuale quanto raffinato soprattutto grazie a Luther Voz (Gibson) personaggio in sè geniale,reso ancor più geniale dallo sviluppo del tutto. In sintesi,questo Machete Kills,pur essendo meno riuscito del precedente offre un intrattenimento veramente alto mascherato da intrattenimento basso,offre sicuramente meno spunti di riflessione,ma ritorna ai fasti dei primi film di Rodriguez come la trilogia del Messico di cui riprende molte cose tra cui l'ambientazione. Da vedere. Voto 7,5/10
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dandy
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lunedì 8 ottobre 2018
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il vuoto.
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Rodriguez,anche co-autore del soggetto col cugino Marcel,gira la fotocopia precisa precisa del film precedente.Il riassunto della trama?Le due parole del titolo.Machete uccide.Basta.La storia,i personaggi,i dialoghi,i vari twist e colpi di scena sono talmente stratriti da fare ruggine.Ogni situazione,dall'inizio alla fine,è risolta nel modo più prevedibile e scontato.La verosimiglianza sta a zero,e i personaggi sono una semplice parata di manichini che devono riempire lo schermo finchè servono.Il regista qui nemmeno si sforza di dare credibilità alla solita storia-paravento del messico oppresso-sfruttato ecc...Anche dal punto di vista dello splatter e del trash non si salva nulla.
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Rodriguez,anche co-autore del soggetto col cugino Marcel,gira la fotocopia precisa precisa del film precedente.Il riassunto della trama?Le due parole del titolo.Machete uccide.Basta.La storia,i personaggi,i dialoghi,i vari twist e colpi di scena sono talmente stratriti da fare ruggine.Ogni situazione,dall'inizio alla fine,è risolta nel modo più prevedibile e scontato.La verosimiglianza sta a zero,e i personaggi sono una semplice parata di manichini che devono riempire lo schermo finchè servono.Il regista qui nemmeno si sforza di dare credibilità alla solita storia-paravento del messico oppresso-sfruttato ecc...Anche dal punto di vista dello splatter e del trash non si salva nulla.Il digitale scrauso stile "Asylum" e la quasi totale mancanza di trovate folli(se scludiamo l'armamentario della Vergara)affossano ulteriormente una pellicola inutile e,come la precedente,troppo lunga.E il cast?Trejo non ha un briciolo di carisma nè cambia espressione una singola volta.Gibson è peggio di De Niro nell'altro film.Le attrici,nessuna esclusa,sono esclusivamente decorative(e naturalmente zero sesso esplicito per evitare rogne con la censura).Charlie Sheen,che qui usa il suo nome di battesimo Carlos Estevez.......lasciamo stare.Jessica Alba per fortuna schiatta prima dei titoli di testa.Il personaggio del killer Cameleon è un palese pretesto per far apparire per qualche minuto una serie di volti noti,tra cui gli stra-insulsi Cuba Gooding jr. e Lady Gaga.Ora,tutto ciò dovrebbe essere giustificato dal fatto che il film è fatto così apposta?Che vuole essere,come i vecchi film exploitation che omaggia solo nell'incipit,puro intrattenimento senza pretese?Per quanto mi riguarda no.Ma dal momento che sta per uscire,o è già uscito "Machete kills again....In Space",mi sa che siamo in pochini a pensarlo....
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miroforti
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domenica 17 novembre 2013
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machete kills
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Come promesso alla fine del primo episodio, Robert Rodriguez torna a raccontare le avventure del fu agente federale Cortez, che ora continua la sua lotta contro il Cartello, senza nessuna pietà per i malviventi che si frappongono tra lui e la giustizia. La situazione però si complica, e Cortez è costretto ad accettare una missione per conto del presidente degli Stati Uniti, al fine di impedire il lancio di un missile che provocherebbe una guerra disastrosa e totale. A dire il vero, il film si presenta al suo pubblico già catapultato verso il terzo capitolo della serie: Machete kills again – «in speissssss», con l’immancabile parodia-trailer, zeppa di citazioni e di sequenze trash che bene fanno intuire cosa aspettarci dal regista nei prossimi anni.
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Come promesso alla fine del primo episodio, Robert Rodriguez torna a raccontare le avventure del fu agente federale Cortez, che ora continua la sua lotta contro il Cartello, senza nessuna pietà per i malviventi che si frappongono tra lui e la giustizia. La situazione però si complica, e Cortez è costretto ad accettare una missione per conto del presidente degli Stati Uniti, al fine di impedire il lancio di un missile che provocherebbe una guerra disastrosa e totale. A dire il vero, il film si presenta al suo pubblico già catapultato verso il terzo capitolo della serie: Machete kills again – «in speissssss», con l’immancabile parodia-trailer, zeppa di citazioni e di sequenze trash che bene fanno intuire cosa aspettarci dal regista nei prossimi anni. Per ora comunque, nello spazio gravitativo del Machete, futuristico o meno, orbita una varietà di avvenenti signorine davvero invidiabile, che si inserisce in ogni strato della narrazione, esplorando tutti i possibili rapporti con il nostro eroe. La controparte di Steven Segal nel 2008 la fa un isterico e folle Mel Gibson, un Noè deviato e in tutina spaziale turchese che non delude le aspettative. Come era legittimo prevedere, l’exploitation di Rodriguez si permette una spintarella sull’acceleratore, aumentando splatter (nulla di eccessivo comunque) e gag demenziali. Questo continuo spingere alla risata, in particolare, in verità smorza un poco l’effetto desiderato e all’ennesimo siparietto comico non si ottiene più di qualche stiracchiato sorriso, quasi fosse una cortesia verso il film. A fare coppia con il problema ce n’è un altro, quasi speculare: quando il film deve procedere davvero sul piano narrativo, il più delle volte è supportato da dialoghi deboli e situazioni fiacche, che rallentano molto il ritmo e annoiano lo spettatore. La noia non è dovuta all’eventuale tipologia di pubblico, in cerca solo di sangue e morti violente, e quindi delusa dal dialogo e dalla narrazione, ma a una mancanza di brillantezza nel gestire i vuoti di follia à la Rodriguez; la sensazione è di una eccessiva fretta, di poca cura della confezione filmica. Il primo capitolo da questo punto di vista si era dimostrato più solido, aveva anche intrecciato nella trama degli spunti di riflessione sul problema dell’immigrazione negli Stati Uniti, ed era riuscito ad amalgamarli bene alle succitate morti violente compiute da Machete & Co.
Ora, sottolineate queste problematiche, ciò che rimane di Machete Kills sono più che altro le nuove trovate che Rodriguez ha saputo scovare nei meandri (ma forse non è nemmeno dovuto andare troppo a fondo) della sua mente. Le chicche che ci regala sono spassose e in linea con il personaggio da lui creato: la pistola che rivolta gli oggetti colpiti è da antologia (l’antologia delle armi più squilibrate e divertenti della storia del cinema) e gli interventi del nostro poco loquace protagonista culminano con un magistrale e insuperabile: «Machete capita!», sintesi perfetta della sua caotica follia. Il contesto da Splatter Wars della seconda parte ci proietta direttamente al gran finale, del quale in effetti questo secondo episodio può considerarsi un primo tempo, e sotto l’egida del nuovissimo machete laser di Danny Trejo, ci si prepara alla conquista dello spazio. La quale, con la dovuta cautela, potrebbe riservarci delle sorprese, chiudendo in bellezza e con stile questa personalissima trilogia.
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