La variabile umana

da amante di Silvio Orlando ho avuto tanto piacere nel vederlo in una prova che conferma e evidenzia le sue capacità, un film che gli da spazio (ringraziamo il regista) e ha avuto coraggio nel farlo.
Alice Raffaelli può essere un volto che crescendo  potrebbe dare molto, buca lo schermo con la sua presenza scenica, effettivamente traballa nella recitazione soprattutto nella seconda parte del film dove la narrazione si concentra nel rapporto tra il suo personaggio e quello di Silvio Orlando. Risultato prevedibile scegliendo una ballerina come attrice e che può far pensare anche allo scarso livello di recitazione che ci ritroviamo in italia, dove non travando talento recitativo, si finisce sempre nell'avere a che fare con il compromesso "recitazione o presenza scenica".
Nel complesso l'intento del film è coraggioso, ha effittavamente  alcune debolezze nella narrazione e nella volontà di fusione di generi (compito non facile), un bel tentativo, considerando poi che è un'opera prima lo apprezzo e attendo con curiosità le prossime evoluzioni nei film di finzione di Bruno Oliviero.