La grande bellezza |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Pamela Villoresi, Franco Graziosi, Pasquale Petrolo, Serena Grandi, Maria Laura Rondanini.
continua»
Drammatico,
durata 150 min.
- Italia, Francia 2013.
- Medusa
uscita martedì 21 maggio 2013.
MYMONETRO
La grande bellezza
valutazione media:
3,36
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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In fondo, è solo un truccodi no_dataFeedback: 100 |
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martedì 28 gennaio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando ci si trova davanti a film come questi, una delle cose più difficili è riuscire a scrivere un commento che ne sia all'altezza. "La grande bellezza" è un’opera curata nel più piccolo dettaglio, nulla è lasciato al caso: la fotografia, la scenografia, i dialoghi. Ogni cosa è studiata e voluta ma non c'è nulla di artefatto, tutto è in armonia. La raffigurazione di una Roma dominata dalle feste mondane in cui le persone pienamente "inserite" in società trovano rifugio, filo conduttore del film, è accompagnata da un'ambientazione idillica e grandiosa e da un sentimentalismo pienamente rappresentato dalla calda voce fuori campo di Servillo. Il tutto è mescolato con grande equilibrio, in ogni scena possiamo finalmente perderci e guardare a quel profondo immaginario ideato da Sorrentino. La storia in fondo riguarda tutti noi, è la continua ricerca di se stessi nella frenetica mondanità che ci circonda. Ma il regista questo non lo dice con presunzione,ci presenta semplicemente una storia in cui ognuno è libero di cogliere ciò che vuole o di cui ha bisogno. D'altro canto è lo stesso Sorrentino che nelle interviste parla del "giocare" con il suo mestiere per emozionare il pubblico. Egli condivide con tutti, attraverso le immagini della Roma come locus amoenus, un proprio disagio. Un disagio questo, che non va a sormontare l'uomo ma lo accompagna durante la sua vita, aiutandolo talvolta a scovare quelli che sono gli sprazzi di bellezza del mondo e a ritrovare in noi una nascosta sensibilità. L’accostare i superficiali e lascivi passatempi delle persone con la città eterna, la frenesia delle feste con la monumentalità della grande Roma che dorme, rende tutto perfetto e scatena in noi una vasto repertorio di emozioni. Nel film viene ripetuto che: "La vita è solo un trucco", ricordandoci un po' ciò che sosteneva Pirandello (citato più volte nell'opera):"La vita è una pupazzata". Mi piace, in effetti, come Sorrentino guardi all’esistenza umana e come faccia capire che è l'uomo il vero artefice e protagonista del proprio trucco. Questo è un film sull’essere umano, che lo analizza, lo scompone e ce lo mostra nella sua interezza, richiamando un po’ l’opera letteraria composta dal protagonista Gep: “L’apparato umano”. Finalmente una poesia di immagini, che lascia spazio alla commozione quando la musica e la telecamera accompagnano la fine sul lungo Tevere.
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