mister t.
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mercoledì 10 luglio 2013
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uno statham redento?
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Da qualche parte nel profondo buio della giungla urbana di Londra, Jason Statham zoppica in un vicolo sudicio come Joey Jones - dai capelli lisci, malvestito, lottando per respirare, e puzza di alcool. Sorpreso? Stai vedendo anche tu quello che vedo IO? Dove sono le ragazze calde,i locali esotici, inseguimenti ed esplosioni ? E 'chiaro da subito che con Steven Knight "Hummingbird" (noto come riscatto negli Stati Uniti) non è solo un altro film d'azione senza cervello, sia Knight che Statham, sono qui per dimostrare che sono in grado di più di questo. Il film trova Joey (Statham) come assente ingiustificato soldato delle forze speciali, senza casa a nascondersi in mezzo alla strada, e platonicamente a condividere la sofferenza con una giovane donna di nome Isabel.
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Da qualche parte nel profondo buio della giungla urbana di Londra, Jason Statham zoppica in un vicolo sudicio come Joey Jones - dai capelli lisci, malvestito, lottando per respirare, e puzza di alcool. Sorpreso? Stai vedendo anche tu quello che vedo IO? Dove sono le ragazze calde,i locali esotici, inseguimenti ed esplosioni ? E 'chiaro da subito che con Steven Knight "Hummingbird" (noto come riscatto negli Stati Uniti) non è solo un altro film d'azione senza cervello, sia Knight che Statham, sono qui per dimostrare che sono in grado di più di questo. Il film trova Joey (Statham) come assente ingiustificato soldato delle forze speciali, senza casa a nascondersi in mezzo alla strada, e platonicamente a condividere la sofferenza con una giovane donna di nome Isabel. Quando alcuni teppisti vengono a raccogliere "l'affitto", Joey fugge, lasciando Isabel in grado di provvedere a se stessa. Nella sua fuga, Joey irrompe in un attico, e rendendosi conto che il proprietario non tornerà per mesi, vi si stabilisce nel Fermo tentativo di ricostruire la sua vita. Dopo aver trovato un lavoro redditizio come "autista" per dei Gangster a ChinaTown, Joey stenta a scrollarsi di dosso il suo passato e le cose sono complicate ulteriormente dalla sua improbabile relazione con una suora locale di nome Cristina. La trama è tutta piuttosto blanda, e anche se l'apparizione di Isabel è così breve,e la "relazione" con la suora sottile come un velo, il film non soffre di una reale mancanza di coinvolgimento emotivo nella storia di Joey. Il film soffre nel suo ritmo guida, come Knight è chiaramente più interessato allo squallore di una Londra Oscura, scene lente per mostrare i suoi personaggi in un mondo sotterraneo piuttosto bello, con un insolito blu-color, anziché muoversi lungo la narrazione. Statham sembra godere il ruolo di anti-eroe classico, ma il carattere è difficile da raffreddare, lui ha una famiglia che non vede da anni, e diventa apparentemente un Occhio di fronte ai crimini del suo capo che gli chiede di prendere parte alla tratta di esseri umani, la raccolta di denaro, protezione e una serie di altre attività. Knight cerca di umanizzare gli incubi di Joey con gli uomini che ha ucciso in Medio-Oriente, pagando di tanto in tanto la pizza al suo vecchio rifugio di senzatetto. Mentre il personaggio si fa forse più conflittuale e complesso, di un Joey che tenta di buttare alle spalle una vita che non c'è.. Alla gente piace guardare eroi o psicopatici. Forse la combinazione semplicemente non è così coinvolgente. Ma Hummingbird vede Statham nella sua migliore performance da anni. Certo,ha ancora familiarità con il territorio dell'uomo duro, ma arriva a mostrare una gamma emotiva più grande con Joey: un uomo tormentato alla ricerca della sua anima in un mondo spregevole moralmente in bancarotta. Knight ha limitato le scene d'azione, ma quando arrivano, sono brevi, taglienti e brutali. Vediamo Knight tornare al ventre squallido di Londra e, come nella Promessa dell'assassino, Hummingbird scava a capofitto in quel mondo,e in quello dei suoi personaggi. Il tentativo di Statham di gettare la sua pelle di eroe d'azione lo rende più umano e per questo più di successo...un "Duro Atipico"! Offrendo la sua performance più drammatica fino ad oggi.Bravi.
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(di a.attolini@alice.it)
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stelio
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sabato 5 ottobre 2013
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qual'è la scelta giusta? knight sorprende.
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Che cosa hanno in comune una giovane donna costretta a prostituirsi, un ex militare nel giro della malavita e una suora che fa la carità ai poveri? Ce lo racconta lo sceneggiatore de “ La promessa dell'assassino” Steven Knight, che quest'anno sancisce il suo esordio alla regia con questo thriller mozzafiato dai risvolti abbastanza insoliti per il genere, e con “Locke”, che molti addetti ai lavori definiscono thriller ma che poi si rivela una splendida storia d'amore e di lotta contro le avversità della vita. Sceneggiature scritte ad arte, quelle dei due neonati di Knight, come ci si poteva aspettare dalle sue performance passate (“La promessa dell'assassino”).
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Che cosa hanno in comune una giovane donna costretta a prostituirsi, un ex militare nel giro della malavita e una suora che fa la carità ai poveri? Ce lo racconta lo sceneggiatore de “ La promessa dell'assassino” Steven Knight, che quest'anno sancisce il suo esordio alla regia con questo thriller mozzafiato dai risvolti abbastanza insoliti per il genere, e con “Locke”, che molti addetti ai lavori definiscono thriller ma che poi si rivela una splendida storia d'amore e di lotta contro le avversità della vita. Sceneggiature scritte ad arte, quelle dei due neonati di Knight, come ci si poteva aspettare dalle sue performance passate (“La promessa dell'assassino”). In Redemption ritroviamo tutti i temi caldi che, alla luce della visione di Locke, fuori concorso alla 70 Mostra del Cinema di Venezia, sembrano essere cari all'autore: la lotta contro le difficoltà della vita, l'indecisione umana e ad esso correlata, l'importanza delle scelte individuali. Il tema della scelta di per se può comprendere una infinita varietà di trattazioni, ma è quella intrapresa da Knight che ci coinvolge e ci tiene incollati allo schermo: l'eroe protagonista deve scegliere se percorrere la strada della giustizia, così come universalmente viene riconosciuta, o la strada dell'amore, inteso sia come passione fulminea sia come affetti consolidati nel tempo. Per ora gli eroi del regista hanno scelto sempre il giusto ma chissà che con le sue prossime pellicole l'autore non ci sorprenda con un lato più tenero e passionale , ovviamente nel senso delle scelte, degli uomini. Il ritmo abbastanza lento e narrativo, prende una decisiva impennata nell'ultima mezz'ora dove tutto si decide e si compie. Da non amante di sequenze narrative molto lunghe e quasi prive di azione, condivido in questo caso la scelta del regista di essere in qualche modo più “riflessivo”perché dobbiamo avere il tempo noi stessi di riflettere sulle nostre scelte, quando vediamo riversarsi sullo schermo tutto il passato, le emozioni e le preoccupazioni dei personaggi. Un film, quindi, che oltre a coinvolgerci e a divertirci ci fa riflettere sulle avversità della vita, sull'amore, sul passato, sui sogni infranti o non ancora realizzati, sul giusto e sullo sbagliato, sull'amore e i sentimenti, insomma sulla nostra esistenza. Lo consiglio a quelli che pensano come me, che al cinema si va per divertirsi e per emozionarsi, ma che allo stesso tempo il divertimento e lo svago non escludono la riflessione. Il cinema è un'arma a doppio taglio: si fa ammirare e ti seduce ma quando arrivi a casa ti sconvolge e ti fa riflettere.
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wolvie
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lunedì 3 febbraio 2020
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introspettivo statham
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Hummingbird, il colibrì. S. Knight fa le prove per le opere successive, il lungo dialogo tra suor Cristina e J. Smith ricorda non poco il monologo di "Locke", e nel personaggio della suora, forse il più interessante, emergono echi schraderiani. Chiamare il film "Redenzione " svia parecchio lo spettatore e visto che tra i produttori esecutivi c'è Joe Wright, la strada più appropriata sarebbe stata l' "Espiazione".
Ex soldato inglese in Afghanistan, ricercato dalla Corte marziale per aver trucidato civili inermi in seguito ad un attentato dove e' risultato essere l'unico sopravvissuto , tornato a Londra conduce una vita da barbone alcolizzato, dimenticando moglie e figlia a loro stesse.
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Hummingbird, il colibrì. S. Knight fa le prove per le opere successive, il lungo dialogo tra suor Cristina e J. Smith ricorda non poco il monologo di "Locke", e nel personaggio della suora, forse il più interessante, emergono echi schraderiani. Chiamare il film "Redenzione " svia parecchio lo spettatore e visto che tra i produttori esecutivi c'è Joe Wright, la strada più appropriata sarebbe stata l' "Espiazione".
Ex soldato inglese in Afghanistan, ricercato dalla Corte marziale per aver trucidato civili inermi in seguito ad un attentato dove e' risultato essere l'unico sopravvissuto , tornato a Londra conduce una vita da barbone alcolizzato, dimenticando moglie e figlia a loro stesse.
Per un fortuito caso può provare a voltare pagina nella sua vita, ma lo spirito della morte lo insegue, e lavorando per la mafia cinese passa da una nefandezza all' altra. Unico suo aggancio alla vita e' suor Cristina, anch'essa in cerca di vita ed espiazione.
Ma la vendetta torna a bussare e rompere l ' equilibrio fittizio di una vita in fuga.
Night mette molta carne al fuoco, non sempre riesce a controllare l ' amalgama, anche se avere Statham in cartellone potrebbe indurre in aspettative da action movie (botte c'è ne sono), il film è introspettivo,indagatore dei tormenti dell' anima, e questo risulta essere il suo punto debole. Statham risulta essere credibile quando fa Statham, non altro, quindi il buio di una Londra sporca, violenta, criminale immerge il protagonista in un milieu a lui consono e credibile: il lavapiatti che risolve problemi e si trasforma in buttafuori , che film poteva essere!!!!
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carloalberto
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giovedì 13 maggio 2021
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una redenzione incestuosa
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Discreto film d’azione, con un buon ritmo narrativo, diretto alla soddisfazione virtuale delle passioni nascoste dell’uomo comune moderno, ovvero delle frustrazioni dello spettatore medio, il fantozzi dell’impossibile riscossa, condannato a condurre una vita da travet mentre sogna le imprese di batman. Il suo desiderio di rivincita, di riscatto e di vendetta nei confronti della società che lo ha reso un automa capace soltanto di produrre e di consumare, condito da una generica aspirazione alla giustizia sociale e alla richiesta di una punizione esemplare per i malvagi, si realizza grazie all’identificazione con il barbone alcolizzato, impersonato da Jason Statham, il reduce di guerra, roso dai sensi di colpa, che condanna la società che lo ha trasformato in una macchina capace soltanto di uccidere e che si trasfigura magicamente nell’eroe maledetto, il paladino degli umili e dei reietti.
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Discreto film d’azione, con un buon ritmo narrativo, diretto alla soddisfazione virtuale delle passioni nascoste dell’uomo comune moderno, ovvero delle frustrazioni dello spettatore medio, il fantozzi dell’impossibile riscossa, condannato a condurre una vita da travet mentre sogna le imprese di batman. Il suo desiderio di rivincita, di riscatto e di vendetta nei confronti della società che lo ha reso un automa capace soltanto di produrre e di consumare, condito da una generica aspirazione alla giustizia sociale e alla richiesta di una punizione esemplare per i malvagi, si realizza grazie all’identificazione con il barbone alcolizzato, impersonato da Jason Statham, il reduce di guerra, roso dai sensi di colpa, che condanna la società che lo ha trasformato in una macchina capace soltanto di uccidere e che si trasfigura magicamente nell’eroe maledetto, il paladino degli umili e dei reietti.
L’eroe vendicatore è il seguace di una sua personale religione, al di là del bene e del male, che venera la donna oltraggiata sopra ogni cosa, simbolo della figura materna, unica dispensatrice di amore in grado di comprendere, perdonare e restituire l’innocenza perduta, che prende forma nella ragazza conosciuta nella vita di strada e costretta a prostituirsi, nella moglie e nella figlia abbandonate, ridotte a una vita di stenti, ed infine nella suora, l’angelo dei poveri, stuprata da ragazzina. Per amore di queste figure femminili l’eroe sacrifica la propria moralità, vende l’anima al diavolo e diventa lo sgherro di un boss cinese per il quale commette ogni sorta di delitti.
Il premio è l’incesto ossia il ricongiungimento con la madre ed il ritorno alla purezza delle origini, metaforicamente ottenuto, per un cattolico quale dichiara di essere, grazie alla giovane suora che gli si concede per una sola notte d’amore.
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